Secondo Citigroup, i profitti operativi complessivi delle case automobilistiche europee potrebbero scendere dagli 89 miliardi di euro del 2023 a circa 60 miliardi di euro nel 2024.
L’industria automobilistica europea sta affrontando una delle sue fasi più critiche, intrappolata in una combinazione di sfide che mettono a dura prova la sua resilienza economica e strategica.
Tra i fattori principali che contribuiscono a questa situazione vi sono la stagnazione della domanda interna, la flessione delle vendite di veicoli elettrici (EV), la feroce concorrenza dei produttori cinesi, una persistente sovraccapacità produttiva e il crollo dei profitti. Come se non bastasse, all’orizzonte si profila un ulteriore onere: il rischio di miliardi di euro in multe per non aver rispettato i rigidi obiettivi europei sulle emissioni di CO₂.
L’Unione Europea impone ai produttori di auto di ridurre le emissioni medie di CO₂ dei veicoli venduti del 15% entro il 2025, fissando un limite di 95 g/km per l’intero settore. Tuttavia, la situazione attuale è lontana dal target: nel 2023, l’auto media venduta in Europa emetteva 107 g/km, secondo il International Council on Clean Transportation. Questo deficit di 12 g/km, calcolato su circa 11 milioni di veicoli venduti, potrebbe tradursi in multe per un totale di 12,5 miliardi di euro (95 euro per grammo eccedente per ogni veicolo). [...]
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