Variante sudafricana riduce l’efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna - lo studio su Nature

Mario D’Angelo

09/03/2021

09/03/2021 - 22:45

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La variante sudafricana è più resistente anche contro i vaccini Pfizer e Moderna, ha scoperto un nuovo studio.

Variante sudafricana riduce l’efficacia dei vaccini Pfizer e Moderna - lo studio su Nature

Nuovo studio sulla variante sudafricana del coronavirus, che renderebbe molto meno efficaci i vaccini sviluppati da Pfizer e Moderna. La mutazione scoperta in Sud Africa, denominata B.1.351, era già sospettata di essere più resistente ai vaccini, ma ora evidenze scientifiche sembrano confermarlo.

Moderna, forse anticipando i risultati dello studio, giorni fa ha avviato i test su una versione del vaccino specifica contro la variante sudafricana.

Variante sudafricana più resistente contro vaccini Pfizer e Moderna

L’emergenza delle varianti del coronavirus rischia di erodere gli sforzi per raggiungere l’immunità di gregge globale dal coronavirus. Lo afferma un nuovo studio pubblicato sull’autorevole rivista Nature.

Gli scienziati della Columbia University, stavolta, si sono concentrati sulla variante sudafricana, quella che ha già dimostrato di ridurre l’efficacia di vaccini come quelli sviluppati da Johnson & Johnson e Novavax. Secondo lo studio, la B.1.351 sarebbe più resistente anche nei confronti degli anticorpi prodotti dai vaccini più costosi, quelli di Pfizer e Moderna.

Analizzando plasma e fluidi di vaccinati Pfizer e Moderna, i ricercatori hanno scoperto che l’attività neutralizzante era “significativamente più bassa” contro la variante sudafricana. Nello specifico, il vaccino Moderna è stato 12,4 volte meno efficace contro la variante, mentre quello Pfizer ha avuto l’efficacia ridotta di 10,3 volte.

Se la crescita senza controllo del virus continua e si accumulano altre mutazioni critiche, potremmo essere condannati a inseguire continuamente l’evoluzione del SARS-CoV-2, così come abbiamo fatto con il virus dell’influenza”, avvertono gli autori. Per questo, aggiungono, per fermare il virus bisogna “raddoppiare le misure di mitigazione e accelerare la somministrazione dei vaccini”.

In generale, le scoperte sono preoccupanti, in particolare alla luce dei recenti report che indicano una minore efficacia contro la sudafricana dei vaccini Novavax e Johnson & Johnson”, concludono gli autori.

La variante sudafricana in Italia

Nota positiva, sia il vaccino Pfizer che quello Moderna hanno dimostrato invece una discreta efficacia contro la pericolosa variante inglese, attualmente la più diffusa in Italia.

Al momento non esiste una mappa della diffusione delle varianti nella Penisola. Si può supporre soltanto che l’inglese sia la più diffusa, sul punto di diventare la prevalente, seguita da brasiliana e sudafricana. Casi di variante sudafricana sono stati rinvenuti in Alto Adige, dove il presidente Arno Kompatscher ha istituito la zona rossa proprio a causa delle varianti, e in Lombardia a Milano.

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