S&P e Nasdaq reduci da sfilza di chiusure a valori record. Ma l’euforia inizia a spaventare gli esperti, che suonano diversi campanelli di allarme.
Non c’è alcun dubbio sul fatto che Wall Street, in questi ultimi mesi e settimane, abbia messo il turbo, dando una incredibile dimostrazione di forza. Forse anche troppo, iniziano a far notare diversi analisti.
Dopo essere crollati a ritmi che hanno fatto la storia per diverse sedute, a seguito della carrellata di annunci e minacce sui dazi arrivata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel cosiddetto Liberation Day del 2 aprile scorso, gli indici azionari USA hanno messo praticamente la quinta, soprattutto dall’inizio di questa estate, inanellando continui valori record di chiusura: un fenomeno che molti temevano far parte ormai più del passato.
Le valutazioni di diversi titoli sono schizzate invece ai massimi storici, sulla scia di una euforia che si è sostituita al pessimismo di aprile, prendendo letteralmente d’assalto i principali listini azionari americani, in particolare lo S&P 500 e il Nasdaq Composite. E così i soliti sospetti sono tornati a presentarsi a Wall Street: la borsa USA sta entrando in una fase di bolla speculativa? Ci si trova già? Nel migliore dei casi, quanto ancora può durare questo boom di buy? [...]
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