Perché un contratto alla “tedesca” tra PD e M5S è tecnicamente improbabile

Alessandro Cipolla

19 Agosto 2019 - 11:50

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Parte del Partito Democratico pensa a un contratto di governo, su modello di quello tedesco, da fare con il Movimento 5 Stelle: ecco perché in questo momento è tecnicamente difficile fare come in Germania.

Perché un contratto alla “tedesca” tra PD e M5S è tecnicamente improbabile

La crisi di governo sta prendendo ormai sempre più le sembianze di un’autentica sciarada, ma questo enigma che al momento non sembrerebbe avere una soluzione è destinato, per forza di cose, a giungere a breve al suo epilogo.

Giorno segnato con il circoletto rosso a riguardo è quello di martedì quando il premier Giuseppe Conte terrà le sue dichiarazioni al Senato. Da quel momento si capirà se il governo gialloverde sarà giunto al capolinea, se ne potrà nascere un secondo o uno tutto nuovo con un’altra maggioranza oppure, come chiesto chiesto a gran voce dalla Lega, si andrà a votare il 27 ottobre.

Tra le tante ipotesi sul tavolo su come si potrà risolvere questa crisi, c’è anche quella di un accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico per dare vita a una maggioranza capace di supportare un governo politico oppure di legislatura.

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In quest’ottica, la scorsa settimana Graziano Delrio ha lanciato la proposta di un contratto alla “tedesca” tra il PD e i pentastellati, un’idea questa poi ripresa anche da altri esponenti dem ma che, dal punto di vista tecnico, in questo preciso momento appare essere quasi impossibile da realizzare.

Un contratto tra PD e 5 Stelle

Quello che sembrava essere impossibile, specie dopo il neanche tentativo di mettersi a sedere insieme nell’immediato post voto del 2018, adesso invece appare essere come una delle più concrete ipotesi in campo per risolvere questa crisi di governo.

Movimento 5 Stelle e Partito Democratico a breve potrebbero provare a formare una nuova maggioranza, insieme al Gruppo Misto e alle Autonomie, visto che i rapporti tra i gialloverdi sembrerebbero essere compromessi dopo lo strappo dell’8 agosto a opera di Matteo Salvini.

Con la Lega che adesso parrebbe essere pentita della rottura, i grillini sono nella situazione di dover scegliere se provare a ricucire con il Carroccio oppure gettarsi in una nuova avventura con il PD.

Bisogna considerare però che la posizione dei dem non è ancora chiara. Il segretario Nicola Zingaretti, stando alle sue ultime notizie pervenute, sarebbe ancora convinto che la soluzione migliore sia quella delle urne.

Matteo Renzi invece si è esposto in prima persona per un dialogo con i 5 Stelle, cosa impensabile fino a qualche settimana fa, tanto che Graziano Delrio ha anche suggerito quella che potrebbe essere la strategia per giungere a un accordo con i pentastellati.

Per l’ex ministro andrebbe fatto un contratto scritto alla “tedesca”, in qualche modo simile a quello sottoscritto a maggio 2018 da Movimento e Lega ma che in questo preciso momento appare comunque difficile da realizzare.

Tecnicamente difficile

Le ultime elezioni in Germania si sono tenute il 24 settembre 2017. Da quel momento, sono passati quasi otto mesi prima della formazione del quarto governo Merkel, sostenuto anche dai Socialdemocratici e che ha giurato il 14 marzo 2018.

Per giungere a questo accordo, ci sono voluti circa quattro mesi di trattative per arrivare alla stesura di un contratto di governo di 177 pagine e molto dettagliato in tutti i suoi punti, ratificato poi dagli iscritti del Spd da un referendum interno. A differenza di quello gialloverde, è quindi molto meno vago e non contiene soltanto le tematiche che si intendono affrontare ma anche il come agire.

Adesso ipotizziamo che martedì il premier Conte si dimetta o venga sfiduciato, con il suo governo che comunque rimarrebbe in carica per il disbrigo degli affari correnti compresi i ministri della Lega e quindi con Salvini sempre al Viminale.

Nel caso il Presidente Mattarella recepisse durante le consultazioni la possibilità della nascita di una nuova maggioranza PD-M5S, se veramente alla base di questo possibile governo ci deve essere un contratto come quello fatto in Germania allora inizierebbero di conseguenza delle lunghe trattative.

Considerando che il problema maggiore attuale è che stiamo andando verso un autunno dove si dovrà approvare, entro la fine dell’anno, una legge di Bilancio più che complicata vista la spada di Damocle dell’aumento dell’Iva, non c’è tutto questo tempo a disposizione.

Resta poi difficile da immaginare una situazione dove dem e grillini lavorano per un contratto di governo, mentre Salvini è ancora al Viminale così come tutti i suoi ministri ben saldi sulla loro cadrega in attesa di uno sfratto.

Dato anche che in tutti questi anni i 5 Stelle e i renziani non sono mai stati d’accordo praticamente sul nulla, appare difficile che in poche settimane possano riuscire a stilare un contratto alla “tedesca” e quindi molto dettagliato in ogni punto.

Se alla fine si vorrà comunque realizzare una nuova maggioranza giallorossa, questa si potrà fondare al massimo su qualche grande tematica oltre sulle misure da mettere in campo nell’immediato per evitare l’aumento dell’Iva.

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