Detrazioni fiscali università telematica 2025, quando si possono avere e a quanto ammontano?

Nadia Pascale

16 Giugno 2025 - 11:18

Chi frequenta l’università telematica può ottenere le detrazioni fiscali 2025. Ecco quali sono i limiti, le percentuali e le spese per le quali si possono richiedere le agevolazioni fiscali.

Detrazioni fiscali università telematica 2025, quando si possono avere e a quanto ammontano?

Le detrazioni fiscali 2025 si possono ottenere anche per la frequentazione delle università telematiche, ma quali sono i limiti e le condizioni? Sono parificate alle università private? Quando si possono avere e quale criterio si adotta per la localizzazione? A chiarire tutti i dubbi è l’Agenzia delle Entrate.

Le università telematiche negli ultimi anni hanno visto un incremento degli iscritti e dei corsi di studio che possono essere frequentati. Le ragioni sono molteplici, infatti, si può studiare facilmente da casa, senza dover sostenere costi per un eventuale affitto. Inoltre, è più facile conciliare la frequentazione dei corsi con il lavoro e proprio per questo motivo sono molto apprezzate da chi ha già un lavoro.

Vediamo quindi quando si possono ottenere le detrazioni fiscali per le spese delle università telematiche e a quanto ammontano, limiti e condizioni.

Detrazione fiscale iscrizione università telematica 2025, si può ottenere?

La pandemia ha indotto molte persone a riprendere gli studi e a frequentare l’università da casa, molti però si chiedono quale sia il trattamento fiscale riservato alle spese sostenute per l’iscrizione ai corsi.

L’Agenzia delle Entrate nella risposta a un contribuente ha confermato che è possibile avvalersi delle detrazioni per le spese universitarie anche se trattasi di università telematica.

Il trattamento fiscale è parificato a quello applicato per le università private. Di conseguenza è possibile avere una detrazione del 19% su un importo massimo che dipende dalla Regione e dal ramo scelto.

Ricordiamo che per ottenere la detrazione deve trattarsi di università legalmente riconosciute dal MIUR. Attualmente in Italia le università telematiche riconosciute sono 11 su un totale di 99 atenei.

Quali spese possono essere portate in detrazione?

La detrazione si applica alle spese relative a:

  • tasse di immatricolazione e iscrizione (gli studenti fuori corso non fanno eccezione);
  • tasse extra per laurea ed esami di profitto;
  • tasse per la partecipazione ai test d’ingresso;
  • tasse per la frequenza ai TFA (acronimo per Tirocini Formativi Attivi);
  • tasse per la frequenza di corsi formativi accademici o universitari per diventare docenti.

Come determinare il criterio geografico per le detrazioni università telematiche?

Diventa importante stabilire il criterio da applicare per determinare la sede. Abbiamo anticipato che la spesa massima da portare in detrazione dipende anche dalla zona geografica.

Trattandosi di università telematiche da seguire a distanza, spesso non vi è una sede fisica con aule in cui seguire i corsi e anche le lezioni possono essere tenute da docenti che non vanno in sede, ma operano dal loro ufficio.

Diventa quindi essenziale capire come viene determinata la sede. È la stessa Agenzia delle Entrate a fornire chiarimenti, infatti, stabilisce che deve essere tenuta in considerazione la sede legale dell’università telematica. Non ha alcuna rilevanza la residenza dell’iscritto.

Limiti alla detrazione spese per università telematiche

Occorre ricordare che le spese di iscrizione alle università statali sono interamente detraibili, questo implica che se lo studente X si iscrive a un’università statale e paga 800 euro di tasse universitarie, può ottenere la detrazione pari al 19% di 800 euro.

Nel caso in cui l’iscrizione sia a un’università privata o telematica, sono, invece, previsti dei limiti. L’importo è fissato annualmente con Decreto del Ministero dell’Istruzione (MIUR). I limiti non sono determinati a caso, ma tenendo conto degli importi medi delle somme e contributi dovuti da università statali.

Per vedere i limiti ecco un pratico schema

Area disciplinareNordCentroSud e Isole
Medica 3.900 3.100 2.900
Sanitaria 3.900 2.900 2.700
Scientifico-Tecnologica 3.700 2.900 2.600
Umanistico-sociale 3.200 2.800 2.500
master di I e II livello, dottorati, corsi di perfezionamento 3.900 3100 2.900

Vediamo ora le Regioni comprese nella singola area geografica.
Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna;
Centro: Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio;
Sud e Isole: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Le detrazioni spettano non solo per l’iscrizione a corsi universitari, ma anche post universitari cioè:

  • Corsi di dottorato;
  • Corsi di specializzazione;
  • Master universitari di primo e di secondo livello.

All’interno della dichiarazione dei redditi, per ottenere le detrazioni spettanti per l’iscrizione a università telematiche occorre compilare i righi da E8 a E10 della sezione I del modello 730/2025, utilizzando il codice 13.

Tagli alle detrazioni, colpite anche le spese universitarie

La legge di Bilancio per il 2024 ha introdotto, per le spese sostenute nello stesso anno di imposta, quindi per le spese da indicare nella dichiarazione 2025, un taglio pari a 260 euro, tra le spese coinvolte ci sono anche quelle per le spese universitarie.
Il taglio alle detrazioni si applica ai contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro. La riduzione di 260 euro riguarda gli oneri con detrazione al 19%.
Il calcolo della riduzione si effettua successivamente alla rimodulazione della detrazione all’aumentare del reddito, in applicazione delle previsioni di cui al comma 629, Legge n. 160/2019, che in caso di reddito superiore a 120.000 euro prevede una riduzione della detrazione fino all’azzeramento al raggiungimento di un reddito pari a 240.000 euro e oltre.

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