Il dentista è importantissimo, ma spesso costoso, anche in Danimarca. Qui però potrebbe diventare a carico dello Stato, almeno in parte.
Il dentista è un professionista essenziale per la salute, ma è inutile negare che la maggior parte delle famiglie lo associa a cure costose, spesso anche proibitive. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, si tratta di un problema comune in gran parte del mondo, anche se qualche Paese mostra maggiore attenzione in merito. Proprio in questo periodo è arrivato un ottimo esempio da seguire a livello europeo, con la rivoluzione della Danimarca, che sta valutando un intervento per garantire maggiore uguaglianza sociale.
Un dentista pagato dallo Stato, almeno per alcune prestazioni odontoiatriche, per innalzare ulteriormente di livello il sistema sanitario danese. Di fatto, soluzioni simili sarebbero necessarie anche nel resto d’Europa, cominciando proprio dall’Italia. L’approccio danese, tuttavia, non è soltanto ispiratore a livello di principi, ma anche un utile spunto di riflessione per risolvere un problema dalle radici comuni. Non bisogna infatti credere che in Danimarca sia tutto roseo, le difficoltà ci sono anche lì e proprio per questo è utile capire come le stanno affrontando.
La rivoluzione in Danimarca, con il dentista pagato dallo Stato
Come anticipato, la Danimarca sta valutando di introdurre delle cure dentistiche a carico dello Stato per garantire a tutti cittadini uguali possibilità per la tutela della salute. Già da svariato tempo, peraltro, la politica danese sta discutendo del tema, ma soltanto adesso pare essere vicini a un compromesso. I membri della Commissione salute del Parlamento danese, in particolare, stanno formulando diverse proposte per venire incontro a questa esigenza pubblica. L’attenzione è stata in questo caso attirata dalla redazione di tvSyd, che ha ricevuto lo sfogo di un lettore, il pensionato Brian Jensen. Quest’ultimo ha scritto al giornale in cerca di aiuto, ma soprattutto di risposte, ponendo un quesito centrale: perché il dentista deve essere pagato a parte e non attraverso il servizio pubblico, come accade per altri medici?
L’uomo ha infatti raccontato di aver avuto sempre difficoltà nella sua vita a pagare le cure odontoiatriche, trascurando così la salute dei propri denti per oltre 40 anni. Adesso ne sta patendo le conseguenze e soltanto grazie alla pensione d’invalidità riceverà l’85% del rimborso per gli interventi dentari ora urgenti. Avendo in prima persona patito grosse difficoltà per curarsi, l’uomo ha deciso di interessarsi maggiormente alla questione e rivolgersi ai media. TvSyd ha quindi rivolto un sondaggio ai lettori, evidenziando che l’88% dei danesi vorrebbe un sistema odontoiatrico finanziato dalle tasse, quindi senza spese aggiuntive per i pazienti, ai quali sarebbe richiesta soltanto una minima compartecipazione.
Helena Artmann Andresen dell’Alleanza Liberale ha preso in seria considerazione il problema, ma ha anche fatto notare i problemi da considerare. Finanziare interamente le cure odontoiatriche con le tasse, addossando i costi per il dentista ai conti pubblici sempre e comunque, le tasse salirebbero esponenzialmente, vanificando il beneficio. Serve quindi che i cittadini contribuiscano, anche se in parte ridotta, al costo dei trattamenti. Il partito ritiene però che il dentista debba essere garantito gratuitamente in alcune circostanze particolari, come gli incidenti e le malattie croniche.
Lo ritiene anche Birgitte Vind dei Socialdemocratici, che vuole un modello in grado di offrire maggiore uguaglianza sociale. Nel frattempo, il governo danese sta valutando un nuovo accordo per l’assistenza odontoiatrica dei cittadini, nel quale vari partiti cercano di inserire proposte mirate per ridurre l’onere dei pazienti, con sistemi di rimborso, una selezione di interventi o la fissazione di un budget pro capite.
Come funziona in Italia?
Nel complesso, l’Italia non è così svantaggiata rispetto alla Danimarca. Qui mancano forme di sussidio dentistico a livello nazionale e non sono nemmeno in programma, ma sono comunque garantite le cure essenziali riguardanti la salute odontoiatrica nell’età evolutiva e i soggetti vulnerabili. Tutto il resto viene lasciato a Comuni e Regioni, con il risultato che buona parte della popolazione rimanda spesso (o rinuncia del tutto) al dentista, trovandosi poi con complicazioni di salute peggiori.
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