Dispersione scolastica 2017: abbandonare la scuola non è reato. Ecco la novità

Vittorio Proietti

14 Febbraio 2017 - 13:45

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Abbandonare la scuola non è reato: novità sulla dispersione scolastica 2017 da parte della Corte di Cassazione. La sentenza che effetti avrà? Ecco tutte le informazioni.

Dispersione scolastica 2017: abbandonare la scuola non è reato. Ecco la novità

Dispersione scolastica 2017: abbandonare la scuola non è reato per i giudici della Corte di Cassazione. Il problema esiste, eppure la Sentenza n. 4520 del 31 gennaio 2017 sancisce che per la Scuola secondaria non c’è obbligo scolastico. Cosa ne pensano i genitori?

L’abbandono della scuola nel 2017 è ancora una realtà. La legge sull’obbligo scolastico contiene un cavillo e la dispersione ne beneficia in modi indiretti: ciò non può essere ignorato, soprattutto per la fascia di età che arriva fino ai quindi anni.

Il reato per abbandono della scuola non sussiste per i giudici della Corte di Cassazione, la legge è chiara e va rispettata: bastano 8 anni di scuola, non occorre la licenza media. I genitori e tutti gli insegnanti in lotta con la dispersione scolastica, dunque, cosa faranno? Vediamoci chiaro.

Dispersione scolastica 2017: abbandonare la scuola non è reato. Ecco la novità

La dispersione scolastica è ancora un problema nel 2017: l’abbandono della scuola da parte di un adolescente, tuttavia, non costituisce più reato penale secondo la recente sentenza della Corte di Cassazione. I genitori possono iniziare a preoccuparsi: la legge ammette i capricci.

L’abbandono scolastico è possibile a partire dalla licenza media: la Legge 1859/1962 è stata privata del comma 8, che prevedeva il reato penale in caso di omissione da parte dei genitori.

Il reato non sussiste neanche in caso di abbandono da parte di uno studente di 15 anni: è sufficiente che abbia frequentato almeno 8 anni di scuola ed i genitori che non applicassero l’obbligo andrebbero incontro solo ad una sanzione di 30 euro.

Dispersione scolastica 2017: l’abbandono, se è reato, vale 30 euro

La dispersione scolastica nel 2017 continuerà a dilagare: se il reato di abbandono scolastico non verrà combattuto con forza, si rischierà di mandare in fumo anni di lotte, risorse e soprattutto di impegno di migliaia di genitori.

L’abbandono scolastico dovrebbe essere combattuto non soltanto dagli attori in gioco: il MIUR, in accordo con il Legislatore, dovrebbe rivedere la norma sull’obbligo scolastico, eliminando la deroga alla licenza media. La figura dei genitori, inoltre, dovrebbe avere più peso ed essere punita con forza in caso di omissione.

Si pensi al reato di abbandono scolastico: per l’art. 731 del Codice Penale corrisponde ad una ammenda di soli 30 euro e non ha rilevanza penale (il deterrente è tanto potente da farci rimpiangere la Guerra Fredda). La sentenza citata avrà forse il pregio di riaccendere l’interesse sulla dispersione scolastica, sperando che l’attenzione suscitata sia anche quella delle Camere.

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