Ecco perché Trump ha bocciato l’accordo UE. E minacciato altri dazi

Violetta Silvestri

24 Maggio 2025 - 13:22

Trump boccia la proposta di pace commerciale UE e minaccia nuovi dazi: perché il tycoon ha respinto l’intesa e cosa vuole l’Unione?

Ecco perché Trump ha bocciato l’accordo UE. E minacciato altri dazi

La minaccia di Trump di imporre altri dazi all’UE ha riportato in primo piano la guerra commerciale tra USA e Unione Europea. Ma cosa è successo di nuovo per rilanciare parole così aspre e dure da parte della Casa Bianca contro Bruxelles?

Trump ha dichiarato venerdì in un post sui social media che avrebbe imposto una tariffa del 50% su tutte le importazioni dell’Unione a partire dal 1° giugno, perché i negoziati non stavano andando da nessuna parte. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che l’offerta dell’UE era peggiore di quella di altri Paesi e ha espresso la speranza che il post del presidente “accenda un fuoco sotto l’UE”.

I dettagli specifici dell’offerta dell’UE, che non sono stati subito divulgati, riguardano le barriere tariffarie e non tariffarie, il rafforzamento della sicurezza economica, gli investimenti reciproci e gli acquisti strategici, nonché la cooperazione sulle sfide globali, hanno affermato fonti anonime riportate da Bloomberg.

L’Unione Europea sta tentando la strada dei negoziati per evitare un’escalation, ma Trump non sembra intenzionato ad ammorbidire la sua posizione, nemmeno dinanzi al tumulto finanziario in corso. Cosa è accaduto di nuovo tra UE e USA e perché Trump ha respinto la proposta europea?

Trump ancora contro l’UE: perché ha bocciato il piano commerciale

Secondo fonti a conoscenza della questione riportate da Bloomberg, il presidente degli Stati Uniti ha criticato duramente una proposta commerciale dell’Unione Europea che proponeva offerte per rimuovere congiuntamente i dazi sui beni industriali, di aumentare l’accesso per alcuni prodotti agricoli americani e di co-sviluppare centri dati basati sull’intelligenza artificiale.

L’UE avrebbe anche lanciato l’idea di collaborare alla costruzione navale, di cooperare sulle infrastrutture portuali e di istituire un partenariato energetico UE-USA che comprenda gas, nucleare e petrolio.

WSJ ha riportato che l’atteggiamento ostile di Trump deriverebbe da una profonda irritazione alla Casa Bianca nei confronti dei funzionari europei, per il fatto che le diverse priorità commerciali dei paesi membri dell’UE sarebbero viste come un motivo di inutile rallentamento dei colloqui.

I consiglieri si sarebbero lamentati di quello che considerano l’approccio cauto dell’Europa ai negoziati e di quella che definiscono la riluttanza dell’UE a presentare offerte concrete che tengano conto delle preoccupazioni degli Stati Uniti. Tra queste, le tariffe per i servizi di streaming, l’IVA, le normative automobilistiche e le multe imposte alle aziende statunitensi nei casi antitrust, hanno affermato le fonti.

Un punto di incontro, al momento, non sembra all’orizzonte. Ogni parte in causa, ovviamente, vuole rafforzare la propria posizione e non danneggiare i propri interessi. Arrivare a un compromesso sarà una strada lunga se il presidente USA non tollera neanche il tempo necessario per arrivare a negoziati che siano accettati da entrambe le parti. Probabilmente sta facendo capire di preferire la politica aggressiva dei proclami unilaterali. Che, però, stanno danneggiando innanzitutto l’economia USA.

Cosa ha proposto l’UE agli USA per fermare la guerra dei dazi?

La ricostruzione di Bloomberg racconta che la proposta dell’Unione include piani per ridurre i dazi sui beni industriali e sulle esportazioni agroalimentari non sensibili, nonché una clausola per impedire agli Stati Uniti di introdurre ulteriori dazi mentre i negoziati sono in corso, hanno affermato le fonti.

Secondo la proposta, i dazi potrebbero essere ridotti gradualmente o attraverso un sistema di quote, in base al quale le imposte più elevate saranno applicate solo al di sopra di una certa quantità di importazioni.

Altri punti avanzati dall’UE includono:

  • Istituzione di quote transatlantiche e di un “Gruppo di supervisione degli accordi sull’acciaio”;
  • Lavorare per arrivare a tariffe zero per le auto, con quote tariffarie come possibile misura provvisoria;
  • Collaborare per ridurre le dipendenze indesiderate nel settore farmaceutico;
  • Affrontare congiuntamente la sovracapacità nei semiconduttori di vecchia generazione;
  • Migliorare la cooperazione in materia di screening degli investimenti e controlli sulle esportazioni;
  • Approfondire la cooperazione sulle sfide globali e sui settori strategici, tra cui metalli, componenti per auto, prodotti farmaceutici, semiconduttori e aviazione civile

L’UE ha predisposto dazi su 21 miliardi di euro di merci statunitensi in risposta alle imposte sui metalli imposte da Trump, ma ne ha sospeso l’attuazione fino a metà luglio. L’attuazione potrebbe essere accelerata in caso di interruzione dei negoziati.

L’Unione sta inoltre preparando un elenco aggiuntivo di tariffe su 95 miliardi di euro di prodotti americani nel caso in cui i negoziati con Washington falliscano. Queste misure, che rispondono ai dazi reciproci e ai dazi automobilistici di Trump, colpirebbero beni industriali tra cui aerei della Boeing, automobili prodotte negli Stati Uniti e bourbon.

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