L’Ue sta progettando un nuovo piano per avocarsi la facoltà di bloccare i prelievi sui conti in caso di crisi. Cosa prevede il progetto?
L’Unione europea sta studiando un nuovo piano per imporre a tutti i cittadini un blocco dei prelievi da conto corrente in caso di crisi.
È quanto recentemente riportato da Reuters che ha tentato di svelare quanti più dettagli possibile sul progetto dell’Ue che ha già ricevuto diverse critiche e altrettanti apprezzamenti.
Che cosa prevede il tanto discusso piano sui prelievi bloccati? In poche parole, ove il progetto andasse in porto, l’Ue potrebbe garantire agli Stati membri la possibilità di bloccare, temporaneamente e soltanto in caso di urgenza, i prelievi da conto corrente.
Il piano è stato presentato dall’Estonia ma non ha ancora trovato sufficiente spazio per essere elaborato in modo completo. Molto probabilmente i dettagli in merito ai prelievi bloccati saranno discussi soltanto a settembre.
Cosa prevede il piano sul blocco prelievi
Il piano allo studio dell’Europa avrà il chiaro obiettivo di frenare ed evitare la classica corsa agli sportelli che si verifica nel momento in cui ci troviamo in una fase acuta di crisi finanziaria.
In altre parole, per evitare un vero e proprio dissanguamento delle banche in difficoltà, ciascuno Stato potrà bloccare temporaneamente i prelievi dai propri sportelli, pur garantendo un ammontare minimo prelevabile per sopperire ai bisogni più impellenti.
Il numero massimo di giorni in cui si potrà procedere al blocco dei prelievi sarà 5, ma potrà salire anche a 20 in caso di emergenza. Secondo le ultime indiscrezioni in merito, dal piano dovrebbero essere esclusi i conti inferiori ai 100.000 euro.
Le reazioni
Sono in molti ad aver già criticato il piano dell’Unione europea poiché l’idea di prelievi bloccati potrebbe provocare una corsa agli sportelli al primo segnale di difficoltà da parte dell’istituto.
Le stesse banche hanno definito il progetto come un vero e proprio colpo alla fiducia nei loro confronti. Chi sarebbe più disposto ad affidarsi agli istituti di credito davanti all’ipotesi di sospensione e blocco del proprio denaro?
“Crediamo che ciò incentiverà i correntisti a fuggire subito da una banca già in una fase precoce (della crisi),”
ha affermato Charlie Bannister, della Association for Financial Markets in Europa.
A quanto riportato dalla già citata Reuters, molti Stati membri non sarebbero favorevoli al piano, mentre altri, tra cui la Germania, avrebbero invece espresso il loro ottimismo in merito. Per sapere di più circa le reali possibilità prelievi bloccati dovremo aspettare almeno la fine dell’estate.
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