Criptovaluta Confido: truffa per $375.000. Il CEO scappa con i soldi della ICO

Lorenzo Baldassarre

23 Novembre 2017 - 16:40

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Truffa ai danni degli investitori. L’ICO da $375.000 della criptovaluta Confido rubata dal CEO, che si scusa con una lettera, dove dichiara di aver avuto “problemi legali”. Il suo CV era falso.

Criptovaluta Confido: truffa per $375.000. Il CEO scappa con i soldi della ICO

La criptovaluta Confido è una scam, una truffa informatica. Rubati 375 mila dollari, raccolti grazie all’Initial Coin Offering (ICO), dal CEO Joost van Doorn, che si scusa con una lettera, dove sostiene di avere problemi legali a causa di un contratto da lui firmato, emergono inoltre dubbi sul suo curriculum vitae. Il vuoto legislativo non può aiutare gli investitori, che molto difficilmente recupereranno il loro denaro.

Confido è una scam: rubati 375.000 dollari

Confido doveva essere una nuova criptovaluta, basata su una piattaforma in grado di eseguire smart contract e che avrebbe dovuto fare da deposito di garanzia fra un acquirente e un venditore durante una transazione.

Questo progetto ha portato alcune persone a investire il proprio denaro durante l’Initial Coin Offering (ICO), dove gli investitori versano denaro in cambio della nuova moneta digitale, che avrà poi un proprio andamento di mercato.

Durante l’ICO il sito web di Confido si oscura, mentre le pagine Facebook, Twitter e Linkedin vengono cancellate. Fino a quel momento erano stati raccolti 375.000 dollari, di fatto rubati dal team di Confido che come spiegazione lascia una breve lettera, dove spiega che ci sono problemi legali a causa di un contratto. La firma della lettera è del CEO di Confido Joost van Doorn.

Su quest’ultimo si sono palesati dei dubbi in merito al CV, dove è scritto che ha lavorato con eBay, PepsiCo and Zalando. La CNBC ha contattato le aziende per chiedere loro se l’informazione fosse vera, ma mentre la prima non ha risposto al quesito, le altre due hanno smentito di averlo mai avuto fra le loro fila.

Il valore di Confido è sceso drasticamente fino a 0,008$ da un valore massimo di 1,20$, raggiunto martedì 14 novembre.

TokenLot si rivolge alla FBI. La mancanza di una legge in merito

TokenLot è una piattaforma che ospita le ICO ed in particolare è quella che ha dato la possibilità a Confido di svolgere la propria.

TokenLot parla apertamente di scam , ovvero di una truffa informatica e intende rivolgersi alla FBI. La società precisa che Confido ha fornito tutta la documentazione necessaria e ha spiegato che alcuni token ether raccolti dalla ICO sono stati inviati a un conto sulla piattaforma di scambi per criptovalute, denominata Bittrex. Quest’ultima operazione è necessaria per verificare l’identità di una persona che vuole usufruire del servizio di TokenLot.

Bittrex, però, non può rilasciare nessuna informazione sui propri clienti, a meno che non ci sia una richiesta delle autorità. Proprio per questo motivo, TokenLot intende rivolgersi alla FBI.

La mancanza di una legislazione in merito alle ICO può purtroppo portare a questo genere di situazioni. In Cina e in Corea del Sud le ICO sono vietate, mentre in quasi tutto il resto del mondo c’è un enorme vuoto legislativo, con qualche eccezione.

Abu Dhabi ha infatti recentemente regolato le ICO delle criptovalute, catalogandole come commodities (materie prime), che può essere una buona soluzione.

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