A sorpresa crescono i posti di lavoro in Italia, ma non per i giovani (sempre più disoccupati)

Giacomo Andreoli

3 Novembre 2022 - 11:53

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Secondo gli ultimi dati dell’Istat a settembre crescono gli occupati in Italia, ma aumentano i giovani senza lavoro: in questo modo il tasso di disoccupazione rimane stabile e ora può peggiorare.

A sorpresa crescono i posti di lavoro in Italia, ma non per i giovani (sempre più disoccupati)

Dopo due mesi consecutivi di calo, a luglio e agosto, torna a crescere l’occupazione in Italia. Secondo l’Istat a sorpresa a settembre ci sono stati 46mila posti di lavoro in più. Si tratta di un aumento dello 0,2% rispetto a trenta giorni prima. La progressione rispetto a un anno fa è poi di 316mila occupati in più (+1,4%). In questo modo il tasso di occupazione italiano sale dal 60% al 60,2%.

In tutto ciò, però, continuano ad arrivare brutte notizie per i giovani, tra cui aumentano coloro che un posti di lavoro non lo hanno. Così, complessivamente, il tasso di disoccupazione a settembre rimane stabile, senza scendere. In tutto ciò, però, scende il numero delle persone che un lavoro non lo hanno e nemmeno lo cercano, i cosiddetti “inattivi”.

Per quali lavoratori è aumentata l’occupazione

L’aumento dei posti di lavoro rispetto a un anno fa si concentra tra i dipendenti a tempo indeterminato, che sono 205mila in più (+1,4%). Il numero cresce invece di 82mila unità (+0,5%) nel confronto tra agosto e settembre.

L’occupazione, rispetto al mese precedente, diminuisce invece per i dipendenti a termine (-20mila, -0,6%) e gli autonomi (-16mila, -0,3%). Complessivamente, però, il miglioramento generale vale sia per uomini e donne. Nell’arco dei dodici mesi, infine, l’occupazione cresce soprattutto tra i dipendenti permanenti, ma anche tra i dipendenti a termine (+29 mila, +0,9%) e tra gli autonomi (+83 mila, +1,7%).

Aumenta la disoccupazione giovanile

Come detto, però, a settembre aumenta la disoccupazione giovanile (di chi ha tra i 15 e i 24 anni), salendo al 23,7% (ben dell’1,6% rispetto ad agosto). Il generale tasso di disoccupazione totale rimane al 7,9%. Diminuisce quindi il tasso di inattività, che cala al 34,6% (-0,2%).

Rispetto a settembre 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-11,8%, pari a -266mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -344mila). Confrontando il terzo trimestre con quello precedente, quindi, si registra una diminuzione del numero di occupati di 22mila persone, pari allo 0,1%. Il calo dell’occupazione registrato nel confronto si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,4%, pari a -48mila unità) e alla crescita degli inattivi (+0,3%, pari a +40mila unità).

Ci saranno meno posti di lavoro nei prossimi mesi?

Il trend dell’occupazione, con questi dati, sembra in parte cambiare rispetto agli ultimi dati, tuttavia rimangono le preoccupazioni del mondo sindacale e quello industriale, ancora spaventati che questo autunno e inverno possano essere molto pericolosi, con migliaia di imprese a rischio chiusura e migliaia di lavoratori a rischio licenziamento.

L’ex ministro del lavoro Cesare Damiano o scorso settembre spiegava a Money.it che la tendenza al ribasso dell’occupazione nascondeva “una crescita nei mesi precedenti che non è stata di qualità”. Commentando la prima discesa dell’occupazione aveva parlato di “avvisaglie preoccupanti di ciò che non va e ciò che non andrà”, che portano alla luce “la scarsa qualità del lavoro in Italia”.

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