I dati dell’Istat relativi alla disoccupazione e all’occupazione in Italia nel terzo trimestre del 2025.
Nel terzo trimestre del 2025, dopo sedici trimestri di calo progressivo, il numero dei disoccupati in Italia è tornato a salire, esattamente di 12.000 unità rispetto al terzo trimestre del 2024, pari a un rialzo dello 0,8% su base annua. È quanto ha annunciato oggi, giovedì 11 dicembre 2025, l’Istat, facendo il punto sul mercato del lavoro italiano.
Dal rapporto dell’Istituto nazionale di Statistica è emerso che, per la precisione, dopo il calo progressivo osservato per sedici trimestri, nel terzo trimestre 2025 il numero di persone in cerca di occupazione è aumentato, sebbene in misura lieve, a quota 1 milione 440 mila.
Si è interrotto di conseguenza il trend decrescente iniziato nel terzo trimestre 2021 e si è fermata anche la flessione del tasso di disoccupazione, che è rimasto stabile al 5,6%.
Aumento disoccupati Italia in terzo trimestre 2025, la metà cerca lavoro da più di 1 anno
L’Istat ha puntualizzato che l’aumento dei disoccupati ha riguardato solo quanti cercano lavoro da più di 12 mesi, dunque da più di 1 anno, rilevando come l’incidenza di chi è disoccupato da più di un anno sul totale dei disoccupati sia salita di ben 7 punti al 50%, per un totale di 721 mila persone.
Praticamente, tra i disoccupati, 1 su 2 lo è più di un anno.
I numeri relativi al mercato del lavoro italiano diramati oggi dall’Istat hanno messo in evidenza anche il calo dell’occupazione.
Crescita numero occupati si interrompe dopo 17 trimestri
Il numero di occupati in Italia, stimato dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto degli effetti stagionali, è sceso infatti sempre nel terzo trimestre del 2025 e su base trimestrale di 45.000 unità, o dello 0,2%, a quota 24 milioni 102 mila.
In evidenza la flessione dei dipendenti a termine (-51 mila, -2%), a cui ha fatto fronte la stabilità di quelli a tempo indeterminato e la crescita del numero di indipendenti (+14 mila, +0,3%).
In generale, il tasso di occupazione si è attestato così al 62,5%, (-0,1 punti), risultando in calo per gli uomini, i giovani e nelle regioni centro-settentrionali, stabile per le donne, i 35-49enni e nel Mezzogiorno, e in crescita soltanto per i 50-64enni.
L’Istat ha precisato inoltre che, su base annua, e dopo diciassette trimestri, si è interrotta la crescita del numero di occupati, che è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al terzo trimestre 2024. Il numero si è attestato a 24 milioni 123 mila unità; anche il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 64 anni, pari a 62,5%, è rimasto stabile in confronto al terzo trimestre 2024.
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