Il dollaro ha sempre vinto ogni crisi. Ma ora i segnali si contraddicono: tassi reali in calo, mercati sopravvalutati, rifugi alternativi in crescita. E se questa volta fosse diverso?
Per anni il dollaro è stato il rifugio sicuro per eccellenza. La valuta che, nel bene e nel male, rappresentava stabilità e protezione nei momenti di incertezza globale. Possiamo continuare a parlarne al presente, o è arrivato il momento di iniziare a parlarne al passato? Qualcosa si è incrinato, e anche se Jerome Powell continua a rassicurare i mercati, la domanda resta aperta: riuscirà davvero il biglietto verde a tornare in cima?
Il quadro macroeconomico: inflazione, tassi e dollaro
Partiamo da un presupposto apparentemente semplice, ma probabilmente ingannevole. Il Dot Plot della Federal Reserve indica ancora due tagli ai tassi entro fine anno, mentre le attese sul core PCE – l’indicatore preferito dalla Fed per monitorare l’inflazione – segnalano un +0,2% mese su mese. In altre parole, l’inflazione sembra in graduale raffreddamento. [...]
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