È la fine del mobile banking. Riguarda tutte le banche e le persone non sono pronte

Alessandro Nuzzo

4 Giugno 2025 - 22:50

Molte persone presto saranno costrette a rinunciare alle app di mobile banking. Il problema riguarda tutte le banche.

È la fine del mobile banking. Riguarda tutte le banche e le persone non sono pronte

Presto molte persone che usano app di mobile banking per controllare il saldo o effettuare operazioni bancarie non potranno più farlo, soprattutto se possiedono smartphone datati. Le applicazioni, infatti, smetteranno di funzionare sui dispositivi che non supportano più gli aggiornamenti di sicurezza richiesti.

Il motivo è semplice: le app di mobile banking non funzionano come una comune app di meteo o di notizie. Sono collegate a sistemi di sicurezza avanzati, come l’autenticazione biometrica tramite impronta digitale o Face ID, e si basano su connessioni crittografate per proteggere i dati sensibili degli utenti.

Per garantire questi standard, però, le app devono girare su versioni aggiornate dei sistemi operativi. I vecchi sistemi, come Android 7 o iOS 12, non offrono il supporto necessario per queste tecnologie, rendendo i dispositivi incompatibili con le app più recenti. Alcune applicazioni bancarie ora richiedono almeno Android 8 o iOS 14 per funzionare correttamente.

iPhone e Android: quali modelli rischiano l’obsolescenza

Su iPhone, il limite è fissato all’iPhone 6, il cui ultimo aggiornamento è iOS 12: una versione ormai non più sufficiente per i requisiti di sicurezza attuali. La situazione è ancora più complessa nel mondo Android, dove i produttori rilasciano aggiornamenti con tempistiche diverse. In generale, chi possiede uno smartphone con Android inferiore alla versione 9 dovrà dire addio all’app bancaria.

Le ragioni sono legate principalmente alla sicurezza: i sistemi operativi obsoleti contengono vulnerabilità note che possono essere sfruttate da malintenzionati. Le banche, consapevoli dei rischi, non vogliono esporsi a potenziali responsabilità in caso di frodi o fughe di dati. Per questo motivo, preferiscono bloccare l’accesso dai dispositivi non aggiornati.

I vecchi smartphone non sono compatibili con le tecnologie moderne di crittografia e riconoscimento biometrico. Non è solo una questione di praticità: si tratta di proteggere in modo concreto gli utenti. Il Face ID, ad esempio, disponibile a partire da iPhone X, offre un livello di sicurezza molto più elevato rispetto al tradizionale PIN numerico. I dispositivi che non supportano queste funzioni espongono l’utente a maggiori rischi, come il phishing e l’accesso non autorizzato.

Cosa possono fare gli utenti

Chi possiede un telefono datato e vuole continuare a usare l’app della propria banca ha una sola opzione: acquistare un dispositivo più recente con sistema operativo che consente gli aggiornamenti e consente il funzionamento dell’app bancaria con i sistemi di sicurezza. Altrimenti non resterà che affidarsi all’internet banking entrando nel conto dal browser del pc.

Il problema riguarda in particolare gli utenti più anziani, spesso meno propensi a cambiare telefono e che ormai svolgono gran parte delle operazioni bancarie da mobile. Molti di loro non possiedono nemmeno più un computer a casa. Per questi utenti, il cambiamento sarà obbligato e non sempre facile da affrontare.

Il blocco progressivo delle app bancarie su smartphone obsoleti interesserà man mano tutte le banche, ormai sempre più attente alla protezione dei dati e all’integrità dei conti correnti dei clienti.

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