Conto corrente pignorato: si può prelevare o aprirne uno nuovo?

Caterina Gastaldi

1 Ottobre 2022 - 19:24

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Quali sono le conseguenze di un conto corrente pignorato e in che momento la banca può procedere con il pignoramento?

Conto corrente pignorato: si può prelevare o aprirne uno nuovo?

Una delle conseguenze del mancato pagamento dei debiti verso i propri creditori è il pignoramento del conto corrente. Questo avviene in seguito alla segnalazione da parte del creditore a un ufficiale giudiziario, che procederà poi a richiedere il pignoramento del debitore, nel caso fosse necessario, ed eventualmente in altri modi per far sì che il creditore possa rientrare in possesso di quanto dato in prestito.

Cosa può fare quindi il proprietario del conto in questione, una volta subito il pignoramento? Quanto tempo ci vuole perché la banca, ricevuto l’ordine del tribunale, proceda con il blocco? Si potrà aprire un altro conto?

Quando e come avviene il pignoramento

Perché un conto venga pignorato è necessario che la banca riceva l’ordine da parte dell’ufficiale giudiziario. Senza questo passaggio il conto corrente non può essere bloccato. Tuttavia, nel momento in cui la banca riceve la comunicazione, questa è tenuta a pignorare immediatamente il conto del cliente, informandolo al riguardo in seguito o in contemporanea.

Questo significa che non è prevista, e non può esserci, una finestra di tempo in cui la banca è a conoscenza della situazione e può informare il cliente prima di procedere con il blocco. Questo iter infatti è ideato per impedire al proprietario di un conto di ritirare o spostare il suo denaro in vista del pignoramento, in modo che il creditore possa rientrare in possesso di quanto dovuto.

Come funziona il pignoramento del conto

Come detto, la banca blocca il conto appena ricevere la comunicazione, ma sarebbe più corretto dire che vengono pignorate le somme nella quantità in cui si è debitori. Questo significa che se quanto presente sul conto supera il debito, allora verrà bloccata solo la parte relativa al debito stesso, mentre il resto rimarrà libero e utilizzabile.

Non solo, esistono alcune situazioni in cui il conto non è pignorabile:

  • conto estero, fuori dall’Unione Europea o tramite Paypal, in questi casi il processo di pignoramento è più lungo e complesso e non è detto possa sempre avvenire;
  • conto in rosso, anche se questo comporta altri problemi con la banca;
  • conto affidato, ovvero legato a un fido bancario;
  • conto dove l’unico tipo di accredito presente proviene dalla rendita di polizze sulla vita;
  • conto dove gli unici accrediti sono relativi alla pensione di invalidità o di accompagnamento.

Esistono poi situazioni particolari per esempio nel caso di conti cointestati verrà pignorata solo la quota riguardante la persone indebitata.

Inoltre, i conti su cui viene versato lo stipendio o la pensione hanno una certa protezione. Infatti in questo caso non potranno venire pignorate le somme che non superino il triplo dell’assegno sociale, che viene ricalcolato ogni anno. Cosa significa? In pratica che se sul proprio conto su cui arriva la pensione ci sono 2000 euro, e si avesse un debito di 10.000 euro, verrebbero bloccati circa 600 euro e basta, perché la somma prevista per quest’anno è di 468,28 euro che, moltiplicata per 3, risulta 1.404,84.

Tutto ciò che è sotto questo limite, se su un conto in cui vengono versati stipendio o pensione, non potrà essere bloccato, mentre il resto verrà dato al creditore verso cui si hanno dei debiti.

Si può prelevare?

La domanda quindi sorge spontanea: se sul mio conto ci sono abbastanza soldi per pagare il debito, e me ne rimangono anche altri, posso prelevarli e utilizzarli come meglio credo? La risposta è sì.

Il pignoramento del conto corrente è una modalità per obbligare il debitore a pagare, ma nel momento in cui vengono bloccati i beni necessari a coprire il debito, non c’è motivo per cui non possa fare uso dei soldi restanti come meglio si desidera.

Non solo, nei casi in cui comunque si dovessero pagare dei debiti, ma alcuni soldi rimanessero protetti (come per i conti cointestati), anche in quelle situazioni si potrà continuare a prelevare come si è sempre fatto. In situazioni del genere però la carta non potrà comunque prelevare oltre l’importo che non è stato bloccato.

Aprire un nuovo conto

Esattamente come per i prelievi, anche l’apertura di un altro conto corrente è sempre possibile nel momento in cui il precedente è stato bloccato e pignorato, su cui si avrà la massima operatività. Questo però è valido solo nel caso in cui il nuovo conto dovesse venire aperto in un nuovo istituto di credito.

Inoltre è bene sottolineare che, nel caso in cui non fosse stato ancora ripagato tutto il debito che si ha nei confronti del proprio creditore (o creditori), anche il nuovo conto corrente aperto in una nuova banca verrà molto probabilmente pignorato in tempi brevi, per permettere al creditore di rientrare in possesso di quanto dovuto.

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