Aggiorniamo lo stato dell’arte delle attuali condizioni economiche offerte da CDP sul libretto di risparmio postale, sezione Supersmart
Il mercato, ogni mercato, è fatto di domanda e offerta in cui ogni agente economico cerca di ottimizzare la propria funzione di utilità. Vale tra locatore e locatario, tra imprenditore e lavoratore, tra venditore e acquirente, tra chi prende e chi da soldi in prestito, etc.
Prendiamo il caso del risparmio postale, per esempio, asset che ricomprende buoni e libretti di risparmio (LRP). Su quest’ultimi la prima forma (ma non l’unica) per guadagnare è quello di costituire un vincolo Supersmart, variabile nel tempo in base alla disponibilità dell’emittente. Al riguardo, ecco gli attuali 4 tassi di interesse fissi e costanti a scadenza per chi vincola i soldi sul libretto postale.
leggi anche
La struttura dei rendimenti di questo bond bancario parte forte del 6% fisso i primi 2 anni

Guadagnare con il libretto di risparmio postale
Un modo profittevole per mettere a reddito un capitale sul LRP è sicuramente quello offerto dai buoni fruttiferi. Hanno durate medio-lunghe, danno la certezza del nominale per tutto il periodo di maturazione e il loro rendimento è già noto a priori.
Al pari del conto deposito di matrice bancaria, invece, il deposito Supersmart serve sostanzialmente per il parcheggio remunerato della liquidità sul breve termine. Anziché tenere i soldi fermi, è il ragionamento di fondo, li si vincola per X mesi spuntando a scadenza un interesse maggiore del tasso base. Il prodotto è emesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e gode quindi della garanzia dello Stato Italiano, mentre Poste Italiane ne è l’intermediario.
Il prodotto non ha costi di gestione dall’apertura a estinzione, anticipata o a naturale scadenza che sia. Fanno eccezione le spese fiscali, con l’aliquota sugli interessi al 26% e l’imposta di bollo applicata nei tempi, modi e forme previste dalla Legge.
A proposito di smobilizzo anticipato, CDP apre alla disattivazione totale e parziale per importi minimi di 50 € incrementabili di multipli di 50 €.
Al termine della disattivazione il saldo residuo non deve essere inferiore a 500 € in caso di Depositi Supersmart e 1.000 € in caso di Offerte Supersmart. Ovviamente sulle somme svincolate si applica (a far data dal giorno di costituzione del vincolo) il tasso base al momento vigente.
leggi anche
Chi rende di più? 3 portafogli e 3 rendimenti a confronto tra titoli di Stato, azioni di Borsa e oro

Deposito Supersmart Young e Deposito Supersmart Open
La forma di vincolo più semplice è probabilmente Deposito Supersmart Open, aperta a tutti i titolari i LRP Smart monointestati o cointestati a firma disgiunta. L’emittente chiede solo la costituzione del deposito a partire da 500 € e l’attesa della naturale scadenza, al momento di 360 giorni, 1 anno. Poi non sono previste altre condizioni soggettive e/o oggettive.
Al termine e mai prima (la condizione vale per tutti i Depositi Supersmart), CDP paga l’1,50% annuo lordo sul deposito Open. Giusto per avere un’idea numerica, su 10mila vincolati si ricevono 109,48 € di interessi netti (di sola ritenuta).
A seguire c’è Deposito Supersmart Young per i giovani titolari di LRP Smart (sempre monointestati o cointestati a firma disgiunta) di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Troviamo quindi un requisito soggettivo, anagrafico, per poterlo sottoscrivere. Poi restano invariati il taglio minimo del vincolo pari a 500 € e l’attesa della naturale scadenza, che qui scende a 180 giorni, 6 mesi. Dopo i 180 giorni di attesa l’emittente riconosce il 2,00% annuo lordo, da dividere per due visto che ci sono 2 semestri in 1 anno.
Facciamo anche qui una simulazione e vediamo quanto produrrebbe un capitale di 10mila € ivi vincolato. Secondo il simulatore presente sul portale di Poste Italiane gli interessi netti (di sola ritenuta) sarebbero di 72,99 €.
Ecco gli attuali 4 tassi di interesse fissi e costanti a scadenza per chi vincola i soldi sul libretto postale
Il rendimento annuo lordo a scadenza resta invariato al 2,00% anche per il Deposito Supersmart Pensione. Il prodotto, come lascia facilmente intuire la dicitura, è tuttavia pensato per i titolari di LRP Smart (monointestati o cointestati come prima) che vi accreditano una pensione INPS.
In compenso qui la durata dell’accantonamento è di 364 giorni mentre resta invariata a 500 € la soglia minima di sottoscrizione del prodotto. Su ipotetici 10mila €, quindi, l’incasso netto finale si raddoppia (147,59 €) rispetto al caso precedente, in virtù del tempo doppio del vincolo costituito.
Arriviamo infine alla 4° e ultima possibilità di vincolo della liquidità sul LRP Smart, il Deposito Supersmart Rinnova. Prevede precisi requisiti di sottoscrizione, ossia l’essere titolari di uno o più accantonamenti di Offerte/Depositi Supersmart Premium a 366 e/o 540 giorni scaduti a partire dal 1° aprile 2025.
Variano, inoltre, la durata dell’accantonamento a 540 giorni, ma disattivabile in ogni momento come per gli altri casi, e il tasso annuo lordo a scadenza, qui pari all’1,75%. Resta invariato, invece, l’importo minimo di sottoscrizione di 500 €, incrementabile per multipli di 50 €.
Su un ipotetico capitale di 10mila €, infine, il guadagno netto finale (di sola ricevuta fiscale) sarebbe di 191,59 €.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti