Covid, a luglio “lockdown” per 3 milioni di italiani: la previsione di Bassetti

Giorgia Bonamoneta

30 Giugno 2022 - 10:04

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Nuovo lockdown a luglio? Per 3 milioni di italiani potrebbe essere la realtà. Ecco la previsione di Bassetti e una soluzione per evitarla.

Covid, a luglio “lockdown” per 3 milioni di italiani: la previsione di Bassetti

3 milioni di italiani rischiano un nuovo lockdown. L’ondata di Covid, alimentata dalla variante Omicron e tutte le sue sottovarianti più contagiose (Omicron 4 e 5 per esempio) non ha ancora raggiunto il suo apice. La curva epidemiologica segna una salita evidente, proprio ieri (29 giugno 2022) i casi positivi hanno sfiorato quota 100 mila contagi - precisamente 94.165 mila nuovi casi positivi - con un tasso di positività al 26,4%. A Luglio, secondo il primario di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, 2-3 milioni di italiani potrebbero rimanere chiusi in casa.

La previsione è quella di Matteo Bassetti che, dopo l’allarme di Silvio Bruseferro sulla contagiosità della nuova variante in circolazione, non fa ben sperare per il mese in arrivo. Il rischio maggiore non è tanto la malattia grave, contro la quale i vaccinati sono coperti, quanto la possibilità di mandare in tilt i settori essenziali e quelli della ristorazione e del turismo che lavorano a pieno regime in estate.

Infatti, come ricorda il primario del reparto Malattie infettive del San Martino di Genova, “se sei positivo devi stare isolato a casa per legge dai 7 ai 10 giorni”. Bassetti è però convinto che sia necessario cambiare approccio offrendo al cittadino una possibilità: coinvolgerlo e non obbligarlo. Sul suo profilo Facebook Bassetti ha fatto notare che il virus è cambiato, è evoluto e ci vogliono nuove regole.

Lockdown per 3 milioni di italiani: la previsione di Bassetti

Il problema di questa nuova sottovariante è che, come un morbillo, è molto contagiosa, ma causa lievi sintomi. Tanto che in molti sottostimano il rischio o, peggio ancora, fanno finta di non visto la linea viola sul tampone rapido e continuano a circolare liberamente. Da tempo ormai sappiamo che le uniche armi per impedire al virus di circolare sono le mascherine, il monitoraggio, l’isolamento e i vaccini. In una parola: responsabilità. Eppure a luglio in Italia potrebbero esserci 2 milioni - nel caso peggiore anche 3 milioni di individui - chiusi in casa perché positivi al Covid.

Matteo Bassetti prevede che l’apice della fiammata estiva della variante Omicron arriverà proprio a luglio, quando i contagiati saranno intorno ai 2-3 milioni. “Una bella fetta d’Italia rischia di essere di nuovo in lockdown”, scrive sulla sua bacheca Facebook e fa notare come, se si aggiungono il numero di persone in ferie, il rischio di veder bloccato un gran numero di attività è quasi inevitabile.

L’isolamento serve ancora? Le regole per il lockdown andrebbero cambiate

Bisogna cambiare approccio al virus, parola di Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova. Infatti, secondo l’esperto, il virus si è evoluto e le nostre regole dovrebbero evolvere di conseguenza. Invece di rimanere a casa da 7 a 10 giorni una volta ricevuto l’esito positivo di un tampone, Bassetti propone di rimanere in casa solo quando si hanno i sintomi influenzali.

La proposta di Bassetti affidata a Facebook:

Una regola che va cambiata. Come? Dicendo che è meglio stare a casa quando si hanno i sintomi influenzali e alla scomparsa si esce mettendo la mascherina per evitare di contagiare gli altri. Questa è l’unica soluzione: offrire al cittadino una possibilità.

Per Bassetti questo è l’unico modo per evitare di avere positivi di serie A e positivi di serie B, con i secondi che non finiscono o non iniziano proprio l’isolamento. Secondo l’esperto sono molti, forse troppi, coloro che di fronte alla positività non si auto isolano.

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