Covid, nuovo vaccino da ottobre: per chi è consigliato?

Giorgia Bonamoneta

15/08/2023

15/08/2023 - 20:06

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Torna a ottobre la campagna di vaccinazione anti Covid-19. Per chi è consigliato? Ecco i dettagli della nuova circolare.

Covid, nuovo vaccino da ottobre: per chi è consigliato?

Cadono tutte le restrizioni per il Covid-19, ma non smette di essere consigliato il vaccino. Insieme alla campagna per il vaccino antinfluenzale per l’anno 2023-2024, inizia anche la campagna nazionale di vaccinazione antic Covid-19. Nella nuova campagna sarà utilizzato un vaccino capace di proteggere anche le infezioni delle nuove varianti e sottovarianti.

Nelle ultime ore si sta cercando di definire una campagna autunnale vaccinale chiara e semplice, che riesca a incontrare il favore di una popolazione sempre meno propensa all’autocontrollo anti-coronavirus. Per farlo ci sarà un dialogo diretto con i cittadini attraverso i media. A dirlo è il direttore per la prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia.

La nuova formula per la vaccinazione autunnale è stata approvata dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). L’obiettivo della campagna è quello di prevenire la mortalità, ma soprattutto l’ospedalizzazione delle forme più gravi di Covid-19. Queste si presentano, nella maggior parte dei casi, nella persone anziane e con elevata fragilità. Per soggetti fragili si intendono le donne in gravidanza, ma anche gli operatori sanitari, chi ha subito un intervento un trapianto o chi è debilitato da un tumore o è immunodepresso.

Campagna anti Covid-19: cosa cambia da ottobre

La campagna vaccinale torna essere al centro della discussione pubblica con l’arrivo dell’autunno. Mancano pochi mesi prima della stagione più fredda, anticipato da un autunno che - almeno rispetto agli scorsi anni - ha determinato il ritmo di diffusione della pandemia di coronavirus. Così, anche quest’anno, prende avvio la campagna di vaccinazione per il Covid-19. Con lo stop all’isolamento per i positivi, ultima regola relativa al coronavirus del precedente governo, resta però attiva la raccomandazione dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute in merito ai comportamenti individuali consapevoli.

Oltre al restare in casa in caso di positività, evitare i luoghi affollati e lavarsi spesso le mani (comportamenti ai quali gli italiani ormai sono abituati), si chiede oggi di tornare a vaccinarsi per proteggersi contro le varianti più aggressive del Covid-19. Non ci sono misure restrittive o punizioni per chi non le rispetta, ma è raccomandata la vaccinazione.

Chi deve vaccinarsi? Avvio alla nuova campagna di vaccinazione

La campagna vaccinale ha lo scopo di proteggere, in particolar modo, i soggetti fragili. Ma cosa si intende per “categoria fragile”? L’obiettivo della campagna nazionale di vaccinazione è quello di prevenire la mortalità e l’ospedalizzazione per le forme più gravi di Covid-19. In particolar modo sono richiamati alla vaccinazione, senza obbligo, le persone anziane o con elevata fragilità. Tra queste rientrano le donne in gravidanza, ma anche gli operatori sanitari che quotidianamente entrano in contatto con svariati pazienti a rischio di trasmissione.

Nello specifico, l’elenco dettagliato delle persone alle quali è raccomandato il richiamo del vaccino anti Covid-19 prevede:

  • le persone con età pari o superiore a 60 anni;
  • gli ospiti delle strutture per lungodegenti;
  • le donne in gravidanza o in allattamento;
  • gli operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali;
  • chi soffre di malattie croniche e patologie come cardiopatie, diabete, insufficienza renale e problemi neurologici importanti, manchi chi soffre di cirrosi gravi e molte altri ancora;
  • persone con marcata compromissione del sistema immunitario.

La vaccinazione è consigliata non solo alle persone fragili, ma anche a chi convive con persone nella categoria di fragilità. Per questo si legge nella circolare che la campagna di vaccinazione sarà somministrata in maniera prioritaria alle persone di età pari o superiori a 80, agli ospiti delle strutture per lungodegenti e alle persone con elevata fragilità.

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