L’estrazione diretta del litio promette una rivoluzione simile al fracking: Big Oil, vecchie infrastrutture e nuove tecnologie puntano a sfidare il dominio cinese.
Nel cuore dell’Arkansas, dove un secolo fa il petrolio alimentava il sogno americano, si prepara una nuova rivoluzione energetica. Ma questa volta non si parla di oro nero: la nuova ricchezza si chiama litio, metallo cruciale per le batterie al litio che alimentano veicoli elettrici, dispositivi mobili e tecnologie strategiche.
Oggi, il bacino di Smackover, una formazione geologica che attraversa Arkansas, Louisiana, Texas e altri stati meridionali, è al centro di una trasformazione radicale. Già noto per i suoi giacimenti di petrolio e bromuro, il sottosuolo del Smackover contiene vaste quantità di salamoie ricche di litio — una risorsa che, se sfruttata efficacemente, potrebbe soddisfare l’intero fabbisogno statunitense.
Secondo lo U.S. Geological Survey, solo nel sud-ovest dell’Arkansas si stima la presenza di fino a 19 milioni di tonnellate di risorse lito-bromurate. Non tutte sono estraibili, ma anche una frazione rappresenterebbe una svolta epocale per un paese che oggi dipende fortemente dall’estero per il proprio approvvigionamento di litio.
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