È crisi per Rai. Arriva il sorpasso definitivo di Mediaset

P. F.

17 Settembre 2025 - 12:35

I dati parlano chiaro. Dopo anni di dominio, la Rai è stata spodestata da Mediaset, che domina gli ascolti. Adesso l’emittente statale dovrà analizzare le ragioni di questo fallimento.

È crisi per Rai. Arriva il sorpasso definitivo di Mediaset

In casa Rai l’atmosfera è tesa. Le ultime analisi sui dati sugli ascolti televisivi - la più recente risale a venerdì 12 settembre - parlano chiaro: Mediaset domina lo share. Per anni un punto di riferimento incontrastato, la storica emittente statale è stata spodestata dal Biscione che, a quanto sembra, non ha alcuna intenzione di fermare la sua inarrestabile ascesa.

La resa dei conti arriverà il 27 settembre, quando nella sede Rai di Viale Mazzini, a Roma, il Consiglio di amministrazione dovrà analizzare le ragioni dietro a questa disfatta epocale.

I dati che preoccupano i vertici Rai

Il distacco tra le due emittenti è notevole. Gli ascolti della stagione confermano che Mediaset ha raggiunto il 38,5% di share contro il 33,2 % della Rai. Per quanto riguarda i canali, Canale 5 conquista il 17% e supera Rai 1, che si attesta al 16,5 %. La situazione peggiora ulteriormente con i dati degli altri canali “cardine” del servizio pubblico: Rai 3 è intorno al 6%, Rai 2 al 4,6%.

Anche il confronto tra i conduttori di punta delle due emittenti diventa emblematico. Un veterano di Mediaset come Gerry Scotti (con la Ruota della Fortuna) sta battendo a colpi di share il più giovane e moderno Stefano De Martino (con Affari Tuoi) nella fascia preserale.

Eppure, la Rai aveva scelto De Martino proprio con l’intento di avvicinare una platea più giovane, ma lo slancio iniziale sembra essersi fermato. Anche l’informazione, considerata tradizionalmente uno dei punti forti della Rai, mostra segni di cedimento: il nuovo Tg2 resta sotto le attese, mentre il Tg2 Post non decolla.

La strategia vincente di Mediaset

Sin dall’inizio dell’estate, l’emittente fondata da Silvio Berlusconi ha lavorato in modo aggressivo e puntuale per calibrare la programmazione con precisione, senza lasciar spazio alla pausa estiva tradizionale. I volti noti del palinsesto sono rimasti in onda, mentre gli show e le repliche trasmesse durante l’estate sono stati selezionati con cura in base al profilo del pubblico stagionale.

La situazione attuale preoccupa seriamente i vertici Rai. L’istituto non rischia una perdita solamente in termine di guadagno ma, se il predominio di Mediaset rimarrà tale, potrebbe perdere quella centralità culturale che ha sempre rivestito nel panorama mediatico e politico italiano.

Voci di corridoio parlano di forte malcontento all’interno degli uffici di viale Mazzini. Bisognerà quindi aspettare l’esito del 27 settembre per la resa dei conti definitiva, quando verranno delineate le responsabilità di questo fallimento. E dopo, si dovrà correre ai ripari con una strategia forte e mirata.

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