Crisi economica: qual è lo Stato meno colpito in Europa e perché?

Violetta Silvestri

26/11/2020

27/11/2020 - 08:32

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Europa ancora in grave crisi a causa della pandemia: c’è uno Stato, però, che risulta davvero poco colpito dal rischio recessione.

Crisi economica: qual è lo Stato meno colpito in Europa e perché?

Europa in crisi e a rischio recessione a causa del coronavirus.

C’è un Paese, però, che appare davvero poco colpito dai danni economici della pandemia, dopo aver subito invece un forte e drammatico impatto dalla crisi finanziaria globale del 2008.

Si tratta della Lituania, travolta da una profonda recessione nel 2009 e oggi in osservazione in Europa. La Commissione Europea, infatti, ha calcolato che la nazione registrerà una contrazione davvero minima. Per quali motivi?

Lituania senza crisi economica in tempo di pandemia

Un calo del PIL di appena il 2,2%: questa la previsione UE sulla Lituania, che si conquista così la nomina di Paese meno coinvolto nella profonda crisi economica in corso a causa della pandemia.

Lo Stato baltico di 2,8 milioni di abitanti ha innanzitutto il vantaggio di una economia non fondata sul turismo, il settore tra i più colpiti dall’epidemia.

L’agricoltura, voce importante per l’economia nazionale, ha potuto beneficiare di un raccolto eccezionale e le società di logistica ne hanno approfittato, mentre gli acquirenti in tutto il continente aumentavano gli acquisti online.

Le vendite al dettaglio sono tornate già ai livelli precedenti al blocco dopo soli due mesi, mostrando una solida fiducia dei consumatori. La stessa fiducia che invece nel resto del continente è fiacca e sta deprimendo la domanda interna e il commercio.

A differenza del caos dopo il 2008, quando la Lituania ha dovuto mettere in campo un piano di salvataggio, con drastici tagli alla spesa per rimanere a galla e adottare l’euro, il primo ministro Saulius Skvernelis ha usato un tono rassicurante annunciando il lockdown a marzo.

“Non ci sono problemi con le finanze - lo stato ha accumulato fondi sufficienti”.

Tanto è bastato per mantenere un atteggiamento positivo di aziende e cittadini.

In più, anni di avanzi di bilancio hanno visto il rating del credito della Lituania salire allo stesso livello di quello del Giappone. Il Governo è stato in grado di fornire un programma di congedi, ritardare i pagamenti delle imposte sulle società e sovvenzionare i lavoratori autonomi. E senza gravi costi, come quelli per esempio per il salvataggio della compagnia aerea nazionale che stanno gravando su altri Paesi.

Molte industrie, al contrario, hanno prosperato. La Lituania vanta la quarta quota più piccola dell’UE nei settori esposti a rischio con la pandemia, mentre è riuscita a esportare la seconda più alta quantità di grano della regione europea quest’anno.

L’impennata della domanda di servizi online ha portato alle società di tecnologia dell’informazione e della comunicazione un balzo delle vendite nel secondo trimestre di quasi il 50%. Poi ci sono i trasporti.

Girteka Logistics, che possiede la più grande flotta di camion d’Europa e svolge il 98% delle sue attività all’estero, ha visto aumentare i volumi di spedizione con il boom dell’e-commerce.

Lituania vincente contro il virus?

La Lituania ha reagito rapidamente alla prima ondata del virus, imponendo un blocco con solo sette casi confermati di Covid-19 e rendendo il Paese uno dei meno colpiti d’Europa.

Le vittorie sul fronte della salute hanno aiutato la rapida svolta economica”, ha affermato Indre Genyte-Geciene, capo economista presso INVL Asset Management a Vilnius.

Lo Stato baltico, quindi, si impone come uno dei meno colpiti a livello economico dalla pandemia. Un sollievo, considerando il grave impatto subito nel 2008.

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