Dollaro in declino, obbligazioni al top oggi: la Fed sta per tagliare i tassi?

Violetta Silvestri

29/11/2023

29/11/2023 - 08:42

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I mercati oggi registrano il calo del dollaro e l’aumento delle obbligazioni. Il motivo è uno solo: la scommessa che la Fed stia per iniziare a tagliare i tassi di interesse.

Dollaro in declino, obbligazioni al top oggi: la Fed sta per tagliare i tassi?

Il dollaro è diminuito oggi, insieme ai rendimenti dei titoli del Tesoro, sulle crescenti aspettative che la Federal Reserve abbia finito con l’inasprimento della politica e possa iniziare a tagliare i tassi di interesse il prossimo anno.

La giornata dei mercati si è aperta con nuove speculazioni sulla politica monetaria della banca centrale Usa. Nel dettaglio, i rendimenti del Treasury e il biglietto verde hanno toccato i minimi degli ultimi mesi dopo che un funzionario della Fed ha fatto un accenno a possibili tagli dei tassi di interesse.

La valuta statunitense è quindi scesa per il quinto giorno consecutivo e si è indebolita rispetto a tutte le valute del Gruppo dei 10 e alla maggior parte delle controparti dei mercati emergenti asiatici.

Le obbligazioni globali intanto avanzano al ritmo più veloce dalla crisi finanziaria del 2008. L’indice obbligazionario Bloomberg Global Aggregate è cresciuto del 4,9% a novembre e si avvia verso il suo miglior mese da dicembre 2008, dopo che i dati recenti hanno indicato un rallentamento dell’inflazione e un’attività economica più debole

Il sentiment dei mercati è ottimista sulla fine dei rialzi dei tassi da parte della Fed e su un avvio di tagli al costo del denaro nel corso dei prossimi mesi.

La Fed è vicina ai tagli dei tassi? Dollaro e obbligazioni dicono di sì

Il governatore della Federal Reserve Christopher Waller - una voce influente e considerato un falco presso la banca centrale americana - ha dichiarato martedì all’American Enterprise Institute che i tagli dei tassi potrebbero iniziare nel giro di pochi mesi, a condizione che l’inflazione continui a diminuire.

I futures sui fondi federali si sono ripresi sulla scia di questa osservazione, prezzando più di cento punti base (bps) di tagli nel 2024 e una probabilità del 40% che inizino già a marzo. I rendimenti dei titoli del Tesoro a due anni sono scesi bruscamente e hanno toccato nuovi minimi nella sessione asiatica.

Le osservazioni di Waller hanno esteso quello che è stato un aumento di due settimane di azioni e obbligazioni in tutto il mondo, dopo un rapporto favorevole sull’inflazione negli Stati Uniti due settimane fa. L’unica nota negativa finora rimane la Cina, dove i dubbi sull’economia e una crisi immobiliare sempre più profonda hanno lasciato gli investitori nel pessimismo.

La prudenza, però, è d’obbligo. Alcuni analisti temono che i mercati abbiano recepito solo una parte delle osservazioni dei funzionari della Fed, quella relativa ai tagli dei tassi. Tuttavia, nelle parole di Waller ssi è fatto esplicito riferimento alla condizione essenziale affinché si possa iniziare a diminuire il costo del denaro: calo dell’inflazione e mantenimento di condizioni finanziarie restrittive.

Il 2024 potrebbe ancora riservare sorprese, mentre i mercati attendono una Federal Reserve accomonante e in piena svolta nella politica monetaria.

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