Le detrazioni per le spese mediche non godute dal defunto spettano all’erede? Come ci si comporta per le detrazioni eventualmente rateizzate?
Se il defunto non ha goduto delle detrazioni per le spese mediche, può fruire dell’agevolazione fiscale l’erede? Ogni contribuente ha delle spese sanitarie da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi che possono essere più o meno alte. Cosa accade, però, se il contribuente prima della presentazione della dichiarazione dei redditi viene a mancare? Le detrazioni si trasmettono agli eredi?
Perdere la possibilità di recuperare le detrazioni sarebbe un vero peccato e in questo articolo andremo a vedere quando è possibile per gli eredi recuperare quelle del defunto. Si ricorda che gli eredi possono presentare la dichiarazione dei redditi per il familiare defunto e recuperare le detrazioni spettanti da essa. Esistono però dei casi particolari, come ad esempio detrazioni di spese sanitarie fruite in più anni e detrazioni per spese sanitarie che gli eredi stanno ancora sostenendo dopo il decesso del familiare.
Le situazioni al riguardo possono essere due: da una parte un contribuente che ha spese mediche effettuate nel corso del 2024 per le quali non ha chiesto la detrazione perché è venuto a mancare prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, dall’altra quella del contribuente che ha rateizzato le eventuali detrazioni di spese mediche ed è deceduto prima di godere dell’intero beneficio fiscale.
A differenza di quello che accade con le detrazioni spettanti con i vari bonus casa, per le spese mediche l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti e istruzioni per gli eredi.
Per quel che riguarda sconti Irpef disposti dalla Legge (come appunto quelli per interventi edilizi di ristrutturazione) la trasmissione della detrazione agli eredi è automatica. Lo stesso discorso, invece, non può essere applicato per le rate residue di eventuali spese mediche sostenute.
Ma in questo caso cosa deve fare l’erede per non perdere il diritto alla detrazione acquisita dal familiare venuto a mancare?
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Detrazioni spese sanitarie del defunto
Nel caso di spese mediche sostenute nell’anno di imposta precedente e di decesso prima della presentazione della dichiarazione dei redditi, gli eredi possono presentare il 730-eredi e recuperare i benefici fiscali per conto del familiare defunto.
La detrazione delle spese sanitarie non è trasferita all’erede come nel caso delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie (in questo secondo caso, infatti, l’erede oltre all’immobile eredita anche le detrazioni che sullo stesso sono previste), ma va presentata la dichiarazione dei redditi al posto del defunto: le detrazioni, quindi, vengono calcolate sul reddito della persona deceduta.
Con la risposta n.192 del 6 febbraio 2023 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che fine fanno le eventuali rate non ancora fruite riferite a spese mediche sostenute dal deceduto. L’AdE ricorda, infatti, che quando si sostengono spese mediche in un anno di imposta che superano i 15.493,71 euro, la detrazione può essere suddivisa in 4 rate annuali di uguale importo.
La rateazione della detrazione solitamente è scelta per superare limiti di capienza e non perdere parte dell’agevolazione.
Ma se il beneficiario delle detrazioni di spese sanitarie in oggetto viene a mancare prima di aver potuto godere di tutte e 4 le rate previste, il beneficio fiscale non si perde.
Come si recupera la detrazione delle spese sanitarie del defunto?
L’Agenzia chiarisce che anche gli eredi possono richiedere il residuo delle detrazioni spettanti, ma l’attribuzione avviene in modo diverso.
L’erede, nel presentare la dichiarazione dei redditi per conto del familiare defunto, può portare in detrazione tutte le rate residue in un’unica soluzione. Nella dichiarazione dei redditi presentata dagli eredi per il de cuius, quindi, si potrà indicare l’importo totale delle rate residue della detrazione spettante. In questo caso potrà beneficiare della detrazione..
Il chiarimento è importante, in questo caso, perché anche se la detrazione può essere fruita non si trasmette all’erede: se il contribuente è deceduto prima della fruizione dell’intero importo in quattro annualità, quando l’erede presenta l’ultima dichiarazione dei redditi per il defunto deve detrarre le rate residue in un’unica soluzione.
La detrazione, quindi, non si trasmette all’erede ma deve essere utilizzata nell’ultima dichiarazione del contribuente defunto in cui si potrà beneficiare dello sconto di imposta fino a capienza fiscale.
Spese sanitarie pagate a rate, cosa cambia?
Cosa accade se al momento della morte gli eredi devono continuare a sostenere il debito di spese mediche sostenute dalla persona deceduta? Possono portare in detrazione l’onere?
L’articolo 15, comma 1, lettera c del Tuir prevede che le spese sanitarie detraibili che sono sostenute dagli eredi dopo il decesso del familiare a cui erano destinate (anche se non era un familiare fiscalmente a carico) possono essere portate in detrazione.
Se si continuano a pagare, quindi, spese sanitarie per una persona deceduta si ha diritto alla detrazione dell’onere e, come precisato dalla circolare 122 del 1999 dell’Agenzia delle Entrate, se a sostenere l’onere sono più eredi, ognuno di essi potrà fruire delle detrazioni per la quota di spesa effettivamente pagata.
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