Credito d’imposta Sud 2017: bonus beni strumentali sale al 45%. Ecco le novità

Anna Maria D’Andrea

1 Febbraio 2017 - 15:08

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Credito d’imposta Sud 2017: sale fino al 45% il bonus per le imprese che acquistano beni strumentali. Ecco le ultime novità.

Credito d’imposta Sud 2017: bonus beni strumentali sale al 45%. Ecco le novità

Credito d’imposta Sud 2017: il bonus beni strumentali aumenta fino al 45% in favore di tutte le imprese situate nelle aree svantaggiate e che effettueranno investimenti in favore di competitività e crescita.

Il credito d’imposta per le imprese del Sud, in base a quanto previsto dall’emendamento al Decreto Mezzogiorno 243/2016 recante Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno è stato aumentato del 15% e per le imprese minori si potrà ottenere un bonus fiscale del 45%.

Ma tra le novità vi è anche l’inclusione della Sardegna nel perimetro dei beneficiari, assieme alle cosiddette aree svantaggiare, ovvero Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Il Bonus Sud 2017 per investimenti strumentali potrà contare, per il triennio 2017-2019 dei 617 milioni di euro all’anno e con l’emendamento approvato viene inoltre eliminato il divieto di cumulo con altri aiuti in regime de minimis, ovvero erogabili entro il massimo di 200 mila euro a impresa nel triennio.

Ecco tutte le novità e i nuovi importi del credito d’imposta Sud 2017, ovvero il bonus per le imprese del Meridione che investono in beni strumentali.

Credito d’imposta Sud 2017: bonus beni strumentali sale al 45%. Ecco le novità

Un credito d’imposta rafforzato per tutte le imprese del Sud che decideranno di investire in beni strumentali, contando su quello che è anche stato definito bonus Sud 2017.

Gli importi del credito d’imposta Sud 2017 variano sulla base delle dimensioni dell’azienda: per le grandi imprese il bonus Sud passa dal 10 al 25%, per le medie imprese è del 35% e per le piccole imprese l’agevolazione arriva al 45%. Questo significa che le imprese più piccole, verso le quali si destina un’importante quota del bonus, potranno godere dell’agevolazione, nella forma di credito d’imposta, di un’importo pari quasi alla metà di quanto speso per l’acquisto di beni strumentali.

Tra le Regioni ammesse al bonus Sud 2017 rientrerà inoltre, per il prossimo triennio, anche la Sardegna e viene abolito il divieto di cumulo con altri aiuti di Stato e agevolazioni per le imprese.

Tra le novità inserite con l’emendamento, si prevedono inoltre nuove soglie relativamente ai progetti di investimento che potranno beneficiare del credito d’imposta Sud 2017, ovvero da 1,5 a 3 milioni di euro per le piccole imprese e da 5 a 10 milioni di euro per le medie imprese.

Novità che riguardano inoltre il calcolo del bonus Sud 2017, che sarà effettuato sul costo complessivo dei beni acquistati al lordo degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo d’imposta per i beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili, oltre che per i beni oggetto dell’agevolazione, un’intervento considerato fondamentale per favorire anche le aziende che hanno fatto investimenti negli anni precedenti in beni strumentali il cui ammortamento è ancora in corso.

Non tutti sanno in cosa consiste il credito d’imposta Sud 2017 e, pertanto, riassumiamo di seguito cos’è e chi può richiederlo.

Credito d’imposta Sud 2017: cos’è il bonus beni strumentali e chi può richiederlo

Il credito d’imposta per gli investimenti effettuati dalle imprese del Sud è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2016 ed ha stabilito che le imprese operanti nelle regioni meridionali e che decideranno di investire in beni strumentali, anche quelli acquistati in leasing, potranno beneficiare di un bonus fiscale.

Come abbiamo detto, il credito d’imposta Sud, o bonus beni strumentali Sud 2017, è differenziato sulla base delle dimensioni aziendali e a partire dal 2017 entreranno in vigore le nuove soglie, ovvero:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.

Cambiano anche i limiti agli importi dell’investimento per il quale è possibile usufruire dell’agevolazione, che, riassumendo, sarà così strutturato:

  • 3 milioni per le piccole imprese;
  • 10 milioni per le medie imprese;
  • 15 milioni per le grandi imprese.

Il Bonus Sud 2017 potrà essere richiesto da tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica utilizzata e i beneficiari del credito d’imposta sono tenuti a dimostrare gli investimenti legati all’acquisto, anche tramite contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti, tecnologie e attrezzature destinati ad aziende già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Non possono usufruire del credito d’imposta le imprese in difficoltà o quelle che operano nei seguenti settori:

  • industria siderurgica;
  • industria carbonifera;
  • fibre sintetiche;
  • costruzione navale;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo.

Per tutte le informazioni ti consigliamo di leggere anche -> Credito d’imposta Pmi Sud: soggetti beneficiari e agevolazioni. Ecco la guida aggiornata

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