Dopo il successo dell’OPAS su Mediobanca, dalla Consob emerge che tre fondi stanno puntando sul ribasso delle azioni MPS. Chi sono: 1 miliardo di puntate short.
Come un fulmine a ciel sereno, considerando il successo dell’OPAS su Mediobanca, arriva la notizia di un attacco short contro le azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena. “Un miliardo di scommesse contro il Monte dei Paschi di Siena”, riporta un articolo del quotidiano La Stampa.
Non si tratta di indiscrezioni, in quanto i numeri delle puntate ribassiste sono tutti incisi nella tabella excel pubblicata sul sito della Consob, nella sezione “PNC su titoli azionari, aggiornate e storiche”.
Per PNC, spiega la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, si intendono per l’appunto le posizioni nette corte sui titoli azionari, ovvero le vendite allo scoperto, dunque scommesse short o ribassiste.
Nel file excel compare proprio il nome della banca senese, accanto a quello dei fondi che si stanno muovendo, scommettendo sul calo delle azioni.
Si tratta di Glazer Capital, di Qube e di Syquant Capital, tre fondi che hanno comprato allo scoperto il 5,38% di Monte dei Paschi di Siena, con le posizioni nette corte così ripartite:
- Glazer Fund: il 2,66%.
- Qube: lo 0,77%.
- Syquant Capital: l’1,95%.
L’articolo de La Stampa ragiona sulle possibili motivazioni che avrebbero spinto i tre fondi a puntare contro le azioni MPS, individuandole nello “stallo nelle trattative tra il management e gli azionisti (Delfin, Caltagirone, MEF) per la scelta dell’amministratore delegato di Mediobanca” e il possibile effetto sulle azioni del “ delisting del titolo di Piazzetta Cuccia ”.
Nel frattempo, nella serata di ieri 25 settembre 2025 è stato diramato un altro comunicato dalla banca senese guidata dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio, relativo ai risultati definitivi della riapertura dei termini dell’OPAS su Mediobanca, avvenuta nei giorni compresi tra il 16 e il 22 settembre inclusi.
MPS ha annunciato che, “sulla base dei risultati definitivi comunicati dagli Intermediari Incaricati del Coordinamento della
Raccolta delle Adesioni durante la Riapertura dei Termini conclusasi in data 22 settembre u.s., risultano portate in adesione all’Offerta n. 195.588.985 azioni di Mediobanca, pari a circa il 24,0% del capitale sociale e al 23,6% delle Azioni Oggetto dell’Offerta (i.e., n. 829.458.551) ”.
Di conseguenza, “rispetto a quanto indicato nel comunicato sui risultati provvisori della Riapertura dei Termini diffuso in data 22 settembre 2025, si registra una variazione in aumento del numero di azioni di Mediobanca portate in adesione durante la Riapertura dei Termini per n. 111.575 azioni di Mediobanca”. Il che significa che, considerando le “506.633.074 azioni di Mediobanca, pari a circa il 62,3% del capitale sociale di Mediobanca”, che sono state già portate in adesione all’offerta durante il periodo di adesione (quello compreso tra il 14 luglio e l’8 settembre); le 31.996 azioni dell’Emittente (Mediobanca) pari allo 0,004% del capitale sociale dell’Emittente, detenute direttamente dall’Offerente (MPS), e considerando anche che nel periodo intercorrente tra la data del documento di Offerta e la data odierna (25 settembre 2025) MPS non ha acquistato azioni di Mediobanca “al di fuori dell’Offerta, alla Data di Pagamento della Riapertura dei Termini (i.e., il 29 settembre 2025)”, la banca senese sarà in possesso di 702.254.055 azioni di Mediobanca, pari a circa il 86,3% del capitale sociale di Mediobanca.
MPS ha rimarcato quanto aveva riferito nel comunicare i risultati provvisori della riapertura dei termini, ovvero che, sulla base dei risultati, non si sono verificati i presupposti per il delisting delle azioni di Mediobanca che rimarranno di conseguenza negoziate sull’Euronext Milan. Quotate sul Ftse Mib di Piazza Affari, le azioni MPS-Monte dei Paschi di Siena, non sembrano accusare più di tanto il colpo relativo alla notizia delle scommesse short, sottoperformando l’indice benchmark della borsa di Milano, ma segnando per ora un calo limitato. I titoli di Mediobanca segnano invece un rialzo che li porta al di sopra della soglia di 19 euro.
A proposito di scommesse ribassiste, il ruolo dei venditori allo scoperto, ergo degli short seller, è tornato sotto i riflettori a Piazza Affari a causa della furia di sell che ha colpito la casa di moda italiana Brunello Cucinelli, le cui azioni sono affondate di oltre il 17% dopo la pubblicazione di un report da parte della divisione di ricerca dello short seller Morpheus.
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