Hai già sentito parlare di realtà aumentata (AR) ma non ne sai molto? Ecco di che cosa si tratta, quando è nata e che cosa potrà fare nei prossimi anni.
Insieme alla realtà virtuale, c’è un’altra branchia della tecnologia in forte crescita e che sembra essere destinata ad avere un ruolo di prim’ordine già nei prossimi anni: la realtà aumentata (AR). Si tratta di di un’innovazione tecnologica che inevitabilmente avrà un impatto sempre maggiore su diversi aspetti delle nostre vite.
Nata per i giochi e per l’intrattenimento, con lo sviluppo attuale sta trovando spazio in ambiti sempre più diversificati. Dalla produttività agli aspetti pratici aziendali, passando per esperienze multimediali e molto altro.
Se vuoi saperne di più, dalla definizione alle differenze con la realtà virtuale, passando per esempi pratici e possibili controindicazioni, leggi questa guida e ti toglierai qualsiasi dubbio.
Cos’è la realtà aumentata
La realtà aumentata è una tecnologia in grado di sovrapporre elementi digitali all’ambiente reale che ci circonda, per dar vita a un’esperienza il più possibile interattiva e che possa combinare il mondo virtuale con quello fisico.
Da molti viene definita come una sorta di potenziamento di tutte le possibilità che ci forniscono i 5 sensi, tramite l’ausilio di dispositivi avanzati e ad alta tecnologia.
Non deve dunque essere considerato come un mezzo per accedere a un mondo virtuale, bensì ad un’integrazione reale della realtà fisica con quella digitale. Ci sono diversi strumenti che permettono di sfruttare questa tecnologia, tra cui gli smart glasses, gli smartphone o i braccialetti per il controllo da remoto di altre apparecchiature.
Quali sono le differenze con la realtà virtuale
Spesso si tende a confondere la realtà aumentata con la realtà virtuale. Le due tecnologie sono però molto diverse e si basano su un concetto diametralmente opposto.
Mentre la realtà virtuale richiede l’ausilio di dispositivi indossabili, come un casco visore, la realtà aumentata va ad aggiungere elementi extra a ciò che viene percepito di natura dall’essere umano. È per questo motivo che, nel primo caso, si viene inseriti in una realtà parallela e alternativa.
Il grande vantaggio della realtà aumentata è che non si perde mai il contatto e la percezione con ciò che i 5 sensi ci mostrano. Vi è tuttavia l’inserimento di elementi extra, come per esempio informazioni in tempo reale su ciò che si sta vedendo o avvisi tramite notifiche di dispositivi connessi.
Quali sono le applicazioni della realtà aumentata
Grazie ai diversi sviluppi tecnologici degli ultimi anni, sono oggi molteplici le applicazioni della realtà aumentata nella vita di tutti i giorni. Dal punto di vista tecnico, si parte da apparecchiature avanzate come gli smart glasses.
All’apparenza, sono semplici occhiali con lenti trasparenti che permettono di vedere ciò che si trova nell’ambiente circostante. Tramite alcuni sensori, è però possibile vedere immagini in 3D, finestre di app e informazioni aggiornate.
Anche i navigatori satellitari ne fanno spesso uso, per esempio quando si cercano indicazioni su Google Maps o Mappe di Apple. Aprendo strumenti quali Street View, si trovano informazioni su luoghi inquadrati, su percorsi da seguire, su alternative più veloci e via discorrendo. Alcune vetture oggi montano sistemi ancor più evoluti, per poter vedere luoghi di interesse sul parabrezza, per mostrare il cofano in trasparenza e molto altro.
Infine ci sono le app di realtà aumentata, capaci di monitorare l’ambiente che circonda l’utente e di sovrapporre elementi sul display. Per esempio recensioni su un luogo pubblico o dettagli storici. L’evoluzione ha interessato anche il mondo del gaming, basti pensare al celebre Pokémon Go che dà modo di affrontare vere e proprie battaglie o di catturare mostri inquadrando un luogo reale.
Quali sono le possibili evoluzioni della realtà aumentata
Numerose macroaziende del settore sono al lavoro per poter sviluppare ulteriormente la realtà aumentata e quelli che sono gli attuali utilizzi di questa tecnologia. A partire dal mondo dell’istruzione, che presto potrebbe accogliere sistemi più avanzati durante le ore di didattica.
Ne è un esempio Google, che già ora sulla sua piattaforma dedicata dispone di diverse esperienze accessibili tramite l’ausilio di kit e di app. Tra le altre cose, è possibile ricreare scenari di altre epoche storiche o sovrapporre ambienti virtuali durante una visita didattica. In futuro, anche Ministeri nazionali e istituti privati potrebbero approvare sistemi di questo genere.
Discorso che si allarga anche ai musei. Il modo in cui oggi app di navigazione mostrano informazioni e indicazioni su luoghi pubblici potrebbe venire allargato anche alle opere mostrate in edifici chiusi adibiti alle visite degli interessati. Per esempio, mostrando informazioni in modo immersivo e coinvolgente, rendendo l’ambiente dinamico e in aggiornamento. Potrebbe bastare inquadrare un quadro o una scultura con lo smartphone per poter vedere la fase di progettazione, oppure per osservare un animale estinto.
C’è infine il mondo dell’arredamento ad essere sempre più interessato alle potenzialità della realtà aumentata. Esistono già alcune applicazioni che permettono di visualizzare prodotti e oggetti in 3D su un ambiente reale, così da capire quali sono le dimensioni, quale colore starebbe meglio col resto della casa, se ci sono alternative che si abbinano meglio e molto altro. Potrebbero arrivare tool legati all’architettura, così da capire se si possono creare nuove stanze, se un determinato muro può essere abbattuto, quale pavimentazione starebbe meglio e via discorrendo.
Quali sono i contro della realtà aumentata
Dopo aver elencato tutti i vantaggi attuali e i possibili risvolti futuri della realtà aumentata, è bene menzionare anche quelli che oggi sono considerati i principali contro di una tecnologia così avanzata. Più che per problemi di progettazione o di carattere economico, i dubbi riguardano condizioni e percezioni sociali e psicologiche.
Un esempio pratico è il tema legato alla privacy personale. Uno strumento utilizzato per avvalersi della realtà aumentata inquadra tutto ciò che noi stessi vediamo con i nostri occhi. Le informazioni vengono memorizzate e potrebbero finire in mani indesiderate, come per esempio aziende che si occupano di telemarketing o cybercriminali con furto di dati e hacking su larga scala.
C’è anche chi già solleva il dubbio circa l’isolamento sociale e la reale percezione che abbiamo del mondo reale. In una realtà utopistica in cui tutti utilizzano occhiali smart e prodotti per l’alterazione visiva del mondo che ci circonda, il rischio di carattere psicologico è che si perda la concezione autentica dei propri spazi, dei luoghi che si visitano, delle persone che incontriamo e del lavoro che svolgiamo.
Infine, sebbene al momento sia in secondo piano rispetto ai problemi sopraelencati, non manca chi storce il naso dal punto di vista economico. Oggi i dispositivi che permettono di accedere alla realtà aumentata obbligano a spese elevate e non adatte a tutte le tasche. Se per tecnologie sfruttabili tramite app il discorso non sussiste, diverso è il tema quando si parla di smart glasses e apparecchiature robotiche hi-tech.
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