Decreto Salvini: bilanci certificati per società di Serie A e Serie B. Ma già è così da tempo

Alessandro Cipolla

25 Settembre 2018 - 12:05

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Nel Decreto Salvini è stato inserito anche un articolo che permette soltanto a chi ha bilanci certificati di poter accedere ai soldi delle TV. Peccato che sia già così.

Decreto Salvini: bilanci certificati per società di Serie A e Serie B. Ma già è così da tempo

Si parla anche di calcio nel Decreto Sicurezza scritto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Oltre a norme in materia di pubblica sicurezza, terrorismo e immigrazione, nel testo c’è anche un articolo dedicato alle squadre della nostra Serie A e Serie B.

In sostanza, nel decreto si stabilisce che per poter accedere alla spartizione dei soldi derivanti dai diritti televisivi, i club dovranno avere i bilanci certificati da una società di revisione riconosciuta dalla Consob. Cosa questa che però già avviene da diverso tempo.

Salvini interviene anche sul calcio

C’era grossa attesa per il pacchetto di misure che da tempo Matteo Salvini aveva annunciato in materia sicurezza e immigrazione. Anche se all’inizio si pensava a due testi separati, alla fine sono stati accorpati in un unico decreto.

Anche per semplificare le cose sui social, si parla adesso di un Decreto Salvini che è stato approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri: per il testo ora ci sarà l’approdo in Parlamento dove potrà essere comunque modificato e implementato.

Tra le pieghe del decreto ecco però che è spuntato fuori anche un articolo riguardante il calcio. Nel dettaglio si tratta dell’articolo 41, dove si parla delle coperture finanziarie e delle tempistiche di entrata in vigore.

Ecco cosa si legge nello specifico.

A partire dalla stagione sportiva 2019-2020 possono accedere alla ripartizione della quota dei diritti audiovisivi da assegnare ai partecipanti ai campionati di calcio di serie A e B solo le società, quotate e non quotate, che abbiano sottoposto i propri bilanci alla revisione legale svolta da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili, la quale, limitatamente a tali incarichi, è soggetta alla vigilanza della Commissione nazionale per le società e la borsa (la Consob n.d.r.).

Nel prossimo campionato quindi, secondo quanto stabilito dal Decreto Salvini, soltanto le squadre di Serie A e Serie B che avranno il proprio bilancio certificato da una società di revisione soggetta alla vigilanza della Consob potrà accedere alla spartizione dei diritti televisivi.

Norma già esistente?

Visto il sostanziale caos che sta vivendo il calcio italiano, dove ancora a fine settembre non sappiamo quale sarà la definitiva composizione dei campionati di Serie B e Serie C, questa norma è senza dubbio più che appropriata.

Sul Sole 24 Ore però, il giornalista Marco Bellinazzo, ha fatto notare come in realtà questo tipo di regolamentazione per i bilanci delle squadre di calcio esiste già da tempo, tanto che da quest’anno ne sono soggetti anche i club di Serie C.

Per poter accedere alla spartizione della ricca torta dei diritti televisivi, già adesso tutte le squadre del nostro panorama professionistico, fino alla terza serie, devono farsi certificare il proprio bilancio.

In teoria quindi questo articolo presente nel Decreto Salvini non dovrebbe cambiare nulla rispetto a quanto già previsto. Vista la delicata situazione del calcio italiano, in questo caso melius abundare quam deficere.

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