15 destinazioni da evitare assolutamente per le vacanze 2025

Davide Galasso

10 Giugno 2025 - 15:31

Il turismo di massa sta trasformando luoghi unici in merci, tra crisi ambientali e comunità in difficoltà: quali sono le mete peggiori per il 2025?

15 destinazioni da evitare assolutamente per le vacanze 2025

Negli ultimi anni il turismo globale ha raggiunto livelli da record, portando con sé delle conseguenze sempre più difficili da ignorare.

Infatti, se da un lato il turismo rappresenta una fonte importante di reddito per molte economie locali, dall’altro sta contribuendo in modo crescente a fenomeni pericolosi e da non sottovalutare come l’overtourism e il degrado ambientale.

L’estate 2025 è ormai alle porte e ci sono alcune destinazioni che, più di altre, stanno pagando il prezzo della loro popolarità. Ecco, allora, quali sono le 15 mete che sarebbe meglio evitare per vivere una vacanza davvero sostenibile e rispettosa.

1) Bali, Indonesia

A Bali il turismo di massa ha ormai stravolto l’equilibrio ecologico dell’isola. Le spiagge, un tempo oasi di pace e tranquillità, sono spesso sovraffollate, la qualità dell’acqua è peggiorata e la cultura locale rischia di essere banalizzata.
Per questi motivi, le autorità indonesiane stanno valutando attentamente di introdurre dei limiti e ulteriori regolamentazioni agli arrivi.

2) Canarie e Baleari, Spagna

Alle Isole Canarie e alle Isole Baleari, prima tra tutte Maiorca, il boom turistico ha causato un forte aumento del costo della vita e numerose proteste da parte dei residenti. Recentemente, stanno aumentando le denunce per affitti quasi inaccessibili e sovraffollamento crescente.
L’impatto dei flussi turistici, soprattutto provenienti da Regno Unito, Germania e Italia, è gestito con difficoltà crescenti dal governo locale.

3) Venezia, Italia

Venezia è la capitale italiana - e forse mondiale - dell’overtourism. Migliaia di turisti arrivano ogni giorno nella pittoresca città veneta, spesso solo per poche ore.
Questo, però, crea eccessivo affollamento in strade e canali, mettendo sotto pressione i servizi e chi vive in città. Per gestire meglio questi flussi, ultimamente, sono state introdotte alcune regole e limitazioni, però ancora lontane dal dare i risultati desiderati.
Venezia rimane una delle città più belle del mondo, ma per apprezzarla davvero è meglio visitarla con calma, magari fuori stagione e con maggiore attenzione all’impatto che ogni viaggio può avere.

4) Agrigento, Italia

Designata Capitale italiana della cultura 2025, Agrigento rischia di essere travolta dalla sua stessa fama. La Sicilia, infatti, sta affrontando una crisi idrica storica e il sindaco ha già lanciato l’allarme: l’afflusso turistico potrebbe peggiorare la situazione. La scarsità d’acqua e le carenze infrastrutturali rendono complicata la gestione dei flussi, soprattutto nei mesi più caldi.

5) Lisbona, Portogallo

Una delle città più amate d’Europa, oggi soffre le conseguenze della sua popolarità. Il boom del turismo ha trasformato Lisbona, ma non necessariamente in meglio. Gli affitti brevi, infatti, hanno fatto lievitare i prezzi, spingendo fuori i residenti dai quartieri centrali. Intere zone storiche si stanno poi svuotando, mentre cresce il malcontento e si moltiplicano le proteste dei cittadini. Anche per la capitale portoghese, quindi, il rischio è di perdere l’identità autentica della città, trasformata in vetrina permanente per i visitatori.

6) Koh Samui, Thailandia

Proprio come Bali, un tempo era un’oasi incontaminata. Oggi, invece, Koh Samui, una delle più note isole thailandesi mostra i segni evidenti del turismo eccessivo. Le costruzioni abusive, l’inquinamento marino e l’eccesso di strutture ricettive stanno minando l’equilibrio dell’isola. Una meta che meriterebbe tutela, ma che rischia di essere rovinata dalla sua stessa popolarità.

7) Monte Everest, Nepal

Anche la cima più alta del mondo ha un problema di overtourism. Le immagini delle code sul versante nepalese dell’Everest, d’altronde, parlano da sole. L’afflusso di escursionisti impreparati, l’accumulo di rifiuti e l’impatto ambientale sono ormai fuori controllo e così, anche uno dei luoghi più remoti del pianeta risente degli effetti collaterali del nuovo turismo.

8) Kyoto e Tokyo, Giappone

In Giappone si parla di «inquinamento turistico» (in giapponese “kankō kōgai” per descrivere il disagio crescente delle comunità locali.
Nella vecchia capitale, Kyoto, i quartieri storici sono invasi dai visitatori, mentre a Tokyo il costo della vita sale e l’identità culturale è messa in pericolo. Le autorità stanno correndo ai ripari, ma il problema è complesso e ancora lontano dalla soluzione.

9) Oaxaca, Messico

La capitale culturale del Messico è al centro di un acceso dibattito. Il boom del turismo, infatti, ha fatto esplodere i prezzi degli affitti e svuotato il centro storico dei suoi abitanti. Tradizioni secolari diventano sempre più spesso show per turisti, mentre cresce la rabbia tra i residenti. Oaxaca - come del resto tutto il Messico - è una destinazione da vivere, certo, ma sempre con rispetto.

10) Kerala, India

Lo stato indiano ha registrato un record di presenze turistiche ma, anche qui, non senza conseguenze. L’espansione edilizia incontrollata lungo le coste ha aumentato il rischio di frane e alluvioni, già frequenti nella zona. Senza una regolamentazione efficace, questo paradiso tropicale rischia di essere rovinato per sempre.

11) Isole Vergini Britanniche

Apparentemente perfette, le Isole Vergini sono oggi ostaggio del turismo crocieristico. Il 72% dei visitatori arriva via mare, sbarcando per poche ore e lasciando dietro di sé rifiuti e congestione. L’economia locale ne beneficia poco, ma l’ambiente marino, al contrario, paga un prezzo altissimo.

12) North Coast 500, Scozia

Quella che doveva essere una strada panoramica per valorizzare le Highlands scozzesi è diventata un’autostrada del turismo incontrollato. Traffico, rifiuti e carenza di strutture adeguate mettono in difficoltà i residenti e rovinano il paesaggio. Servirebbe senza dubbio più regolamentazione e meno improvvisazione.

13) Santorini, Grecia

Le classiche cupole bianche con vista mare nascondono una realtà ben più complessa, a cui solo recentemente si sta prestando attenzione. Durante il periodo estivo, infatti, l’isola greca è al limite della sua capacità.
Tra carenza d’acqua, fognature in crisi e turismo mordi e fuggi, una vacanza a Santorini d’estate è ormai un’esperienza affollata e caotica, più che rilassante.
Sono di due anni fa, infatti, le immagini che hanno fatto il giro d’Europa sulle reti di informazione: folle di turisti rendevano completamente impossibile passeggiare per le strade, creando seri problemi di sicurezza oltre che semplice disagio.

A seguito di questi eventi, il sindaco Nikos Zorzos è stato costretto a introdurre un limite massimo giornaliero di 8.000 crocieristi a partire da quest’anno. Tuttavia, è ancora presto per verificare l’efficacia di questo provvedimento visto che la stagione turistica più intensa inizia in questi giorni.

14) Barcellona, Spagna

Simbolo delle contraddizioni del turismo urbano, Barcellona è sempre più invivibile per chi ci abita. Gli affitti sono fuori controllo, i negozi storici scompaiono e il centro si sta svuotando. L’equilibrio tra turismo e qualità della vita sembra essere saltato da tempo.

15) Dubrovnik, Croazia

Dopo la fama portata da “Game of Thrones” (qui meglio conosciuta come “Il Trono di Spade”), Dubrovnik ha visto moltiplicarsi i visitatori fino a saturare il centro storico. Di recente, le autorità hanno imposto limiti ma la pressione resta comunque alta.

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