Air France è crollata in Borsa, mentre il governo parigino ha parlato chiaro: la società potrebbe presto sparire. Il punto sulla drammatica situazione.
La crisi di Air France è sempre più evidente. Il titolo della società ha inaugurato la settimana con un tonfo di oltre il 13% in Borsa.
Il tracollo della quotata ha fatto seguito alle drammatiche dichiarazioni di Bruno Le Maire, ministro dell’economia e delle finanze, che ha ieri escluso qualsiasi intervento diretto da parte dello stato francese ed ha aperto di conseguenza le porte del baratro ad Air France.
“Se non vengono fatti gli sforzi necessari per portarla allo stesso livello competitivo di Lufthansa e altre grandi compagnie, sparirà,”
ha tuonato Le Maire.
La reazione del titolo in Borsa è stata immediata e il crollo è risultato deciso ed evidente.
Che succede ad Air France: cronache di una crisi
Qualche giorno fa, Air France è stata scossa dalle inaspettate dimissioni dell’Amministratore delegato Jean Marc Janaillac, che ha scelto di fare un passo indietro dopo la bocciatura dell’ultimo accordo salariale proposto.
Per tentare almeno in parte di arginare la crisi, il Cda ha chiesto all’uscente Janaillac di continuare a ricoprire il suo ruolo almeno fino al 15 maggio, giorno in cui si concluderà l’assemblea generale del gruppo, durante la quale Air France-Klm cercherà di definire una soluzione per la gestione della fase di transizione.
Gli sforzi del Cda non hanno raffreddato un clima ormai incandescente, che si è più volte tradotto in pesanti scioperi già costati alla compagnia aerea circa 300 milioni di euro.
Il peggioramento della crisi di Air France non ha però ammorbidito le posizioni dell’esecutivo francese, che ha categoricamente escluso qualsiasi ipotesi di intervento diretto.
“Una ricapitalizzazione richiede i soldi dei francesi e io non prendo i soldi dei francesi per metterli in una compagnia che non è al necessario livello competitivo”,
ha commentato il ministro delle finanze.
“Chi pensa che qualunque cosa succeda lo Stato andrà in soccorso del gruppo e ne ripianerà le perdite si sbaglia,”
ha aggiunto.
La situazione incandescente non ha potuto non impattare sull’andamento del titolo Air France in Borsa. Non appena le contrattazioni sono state riaperte, la quotata è crollata mettendo a segno rossi a doppia cifra percentuale, il tutto in concomitanza con il 14° giorno consecutivo di sciopero dei piloti.
Al momento della scrittura, nel bel mezzo di una crisi storica, le azioni Air France stanno bruciando l’11,39% e stanno scambiando su quota 7,17 euro. La perdita complessiva dall’inizio dell’anno ad oggi ha già superato i 42 punti percentuali.
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