Dove pagare l’F24?

Nadia Pascale

16 Maggio 2023 - 12:34

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Il modello F24 è utilizzato per il versamento di tributi e imposte e per le compensazioni fiscali. Ecco dove pagare l’F24 se si è titolari di partita Iva e non

Dove pagare l’F24?

Il Modello F24 è il più utilizzato per effettuare il pagamento di imposte e tributi. Tra le sue peculiarità vi è quella di offrire la possibilità di utilizzare a scomputo i crediti di imposta maturati dal soggetto. Ricordiamo che per ogni credito di imposta vi è un codice tributo diverso da indicare proprio nel modello F24.

Tra i tributi che devono essere pagati con il modello F24 vi sono le imposte sui redditi, le imposte sostitutive, l’Iva, contributi previdenziali e assistenziali, addizionali, tasse scolastiche, questi sono solo alcuni esempi, cerchiamo ora di capire invece dove pagare l’F24 cioè presso quali esercizi è possibile effettuare i versamenti utilizzando appunto questo modello.

Dove pagare l’F24 se non si ha la partita Iva?

I contribuenti non titolari di partita Iva possono effettuare i pagamenti con modello F24 utilizzando quattro canali:

  • sportelli dell’Agenzia delle entrate;
  • presso una banca;
  • presso l’ufficio postale;
  • in tabaccheria.

Nel caso in cui si decida di pagare presso una tabaccheria è necessario avere con sé una delega F24, tessera sanitaria e carta di identità.

Non solo, i contribuenti hanno facoltà di effettuare anche i pagamenti telematicamente attraverso il sito dell’Agenzia delle entrate. Per fare questo è però necessario essere registrati al servizio Fisconline e identificarsi con la propria identità digitale e quindi con il codice Spid, con la carta di identità elettronica o Cns. Il canale Entratel ricordiamo che è riservato ai titolari di partita Iva.

Attraverso il sito Fisconline si può utilizzare il servizio F24 Web che permette di compilare il proprio modello F24 e di effettuare il pagamento senza corrispondere le spese di versamento bancarie e postali. Il pagamento non avviene con carta di credito/debito con un «ordine di addebito» a beneficio dell’Agenzia sul conto corrente bancario o postale del contribuente.

In caso di errore il contribuente può chiedere l’annullamento dei pagamenti F24 telematici fino al penultimo giorno lavorativo antecedente la data di versamento indicata nel modello F24.
Il pagamento può avvenire in contanti oppure:

  • presso le banche con assegni bancari e circolari;
  • presso gli agenti di riscossione con assegni bancari e circolari, vaglia cambiari;
  • presso gli sportelli bancari e degli agenti della riscossione dotati di terminali elettronici idonei tramite carta Pagobancomat;
  • presso gli uffici postali con assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari, vaglia postali, o carta Postamat.

Dove pagano l’F24 i titolari di partita Iva?

I titolari di partita Iva possono effettuare i pagamenti con il modello F24 esclusivamente per via telematica, possono eseguire i versamenti direttamente attraverso il servizio F24 Web o F24 Online (accesso tramite registrazione Entratel riservata a titolari di partita Iva).

I titolari di partita Iva possono inoltre effettuare i pagamenti con il modello F24 attraverso i propri servizi di internet banking. In questo caso devono accedere ai servizi online messi a disposizione dalla propria banca, compilare il modello F24 ed effettuare i pagamenti con addebito sul proprio conto corrente.

In alternativa possono delegare le operazioni a un intermediario che deve però comunque agire telematicamente.
Gli intermediari ( caf, commercialisti, patronati) per effettuare i pagamenti in conto dei loro clienti devono:

  • essere abilitati al canale telematico Entratel dell’Agenzia delle Entrate e aderire a una specifica convenzione con la medesima Agenzia (servizio “F24 cumulativo”);
  • essere abilitati al canale telematico Entratel dell’Agenzia delle Entrate e utilizzare il servizio “F24 addebito unico”;
  • utilizzare i servizi di internet banking messi a disposizione degli intermediari convenzionati con l’Agenzia.

Dove pagare l’F24 per avvalersi dei crediti di imposta con il modello F24

Si è detto in precedenza che il modello F24 può essere utilizzato per versare le imposte anche avvalendosi dei crediti di imposta maturati. In questo caso è possibile portare in compensazione i propri crediti fino all’equivalenza delle imposte da versare oppure scontare solo una parte.

A tale proposito deve essere ricordato che in base all’articolo 37, comma 49-bis, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dall’articolo 3, comma 2, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, sono tenuti a presentare il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle entrate coloro che vogliono portare in compensazione:

  • crediti Iva;
  • imposte sui redditi e relative addizionali;
  • imposte sostitutive delle imposte sui redditi;
  • Irap;
  • crediti maturati in qualità di sostituto di imposta;
  • crediti da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi.

A prescindere dal tipo i compensazione, il modello F24 deve essere presentato telematicamente nel caso il cui sia “saldo a zero”.

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