Tornano i rincari sui conti correnti. I dati diffusi da Bankitalia parlano chiaro: dal 2016 i costi da sostenere per possedere un conto sono aumentati ancora, ma di quanto?
I costi dei conti correnti sono in aumento (ancora una volta).
A far luce sui nuovi e poco graditi rincari è stata Bankitalia, che ha alzato il velo su tutte le spese che le famiglie italiane stanno già fronteggiando.
Nel giorno del lancio dei tanto attesi bonifici istantanei, l’attenzione dei risparmiatori torna insomma sui vecchi strumenti di gestione del denaro, i conti correnti, i cui costi, però, non sembrano volersi arrestare.
Il confronto di Bankitalia è stato effettuato tra il 2016 e l’anno precedente, un arco di tempo in cui i costi dei conti correnti sono saliti assestandosi a 77,6 euro di media. Per questi motivi, e alla luce dei più recenti rincari introdotti nel mese di ottobre, viene da chiedersi quanto costa oggi (e quanto costerà domani) possedere un conto.
Quanto costa oggi un conto corrente
Come già accennato, a far storcere il naso ai consumatori e ai risparmiatori italiani sono stati i dati pubblicati qualche ora fa da Bankitalia. Secondo il report dell’istituto, il costo medio da sostenere per detenere un conto corrente è salito di oltre un euro.
Siamo così passati dai 76,5 euro del 2015 ai 77,6 euro del 2016, dunque 1,1 euro in più. E il trend, secondo i più pessimisti, è destinato ad aumentare: i rincari sui conti correnti potrebbero risultare evidenti anche con riferimento al 2017.
Il motivo dei rincari
Perché i costi sul conto corrente stanno aumentando? A determinare i più recenti rincari, fa notare Bankitalia, sono sicuramente le più elevate commissioni imposte sulle operazioni effettuate, nonché l’aumento del canone sulle carte di credito e di debito.
C’è da notare, però, come proprio con riferimento ai soli costi dei conti corrente online, Bankitalia abbia registrato nel 2016 una minore onerosità (la nuova media annua è di 14,7 euro).
L’indagine completa
Se i costi dei conti corrente sono aumentati di 1,1 euro, secondo l’indagine di Bankitalia nel 2016 la loro operatività media è scesa leggermente da 144 a 143 operazioni, il tutto nell’arco di 12 mesi.
L’analisi è stata compiuta su un campione di 14 mila clienti, appartenenti a 618 banche e 52 sportelli postali. Tra i dati analizzati anche le commissioni per la messa a disposizione dei fondi, che riguardano le aperture di credito su conti correnti; esse sono rimaste stabili all’1,6% circa del credito accordato.
Le commissioni unitarie di istruttoria veloce che vengono invece applicate sugli scoperti di conto, sono scese da 29,7 a 25,5 euro per i conti affidati, mentre sono diminuite da 26,9 a 19,3 euro per quelli non affidati.
Alla luce dei rincari di ottobre, e dell’aumento dei costi nel 2016 rivelato da Bankitalia, sono in molti a chiedersi quanto ancora sia conveniente detenere un conto corrente.
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