Gli esperti lanciano l’allarme sul vino italiano

Andrea Fabbri

9 Agosto 2025 - 07:58

La produzione vinicola italiana sta vivendo uno dei peggiori periodi della sua storia. Ecco cosa sta succedendo e le preoccupazioni degli esperti

Gli esperti lanciano l’allarme sul vino italiano

I vini italiani, probabilmente insieme a quelli francesi, sono i migliori del mondo. E, per quanto riguarda il nostro Paese, sono anche uno dei prodotti più importanti per quanto riguarda il giro d’affari generato. Un’eccellenza assoluta che si rivolge con successo sia al mercato interno che a quello estero.

Almeno fino a oggi. Perché l’Unione Italiana Vini, tramite il suo Osservatorio sui consumi, ha appena diffuso i preoccupanti dati relativi all’export mondiale del primo trimestre 2025.

Ecco cosa sta succedendo e le prospettive per il futuro.

I dati del mercato del vino italiano

I dati pubblicati dalla UIV lasciano pochi dubbi: nei primi tre mesi del 2025 l’export di vini italiani ha registrato un poco lusinghiero -9% complessivo. Anche verso mercati che sembravano ormai consolidati e «inattaccabili» come quello tedesco, quello britannico e quello statunitense.

Non lasciano ben sperare per i prossimi mesi e per i prossimi anni anche i numeri relativi al mercato interno. Nello stesso periodo di analisi la grande distribuzione ha registrato un -4% e la ristorazione ha avuto dati ancora peggiori.

Una delle possibili cause di questa contrazione, per alcuni addetti ai lavori, sono le nuove e rigide norme del Codice della Strada che stanno influenzando le abitudini di chi mangia al ristorante e, a cascata, quelle degli stessi ristoratori.

Quali sono i vini più in difficoltà

Che la situazione sia preoccupante, e, purtroppo, sistemica, è l’analisi sulle denominazioni italiane più in difficoltà. Se escludiamo il Prosecco, che sembra non aver sentito gli effetti della crisi e continua a fare grandi numeri in Italia e all’estero, tutti gli altri vini nostrani sono in crisi. Dal Pinot Grigio, passando per il Chianti e il Lambrusco, fino ad arrivare ai più pregiati vini bianchi provenienti dalla Sicilia.

I mercati più in crisi: Russia, Cina e Messico sono i peggiori

Per quanto riguarda l’export, sono 3 i mercati più in crisi: quello russo, quello messicano e quello cinese.

Spicca, il negativo, il dato della Russia che nel 2024 aveva importato vini italiani per 47 milioni di euro nei primi 3 mesi. Quest’anno sono stati appena 20 milioni. Un calo del 57%.

In Messico, invece, è stato registrato un -25% a livello economico, mentre le esportazioni verso la Cina sono scese del 26%.

Cosa aspettarsi per il futuro

I consumi, quindi, sono in netto calo, così come le esportazioni globali. E questo in attesa di capire come si evolveranno le questioni dei dazi doganali e dell’instabilità politica internazionale, entrambe potenzialmente catastrofiche per la produzione vinicola italiana.

Per questo motivo gli esperti stanno iniziando a lanciare accorati appelli alle istituzioni per mettere in campo misure di tutela concrete per l’intero settore. Fino a questo momento i vini italiani sono stati tra i migliori a livello di qualità-prezzo. Ma la situazione emersa dai dati di inizio anno denota la necessità di interventi sistemici per garantire continuità e sostenibilità a una delle maggiori eccellenze nazionali.

Argomenti

# Vino

Iscriviti a Money.it