Detrazioni per gli altri familiari a carico, tornano già dal 2025

Patrizia Del Pidio

15 Settembre 2025 - 10:40

Il correttivo che salva le detrazioni per fratelli, nipoti e suoceri arriva in Parlamento. Vediamo come cambia la normativa e come si evitano penalizzazioni già dal 2025.

Detrazioni per gli altri familiari a carico, tornano già dal 2025

Il Decreto Correttivo Irpef – Ires, approvato dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2025, arriva in Parlamento. Una delle novità che contiene salva le detrazioni per gli altri familiari a carico, messe in discussione da una norma contenuta nella Manovra 2025.
La novità più rilevante per i contribuenti è quella che apporta correttivi alle detrazioni fiscali per gli altri familiari a carico, modificate dalla Legge di Bilancio 2025 la quale le lasciava in vigore solo per gli ascendenti. Con il correttivo, anche se non viene riconosciuta la detrazione teorica di 750 euro in busta paga, resta la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute nell’interesse di nipoti, suoceri, fratelli e sorelle. Vediamo le novità e come impattano sui contribuenti.

Detrazioni altri familiari a carico nel 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha limitato il diritto alle detrazioni fiscali per i familiari a carico: la detrazione per carichi di famiglia nel 2025 rimane in vigore solo per coniuge, figli (con età tra i 21 e i 30 anni) e ascendenti conviventi, cioè genitori o nonni. Per i figli, in ogni caso, il contribuente ha diritto a portare in detrazione oneri e spese sostenute anche prima del compimento dei 21 anni e dopo il compimento dei 30 anni.

Per alcuni familiari, anche se conviventi e mantenuti dal contribuente, il diritto alla detrazione automatica è venuto meno e con esso anche la possibilità di portare in detrazione gli oneri e le spese sostenuti nell’interesse di questi familiari che sono nipoti, fratelli, sorelle, generi, nuore, suoceri e coniuge effettivamente e legalmente separato.

L’effetto dell’intervento previsto dalla Legge di Bilancio è stato evidenziato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 4 dello scorso 16 maggio in cui, appunto, viene chiarito che nella dichiarazione dei redditi non si ha più diritto al beneficio fiscale per le spese sostenute nell’interesse dei familiari a carico per i quali non c’è diritto alla detrazione in busta paga. Il venir meno delle agevolazioni in dichiarazione dei redditi per questi familiari, ovviamente, ha effetto sugli eventuali rimborsi fiscali. Non era tuttavia questo l’obiettivo del Governo con il riordino delle detrazioni e proprio per questo motivo è stato previsto il correttivo per correre ai ripari e per evitare penalizzazioni già sulle spese sostenute nel corso del 2025.

Il decreto correttivo Irpef – Ires va a correggere il Dlgs 192 del 13 dicembre 2024 e con l’articolo 1 modifica le detrazioni per i carichi di famiglia previste dall’articolo 12 del Tuir.

Tornano le detrazioni per altri familiari a carico

Nel decreto correttivo viene spiegato che l’articolo 12 del Tuir prevede benefici fiscali per:

  • coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • figli;
  • le altre persone elencate nell’articolo 433 del codice civile.

Nel correttivo viene specificato che questi soggetti, anche se per loro non ricorre più la detrazione per carichi di famiglia, devono essere considerati come familiari a carico se possiedono un reddito non superiore a 2.840,51 euro l’anno (4.000 euro per i figli con età non superiore ai 24 anni).

La portata di questo correttivo rimodula quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025 aggiornando i criteri per individuare i familiari fiscalmente a carico.

Di fatto, anche se le detrazioni per carichi di famiglia non sono più riconosciute per nipoti, fratelli, sorelle, generi, nuore e suoceri, per questi stessi soggetti, se conviventi con il contribuente e fiscalmente a carico, è possibile portare in detrazione le spese e gli oneri sostenuti nel loro interesse.

Le novità in questione si applicano dall’anno di entrata in vigore del decreto stesso, ovvero dal 2025. Le spese sostenute per questi familiari a carico nel corso del 2025 (anche nei mesi precedenti l’entrata in vigore del correttivo) potranno essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2026.

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