Per decenni l’Europa è rimasta indietro rispetto a Stati Uniti, Cina e Russia: ora si prepara a recuperare terreno attraverso l’Agenzia Spaziale Europea.
L’Ue è in assetto di guerra e si prepara a un conflitto su più fronti. Lo affermano pedissequamente, ogni giorno, i nostri governanti. «La verità - ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas in un videomessaggio in occasione dell’Assemblea nazionale della Cisl - è che se si inizia a investire nella difesa quando ne abbiamo veramente bisogno è già troppo tardi. E lo è anche oggi. Se vogliamo la pace, dobbiamo prepararci alla guerra».
Parole che ricordano, in maniera sinistra, gli slogan del Partito unico nel romanzo distopico «1984» di George Orwell in una delle frasi più celebri della letteratura del Novecento per descrivere il meccanismo della propaganda totalitaria e controllare il pensiero della popolazione attraverso la neolingua e il bipensiero. Ma dietro la frase di Kallas non c’è solo la propaganda di un’Ue senza idee e in assetto bellicista, c’è anche la volontà, come già anticipato, di volersi preparare alla guerra su più fronti. Non ultimo il fronte dello spazio.
Il nuovo fronte della guerra, lo spazio
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