Secondo un’analisi del WSJ almeno 271 ICO su 1.450 sono probabili truffe. Tra queste ci sono copia incolla di piani marketing e persino foto che ritraggono team di sviluppo di società completamente inventate.
Gli investitori hanno investito più di un miliardi di dollari in ICO che hanno rivelato preoccupanti segnali di truffa.
A dirlo una recente analisi del Wall Street Journal, che ha studiato ben 1.450 ICO ed ha rivelato 271 operazioni portate avanti con documenti o informazioni false. Gli investitori hanno già rivendicato perdite che arrivano fino a 273 milioni di dollari secondo quanto registrato da cause legali e atti normativi.
Le ICO - letteralmente “offerta iniziale di moneta” - offrono agli investitori la possibilità di acquistare delle criptomonete, dette token, consentendo agli sviluppatori di accedere facilmente ai finanziamenti. Un procedimento che si presta a favorire con un po’ troppa facilità molti progetti che potrebbero essere (o sono) truffe. Le ICO - non controllate da nessuna normativa - hanno raccolto circa 9,8 miliardi di dollari negli ultimi due anni secondo la società di ricerche finanziarie Autonomous Next.
Truffe nelle ICO: tra copia-incolla e foto false
Il Wall Street Journal ha riscontrato plagi diffusi in 111 white paper di progetti online, tra cui spiccavano piani di marketing e caratteristiche tecniche di prodotti copiati parola per parola. La richiesta di questi paper è risultata così alta che i freelance cominceranno a scrivere i documenti per 100 dollari o poco più, si legge nel rapporto.
Non è rara persino la creazione ad hoc di immagini e nomi che diano credibilità a un team di sviluppo completamente inventato.
Un banchiere polacco, Jenish Mirani, ha scoperto che era stata utilizzata una sua foto in un progetto di pagamento online dove veniva etichettato come “il co-fondatore Jeremy Boker”. Inutile dire che ogni tentativo di contattare la fantomatica società si è rivelato vano.
Molte ICO proibiscono ufficialmente ai cittadini e ai residenti degli Stati Uniti di partecipare, per timore di sanzioni e regolamentazioni. La SEC - la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti - ha congelato gli asset e accusato di frode i fondatori di queste ICO coinvolte in casi di frode. Proprio questa settimana ha anche lanciato un sito web chiamato HoweyCoins.com per mostrare agli investitori come potrebbe essere l’aspetto di una ICO truffa.
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