Cos’è Discord, come funziona, perché è il social della generazione Z

Niccolò Ellena

16/06/2022

16/06/2022 - 09:57

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Uno spazio sicuro per i giovani in cui è possibile dialogare delle nuove tendenze (ma non solo): Discord è questo, e grazie alla nuova partnership con Sony è pronto a diventare ancora più popolare

Cos’è Discord, come funziona, perché è il social della generazione Z

Discord è una piattaforma di messaggistica e social network statunitense, fondata nel 2015 da Jason Citron, attuale Chief Executive Officer e Stanislav Vishnevsky, che ricopre la carica di Chief Technology Officer.

Alla base dell’idea di Discord ci sono le necessità dei suoi fondatori: infatti, la piattaforma nasce dall’esigenza di Citron e Vishnevsky di avere una piattaforma che fosse più efficiente per comunicare con gli amici mentre giocavano ai videogiochi.

Alla luce dei fatti, sembra che la piattaforma non servisse solo ai due fondatori, ha infatti riscosso moltissimo successo: attualmente la piattaforma conta 150 milioni di utenti, 19 milioni di server attivi e oltre 4 miliardi di minuti di conversazione ogni giorno.

Il successo della piattaforma non è passato inosservato nemmeno agli occhi dei grandi attori del mondo tech, fra tutti Microsoft e Sony. La prima azienda ha tentato invano di acquistare Discord nel 2021 per 10 miliardi di dollari, mentre la seconda è riuscita, nel 2022, a raggiungere un accordo di partnership per portare Discord su Playstation Network, consentendo così alla piattaforma di rimanere indipendente.

Con l’arrivo della pandemia di Covid-19, molte piattaforme come Discord e Clubhouse, hanno riscosso un grande successo specialmente tra i giovani della Generazione Z, visto l’aumento vertiginoso delle ore da trascorrere tra le mura domestiche. Nel caso di Discord, l’aumento è stato incredibile: la valutazione dell’applicazione è triplicata dal 2019 al 2020, passando da 45 a 130 milioni di dollari.

All’interno della piattaforma è possibile accedere a dei server tematici, ossia a dei gruppi di utenti, in cui avvengono discussioni tra i partecipanti, tramite messaggi testuali, a voce e in video chiamata. Rispetto a molti altri social media di comunicazione, Discord non richiede l’utilizzo del proprio numero di cellulare, ma soltanto della registrazione. Nei gruppi, infine, non esiste un numero massimo di utenti.

I server, principali protagonisti insieme agli utenti di questa piattaforma, possono essere pubblici o privati, ossia accessibili soltanto su invito. A oggi sembra che i più interessati alla piattaforma siano i giovani che trascorrono il tempo giocando online ai videogiochi, ma sembra assolutamente possibile che nuove community si affaccino alla piattaforma in futuro.

La registrazione è gratuita, tuttavia, è possibile anche accedere alla versione premium “Nitro”, che consente una maggiore personalizzazione del proprio profilo o la condivisione dei file più grandi: 8 mega per la versione gratuita contro 100 mega per quella premium.

Accedendo alla versione premium, infine, è possibile anche migliorare l’efficienza dei propri server, questa funzione viene usata specialmente dai creator con una community che li supporta attivamente, così da poter avere a disposizione, ad esempio, video chiamate con definizione più alta.

Perché Discord è il social della Generazione Z

Su Discord hanno trovato terreno fiorente per i loro dibattiti molti giovani appartenenti alla Generazione Z. In un momento complesso come quello dello scoppio della pandemia, hanno trovato un ambiente sicuro e accogliente, che è l’ideale per discutere dei nuovi trend di cui proprio loro sono portatori.

Tra gli argomenti più discussi si trovano gli NFT, le criptovalute e il metaverso. Un esempio della popolarità di questi argomenti è offerto da server come NFT Worlds, un server contenente quasi 90.000 utenti, o X-Metaverse, un server tematico all’interno del quale si trovano circa 53.000 utenti.

Con questi picchi di popolarità, è possibile pensare che il dibattito sia molto attivo e che ogni giorno emergano spunti estremamente interessanti da monitorare, specialmente per le aziende che desiderano operare in questi mercati.

Molte aziende hanno capito l’importanza di questi mercati e hanno perciò già deciso di entrarci, lanciando i propri prodotti nel metaverso o aprendo dei forum tematici gestiti direttamente da loro per monitorare il dibattito.

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