Il termine per la presentazione della dichiarazione Iva è scaduto il 30 aprile 2024, ma è ancora possibile sanari i vizi o recuperare in caso di omessa presentazione. Ecco come mettersi in regola.
L’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni per regolarizzare una dichiarazione Iva omessa o con errori ed evitare le sanzioni previste per tali fattispecie.
Continua la campagna del Fisco amico: con un provvedimento del 12 giugno 2024 l’Agenzia delle Entrate ha fornito delucidazioni in merito alla possibilità di sanare vizi e difformità eventualmente presenti nella dichiarazione Iva.
Ecco come sanare i vizi, i termini di adempimento per mettersi in regola, sanzioni e interessi.
Dichiarazione Iva omessa o difforme con fatturazione elettronica
Con l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria per tutti i soggetti titolari di partita Iva, per l’Agenzia delle Entrate è molto più facile incrociare i dati dei contribuenti derivanti dalle fatture trasmesse attraverso il sistema di interscambio e i dati della dichiarazione Iva.
Proprio per questo motivo un’eventuale mancata presentazione o una dichiarazione presentata con difformità sono molto facili da rilevare.
L’Agenzia delle Entrate, al fine di facilitare i rapporti con Fisco e contribuente, rende noto che per i contribuenti per i quali sono emerse difformità, come la mancata presentazione della dichiarazione Iva oppure la presentazione della stessa senza la compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1.000 euro, si effettua una comunicazione via Pec in cui sono indicate le difformità e si invita il contribuente a porvi rimedio. La stessa comunicazione è disponibile nel cassetto fiscale alla voce “ fatture e corrispettivi ”.
Nel provvedimento l’Agenzia avverte il contribuente che la stessa comunicazione è inviata anche alla Guardia di Finanza.
Come mettersi in regola in caso di omessa presentazione della dichiarazione Iva o errori?
In seguito alla ricezione della comunicazione via Pec, o prelevandola dal cassetto fiscale, il contribuente può:
- in caso di omessa presentazione della dichiarazione Iva, provvedere entro 90 giorni dal termine ordinario per la presentazione. Il termine ordinario per la presentazione della dichiarazione Iva è scaduto il 30 aprile 2024. Effettuando nei termini visti l’adempimento si può beneficiare dello sconto sulle sanzioni previsto dal ravvedimento operoso (articolo 13, comma 1, lettera c), Dlgs n. 472/1997);
- in caso di errori od omissioni, invece, si può presentare una dichiarazione integrativa con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta (articolo 13, comma 1, lettera a-bis), Dlgs n. 472/1997).
Si ricorda che tali comportamenti possono essere posti in essere anche nel caso in cui siano iniziate attività di accertamento tra cui accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento di cui il contribuente sia venuto a conoscenza. Sono, invece, preclusi nel caso in cui sia stato già notificato un atto di accertamento.
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