Titoli della old economy i più colpiti dal Coronavirus

Mattia Prando

28 Marzo 2020 - 08:55

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Taymour Tamaddon, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV - US Large Cap Growth Equity di T. Rowe Price ipotizza come i titoli della «old economy» sarebbero i più colpiti dalla pandemia rispetto a quelli di società che operano nel settore digitale

Titoli della old economy i più colpiti dal Coronavirus

Il recente crollo dei mercati azionari, causato dalle prospettive di una recessione causata dalle misure contenitive per contrastare la diffusione del Coronavirus, ha evidenziato un fatto insolito.

Come fa notare Taymour Tamaddon, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV - US Large Cap Growth Equity di T. Rowe Price, le fasce di mercato con valutazioni più alte sono quelle che hanno retto meglio al ribasso.

L’esperto evidenzia come una spiegazione di questo fenomeno possa essere relativa al fatto che la pandemia finirà per danneggiare più la “old economy” che l’economia digitale.

“In sintesi, finora i titoli che hanno performato meglio sono quelli con flussi di cassa consistenti, alta crescita, forte stabilità e valutazioni elevate, mentre i titoli con valutazioni basse e rischi di ribasso elevati hanno ottenuto performance peggiori”, dichiara Tamaddon.

Amazon esempio virtuoso

Il gestore sottolinea come Amazon abbia retto “molto bene” nella discesa. “È rassicurante sapere che la società ha adottato iniziative per dare la priorità ai prodotti più essenziali come i beni di prima necessità, i medicinali e altri prodotti molto richiesti alla luce del cambiamento delle esigenze dei clienti in tempi recenti. Rimanere rilevanti per il cliente è cruciale in ogni contesto, quindi le società che dimostrano questo tipo di rilevanza e robustezza sono attraenti”.

Oltre a mantenere aspettative positive sul comparto dei titoli legati ai servizi sanitari (in particolare quelle del comparto managed care), Tamaddon ritiene che le valutazioni di alcuni titoli del settore delle comunicazioni e tecnologico starebbero diventando interessanti.

Iniezioni di liquidità necessarie per alcune aziende

Il gestore T. Rowe Price Funds SICAV - US Large Cap Growth Equity, sostiene come sarà necessario analizzare le dinamiche della domanda dei beni e servizi di un’azienda, cercando di capire se la contrazione legata al Covid-19 abbia determinato uno slittamento verso il futuro o “se vi sia stata una vera e propria distruzione di domanda”.

“Ad esempio, nel settore dei viaggi – in particolare nei segmenti hotel, compagnie aeree e crociere – la perdita di domanda ha avuto un impatto significativo sulla generazione di flussi di cassa, mettendo ulteriormente sotto stress i bilanci. Ad oggi è probabile che sarà necessaria un’iniezione di liquidità per queste aziende, in modo da mitigare gli effetti del calo di attività”, chiosa l’esperto.

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