Guida alla carriera del prefetto. Cosa fa, qual è il percorso per diventarlo e soprattutto quando guadagna in Italia.
La figura del prefetto in Italia esiste da tempo ed è anche una delle più ambite, simboleggiando per molti alti guadagni e una posizione di potere. Nonostante ciò, pochi sanno davvero con chiarezza cosa fa un prefetto e quanto è lungo e faticoso il percorso per diventarlo. Si tratta a tutti gli effetti di una carriera molto remunerativa, tanto per lo stipendio quanto per l’elevato incarico, ma comporta responsabilità elevate e molto stress da gestire. Ecco cosa c’è da sapere.
Chi è e cosa fa il prefetto
Il prefetto è il rappresentante del governo a livello territoriale, a capo della Prefettura-ufficio territoriale (Utg) e alle dipendenze del ministero dell’Interno. Il prefetto, che può ricevere direttive anche dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri stessi, è supportato dal viceprefetto vicario, da viceprefetti e viceprefetti aggiunti, oltre ai consiglieri, nell’esercizio delle proprie funzioni. Ma di cosa si occupa esattamente? Il lavoro del prefetto copre diverse materie, che è più pratico suddividere per tipologia. Innanzitutto, ci sono i compiti specifici del ministero dell’Interno, quindi:
- immigrazione;
- sicurezza pubblica;
- protezione civile.
Il prefetto deve inoltre:
- intervenire in caso di calamità naturali;
- risolvere i disagi sociali e le problematiche del territorio;
- organizzare elezioni e referendum;
- garantire il buon funzionamento degli organi elettivi;
- sospendere e sciogliere i consigli comunali;
- controllare l’esercizio delle funzioni statali da parte dei sindaci;
- fungere da mediatore nelle vertenze di lavoro e garanzia dei servizi pubblici essenziali.
Il prefetto deve inoltre erogare i servizi per cui è competente l’Utg, dallo stato civile all’immigrazione, passando per sanzioni e assistenza sociale. Insomma, vigila sull’ordine pubblico e amministra la vita istituzionale a livello locale, potendo adottare provvedimenti amministrativi a tal proposito.
Requisiti per diventare prefetto
I requisiti per accedere alla carriera di prefetto sono indicati nel concorso pubblico bandito periodicamente dal ministero dell’Interno. Per iscriversi e partecipare ogni candidato deve:
- essere cittadino italiano;
- godere dei diritti civili e politici;
- non aver compiuto il 35° anno di età;
- aver conseguito la laurea specialistica in materie di indirizzo economico, giuridico o sociologico (i corsi di laurea ammessi sono indicati nel bando);
- avere una condotta incensurabile.
Ulteriori requisiti possono essere indicati nel bando di concorso. Si precisa inoltre che può diventare Prefetto chi ricopre altre cariche all’interno della prefettura o dell’Ufficio territoriale del Governo. Prima, infatti, occorre passare per l’incarico di Consigliere, Viceprefetto e Viceprefetto aggiunto.
Come si diventa prefetto
L’unico modo possibile per raggiungere questa ambita carriera è partecipare e vincere un concorso pubblico che può prevedere una prova preselettiva (per fare una prima scrematura dei candidati) e 4 prove tra scritti e orali.
Le prove scritte sono:
- un elaborato in materia di diritto amministrativo, diritto civile, storia contemporanea e della Pubblica Amministrazione italiana;
- la risoluzione di un caso in ambito giuridico-amministrativo;
- una traduzione o un quesito in lingua inglese o francese.
La prova orale, invece, consiste in un colloquio sulle stesse materie dello scritto e inoltre sulle nozioni generali di:
- sociologia;
- scienza dell’organizzazione;
- diritto comunitario;
- scienza delle finanze;
- diritto penale ;
- contabilità pubblica.
La prova orale comprende anche l’accertamento delle competenze informatiche e linguistiche. Chi vince il concorso ottiene la qualifica iniziale di consigliere e può accedere ad un corso di formazione della durata di 2 anni con un tirocinio pratico, alla fine del quale si viene destinati ad uno degli uffici territoriali del Governo.
Durante la carriera sono poi previsti diversi corsi di formazione che permettono di “scalare” la gerarchia prefettizia: da consigliere a viceprefetto, al quale è possibile accedere dopo almeno 9 anni e previa valutazione della commissione giudicatrice. Mentre il grado di Prefetto si ottiene su proposta del ministro dell’Interno, con Decreto del Presidente della Repubblica dopo la delibera del Consiglio dei ministri.
Si tratta quindi di un percorso lungo, molto competitivo, che richiede tempo e dedizione, ma può regalare enormi soddisfazioni.
Quanto guadagna un prefetto
Un prefetto in Italia guadagna circa 7.000 euro netti al mese, mentre i viceprefetti hanno uno stipendio tra 3.700 e 4.000 euro. I consiglieri, infine, percepiscono circa 1.800 euro al mese. Il trattamento economico è influenzato da vari fattori e in ogni caso indicato in Gazzetta ufficiale nella piena trasparenza degli stipendi pubblici, oltre che dal ministero dell’Interno. La rilevanza dell’incarico incide notevolmente, permettendo ai prefetti di “particolare rilevanza” (fascia A) di percepire anche più di 14.000 euro al mese. Ciò riguarda le Utg di Palermo, Torino, Bari, Bologna, Genova, Firenze, Venezia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA