Coronavirus: perché la Grecia è un caso

Violetta Silvestri

08/04/2020

Il coronavirus ha fatto finora registrare davvero pochi contagi e decessi nel Paese ellenico. Esiste un caso Grecia? L’epidemia è stata davvero ben gestita dal Governo? Un’analisi della situazione nella penisola mediterranea.

Coronavirus: perché la Grecia è un caso

C’è davvero un caso Grecia per quanto riguarda il coronavirus? Forse sì, stando ai numeri di contagi e decessi verificatesi nella Repubblica Ellenica in confronto con gli altri Paesi europei.

Casualità o saggia gestione da parte del Governo del contenimento: qualunque sia la spiegazione restano i fatti, per i quali lo Stato mediterraneo presenta appena 163 positivi per ogni milione di abitanti.

Mentre l’allerta resta massima sul Paese nell’ambito della questione migranti a Lesbo e ai confini con la Turchia - con la paura di un’esplosione incontrollata del coronavirus tra i rifugiati - Atene ha cercato in tutti i modi di arginare una crisi sanitaria che sarebbe stata davvero una catastrofe.

La Grecia è riuscita a scongiurare il peggioramento economico e sociale minacciato dall’epidemia?

Grecia: dove morti e contagi da COVID-19 sembrano sotto controllo

Quando la Grecia ha cancellato le celebrazioni del carnevale a fine febbraio, molte persone hanno ritenuto la decisione eccessiva.

Eppure, la repentina risposta del Governo con misure restrittive non appena è stato registrato il primo caso di positività, il 27 febbraio, probabilmente ha salvato il Paese.

I cittadini si sono chiusi in casa, in un lockdown che è diventato operativo in poche settimane sull’intera nazione. Entro i primi 15 giorni di marzo, la Grecia aveva già obbligato la chiusura di scuole, università, tribunali, cinema, bar, ristoranti, palestre, musei, siti archeologici, spiagge, chiese e negozi non essenziali.

Come ha affermato il primo ministro Kyriakos Mitsotaki, quando è arrivata la prima vittima da coronavirus nella nazione, lo Stato era già bloccato. A differenza di altri Paesi europei, dove il lockdown è partito quando c’erano dozzine di morti sul territorio.

L’esempio dell’Italia vicina e con uno scenario davvero drammatico ha forse spinto il Governo ad assumere una strategia di massima cautela e severità.

Attualmente, rispetto anche ad altri membri dell’Unione Europea, la Grecia presenta una situazione più calma sul fronte epidemia. Le vittime qui sono 81 (dato di mercoledì 8 aprile) e i contagiati 1.830.

In Belgio e in Olanda, con popolazioni simili, i morti da COVID- 19 superano le 2.000 unità e i positivi si attestano sui 20.000 casi.

Il coronavirus e la crisi economica greca: quale legame?

Il contenimento del coronavirus nella Repubblica Ellenica è una circostanza fortunata da più punti di vista. La Grecia aveva risorse molto limitate con le quali affrontare un grande focolaio.

Un decennio di austerità ha visto le sue spese sanitarie nazionali ridotte di tre quarti. I suoi letti di terapia intensiva sono stati solo 560 il mese scorso, anche se ora il Governo li ha portati a 910 e ha assunto oltre 4.000 medici e infermieri extra.

Inoltre, almeno un quarto della popolazione greca ha più di 60 anni e i pazienti anziani sono stati considerati particolarmente a rischio con il coronavirus.

Con queste premesse, difendersi a tutti i costi da una epidemia era l’unica speranza per non soccombere. Non solo, probabilmente, proprio l’austerità con la quale ormai sta convivendo il Paese, salvato e per molti umiliato da un default, ha consentito ai greci di reagire così ordinatamente al lockdown.

Il consigliere economico del primo ministro, Alex Patelis, ha raccontato all’emittente Al Jazeera che proprio il tracollo finanziario greco dell’ultimo decennio ha avuto un ruolo nella risposta al coronavirus.

“Se avremo successo, questo avrà un effetto moltiplicatore sulla nostra reputazione. La Grecia è emersa da una crisi economica di 10 anni con la sua credibilità paralizzata, e vogliamo far dimenticare l’etichetta di pecora nera d’Europa.”

La paura di un’ulteriore recessione e di una nuova ondata di austerità è forte anche nel Paese mediterraneo, come in tutti gli altri nel mondo, costretti a fermarsi per arginare i contagi.

La Repubblica ellenica è ancora più a rischio, considerando la grave crisi economica del passato. Il Governo, però, non ha avuto dubbi dinanzi al coronavirus: meglio perdite finanziarie che morti e un’emergenza crisi sanitaria.

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