Elezioni amministrative Lecce 2024, la guida al voto: la data, la legge elettorale, chi sono i possibili candidati e cosa dicono i sondaggi in merito al voto.
Elezioni amministrative Lecce 2024: si scaldano i motori in vista delle comunali che, salvo sorprese, dovrebbero essere accorpate per quanto riguarda il primo turno alle elezioni europee come già è accaduto cinque anni fa per una sorta di election day.
Dopo il successo alle elezioni amministrative a Lecce del 2019, sarà ancora in campo l’attuale sindaco Carlo Salvemini che però, prima di una nuova investitura da parte del centrosinistra, dovrà passare per le primarie di coalizione dove a sfidarlo ci sarà Pierpaolo Patti.
Situazione in fermento anche nel centrodestra, con il nome più caldo che è quello dell’ex parlamentare Ugo Lisi anche se c’è da registrare il grande attivismo di Paolo Pagliaro - che avrebbe dalla sue diverse liste centriste - e di Adriana Poli Bortone.
In attesa dei sondaggi, ecco una guida alle elezioni amministrative Lecce 2024 con la probabile data del voto, i possibili candidati sindaco e i dettami della legge elettorale con la quale i cittadini andranno a eleggere il loro prossimo primo cittadino.
Elezioni amministrative Lecce 2024: la data
Nel 2019 le elezioni amministrative a Lecce si sono tenute in data 26 maggio. Nello stesso giorno le urne si sono aperte in tutta Italia per le europee e in Piemonte anche per le regionali.
Anche se ancora non è arrivata una comunicazione ufficiale da parte del governo, tutto farebbe pensare a un accorpamento anche in questo 2024: nel caso il primo turno delle elezioni amministrative a Lecce si terrebbe in data domenica 9 giugno.
Come da regolamento, l’eventuale ballottaggio si terrebbe due settimane dopo ma resta da capire se il governo manterrà il doppio giorno di voto - urne aperte anche di lunedì fino alle ore 15:00 - come fatto di recente.
La legge elettorale
La legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
Essendo Lecce un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi; i restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con più di 15.000 abitanti è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).
I candidati
Dopo l’anatra zoppa del 2017, Carlo Salvemini anche nel 2019 è riuscito a imporsi alle elezioni amministrative a Lecce con una vittoria già al primo turno. Cinque anni più tardi il sindaco è intenzionato a riprovarci.
Per una nuova investitura però il primo cittadino dovrà passare per le primarie di coalizione che si terranno in data 26 novembre, con il regolamento che è stato sottoscritto da Lecce Città Pubblica, Europa Verde, Sinistra Italiana, Partito Democratico, Italia Viva, Con, Coscienza Civica, Per la Puglia, Movimento Sveglia, Civismo Popolare, Partito Socialista Italiano, La Puglia in più e Articolo 3. A sfidare Carlo Salvemini alle primarie sarà il consigliere comunale Pierpaolo Patti.
Da parte del Movimento 5 Stelle non c’è un particolare ostracismo verso Salvemini, ma i pentastellati hanno bocciato lo strumento delle primarie con un accordo che da qui a giugno comunque può essere raggiunto.
Nel centrodestra fioccano gli aspiranti candidati. Come alle elezioni del 2019 potrebbe essere in campo Adriana Poli Bortone con il suo movimento IoSud, ma la coalizione vorrebbe evitare le divisioni di cinque anni fa.
Sarebbe già proiettato verso il voto però il consigliere regionale Paolo Pagliaro che avrebbe già pronte diverse liste centriste, mentre i partiti sembrerebbero propendere più per l’ex parlamentare Ugo Lisi. Vista la caratura dei possibili candidati servirà un gran lavoro di mediazione per evitare una nuova spaccatura.
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