Domanda di pensionamento Inps, come farla e quando

Simone Micocci

14 Luglio 2025 - 17:21

Devi fare domanda di pensione? Ecco la guida completa con tutte le informazioni su procedure e tempistiche.

Domanda di pensionamento Inps, come farla e quando

È arrivato, finalmente, il momento di presentare la domanda per la pensione, il passo conclusivo di un lungo percorso lavorativo; tuttavia, adesso che sei a un passo dal traguardo, ti assalgono mille dubbi pratici e burocratici.

Per questo motivo ti stai chiedendo come fare domanda per la pensione, quale sia la procedura corretta da seguire e quanto prima conviene inviare tutta la documentazione necessaria per evitare ritardi nel collocamento in quiescenza.

Un’altra preoccupazione molto comune riguarda le tempistiche di pagamento della pensione: una volta presentata la domanda, quanto tempo passa prima di ricevere il primo assegno? E se la domanda dovesse richiedere tempi lunghi di lavorazione, da quando decorre comunque il diritto alla pensione?

A queste e ad altre domande risponde la nostra guida aggiornata al 2025, pensata per accompagnarti passo dopo passo nella procedura di richiesta della pensione Inps. spiegandoti quando fare domanda, come farla e quali requisiti controllare prima di inviare la tua richiesta.

Che tu sia un lavoratore del settore privato, un dipendente pubblico, un autonomo o stia valutando pensioni anticipate o opzioni speciali come possono essere Quota 103 o Ape Sociale, qui troverai tutte le informazioni utili per affrontare questo momento con serenità e senza brutte sorprese.

Come fare domanda pensione dal sito INPS

L’Inps mette a disposizione diverse informazioni utili per presentare la domanda di pensione, sia per i lavoratori del settore privato sia per quelli del pubblico impiego.

Dal 2025, il punto di accesso principale per avviare la procedura è la pagina dedicata alla Domanda di pensione, disponibile qui.

Da questa pagina puoi scegliere il servizio più adatto alla tua situazione, in base al tipo di pensione che intendi richiedere o alla gestione previdenziale di appartenenza, come ad esempio la pensione di vecchiaia, anticipata o per altre forme di pensionamento.

Una volta selezionato il servizio, basta cliccare su “Utilizza il servizio”, accedere con Spid, Cie o Cns e seguire la procedura guidata, che inizia con la verifica dei dati anagrafici e dei contatti personali e prosegue con la compilazione dei campi richiesti e il caricamento degli eventuali documenti necessari.

In alternativa basta entrare nell’area personale Inps e nella parte dedicata ai servizi online selezionare “Servizi per il cittadino” e seguire da lì la procedura per inoltrare la domanda di pensione.

Domanda di pensione, quali documenti vanno presentati?

Per la domanda di pensione bisogna avere con sé due importanti documenti, quali:

  • copia del documento d’identità di colui che vuole andare in pensione;
  • autocertificazione dello stato di famiglia e dello stato civile.

Sono richiesti anche dati anagrafici e codice fiscale di un eventuale coniuge.

Attenzione: potrebbe succedere che nell’estratto contributivo non siano presenti tutti i periodi assicurativi maturati. A tal proposito, al momento in cui si fa domanda di pensione (o anche prima, seguendo l’apposita procedura) è possibile chiedere il riconoscimento dei periodi assicurativi mancanti, allegando però tutta la documentazione che dimostra quanto da voi sostenuto.

Infine, per la presentazione della domanda di pensione bisogna allegare dichiarazione di cessazione di qualsiasi tipo di attività di lavoro alle dipendenze di terzi.

Pensione: le alternative alla domanda online

Per chi non ha dimestichezza con Pc e Internet ci sono delle alternative alla domanda di pensione online. Vi è, quindi, la possibilità d’inoltrare la richiesta di pensionamento tramite:

  • Contact center al numero verde Inps 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Ricordiamo però che coloro che sono residenti in Italia che hanno maturato periodi assicurativi solamente all’estero, e non sono iscritti ad alcuna gestione previdenziale dell’Inps, devono presentare domanda di pensione direttamente alle istituzioni estere.

Quando presentare domanda di pensione

Nel 2025, per la pensione di vecchiaia la domanda può essere presentata generalmente fino a tre mesi prima del momento in cui si maturano i requisiti, così da garantire all’Istituto il tempo necessario per gestire la pratica ed evitare interruzioni nei pagamenti.

Per la pensione anticipata, i tempi variano a seconda della misura scelta. Ad esempio, per la pensione anticipata flessibile, conosciuta anche come Quota 103, che richiede almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2025, la domanda può essere inoltrata anche con largo anticipo.

Tuttavia, bisogna tenere conto che la decorrenza dell’assegno è soggetta a una finestra mobile di 7 mesi per i lavoratori privati e di 9 mesi per i dipendenti pubblici. Significa, ad esempio, che chi raggiunge i requisiti a gennaio 2025 nel settore privato riceverà il primo assegno pensionistico da agosto dello stesso anno, mentre un dipendente pubblico dovrà attendere fino a ottobre.

Per chi svolge lavori gravosi o usuranti, prima di presentare la domanda di pensione è necessario ottenere dall’Inps il riconoscimento di tali attività, rispettando le scadenze che vengono fissate annualmente.

La pensione con Opzione Donna, se confermata anche nel 2025, può essere richiesta in qualunque momento dell’anno, ma la decorrenza resta comunque vincolata a una finestra mobile, attualmente di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le autonome, oltre al rispetto dei requisiti anagrafici e contributivi previsti di volta in volta dalle normative vigenti.

Per il personale della scuola restano valide le scadenze fissate ogni anno dal Ministero dell’Istruzione, che di solito stabilisce il termine per le domande entro la fine dell’anno scolastico precedente rispetto a quello in cui si intende cessare il servizio.

Infine, chi desidera accedere all’Ape Sociale deve rispettare le finestre temporali fissate dall’Inps. Nel 2025, ad esempio, le date limite per la presentazione delle domande di riconoscimento dei requisiti sono il 31 marzo, il 15 luglio e il 30 novembre, così da consentire all’Istituto di verificare le condizioni di diritto e programmare l’erogazione della prestazione.

Dopo quanto la domanda di pensione viene esaminata

I tempi per l’esame della domanda di pensione variano a seconda della tipologia di accesso. Se per Quota 103 vi è una tempistica che solitamente si aggira intorno ai 30 giorni, per la pensione di vecchiaia e anticipata ci vogliono in media 55 giorni. Qualora il diritto alla pensione si raggiunga in cumulo o totalizzazione, però, i tempi si allungano tanto da arrivare anche a 90 giorni.

Dopo quanto tempo decorre la pensione

Attenzione: per il calcolo della decorrenza della pensione non va considerato il momento in cui si inoltra la domanda quanto quello in cui vengono maturati i requisiti per l’accesso alla pensione.

Prendiamo come esempio la pensione di vecchiaia, per la quale l’assegno decorre dal mese successivo a quello in cui si maturano i requisiti (67 anni di età e 20 anni di contributi).

Ciò significa che, ad esempio, chi ne fa domanda a luglio e ne raggiunge i requisiti ad agosto anche nel caso in cui dovesse ricevere l’esito qualche mese dopo riceverà comunque la pensione con decorrenza da settembre.

Discorso diverso per quelle misure per le quali si applica una finestra mobile, con la decorrenza della pensione che viene differita nel tempo. Oggi le misure che la prevedono sono:

  • pensione anticipata: finestra mobile trimestrale. Dal momento in cui si maturano i requisiti per la pensione alla decorrenza del primo assegno trascorrono quindi almeno tre mesi. Il periodo di finestra mobile può essere anche lavorato;
  • pensione anticipata precoci, Quota 41: finestra mobile trimestrale;
  • Quota 103: finestra mobile di 7 mesi per i dipendenti del settore privato, 9 per i dipendenti pubblici;
  • Opzione Donna: 12 mesi di finestra mobile per le lavoratrici subordinate, 18 mesi per le autonome.

Iscriviti a Money.it