Conte sul MES: “Mai proceduto alla firma”. Salvini replica: “Si vergogni”

Alessandro Cipolla

02/12/2019

03/12/2019 - 11:37

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Giuseppe Conte ha parlato oggi alla Camera e al Senato in merito alla riforma del MES: gli interventi in Parlamento sono stati accesi, in un clima di accuse tra Governo e la Lega di Matteo Salvini.

Conte sul MES: “Mai proceduto alla firma”. Salvini replica: “Si vergogni”

Si sono appena concluse le informative alla Camera e al Senato di Conte sul Fondo Salva Stati. La battaglia sulla riforma del MES è stata caratterizzata da momenti di tensione e forti polemiche in Aula.

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Durante la sua informativa alla Camera, Giuseppe Conte ha respinto le accuse di Lega e Fratelli d’Italia attaccando anche i due leader dell’opposizione: “È noto che Salvini non studia i dossier, mi stupisco della Meloni”.

Molto dura è stata anche la replica di Giorgia MeloniTemo Conte abbia dato ok di fatto a un accordo dove l’Italia abbia tutto da perdere”.

Nel dibattito al Senato, il Presidente del Consiglio ha riportato nei dettagli tutta la vicenda della trattativa per la riforma. La replica del senatore Matteo Salvini è stata dura, ribadendo che o Conte o Gualtieri hanno mentito.

Il discorso del leader della Lega si è concluso con un chiaro messaggio: “Si vergogni”, così è stato incalzato il Presidente del Consiglio.

Conte in Parlamento sul MES difende il suo operato e l’Italia. “I ministri sapevano”

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Giuseppe Conte si è difeso in Senato, dopo aver presentato la stessa linea della Camera, puntando sulla minuziosa ricostruzione dei fatti della trattativa per il Mes e incentrandosi sulla volontà di voler difendere gli interessi dell’Italia.

Secche le repliche dell’opposizione, con Salvini che ha mantenuto il tono accusatorio e ha ribadito la mancata trasparenza del Governo e del suo Presidente del Consiglio.

18.28 - Bagnai (Lega): “Quando ci sarà una crisi il Mes non servirà, interverrà la BCE.”

18. 25 - Marcucci (PD): “Salvini ha dimostrato di offendere le istituzioni e di lavorare contro l’Italia.”

18.00 - Lorefice (Movimento 5 Stelle): “Il Mes può essere strumento valido dopo le opportune e doverose modifiche e se inserito in un contesto riformatore. Corollario di tutto questo è il Parlamento.”

17.54 - Gasparri (Forza Italia): “Non riuscite a governare l’economia italiana”

17.32 - Pittella (PD): “Ostacolare con forza una valutazione di rischio dei Titoli di Stato.”

17.26 - Sospensione della seduta da parte della Presidente del Senato dopo l’esposizione di cartelli non autorizzati e proteste in Aula

17.21 - Salvini (Lega) conclude l’intervento rivolto a Conte: “Si vergogni”

17.16 - Salvini (Lega): “Con il Mes, porteremo via soldi italiani per salvare le banche tedesche.”

17.10 - Salvini (Lega): “Non rispondo agli insulti.[....]O Conte o il Ministro Gualtieri mente. Voi state riducendo l’Europa a un centro commerciale, dove ci guadagna chi già ha.”

16.50 - Conte termina il suo intervento

16.44 - Riprende la seduta

16.38 - Seduta sospesa dalla Presidente del Senato per esposizione di cartelli non autorizzati e proteste in Aula

16.36 - Conte: “Mes è un sano e responsabile mutuo soccorso contro il rischio di contagio. No un vantaggio per alcuni Stati. Il Mes garantisce fondi a costi ragionevoli”

15.53 - Come avvenuto a Montecitorio, il premier sta ricordando tutti i passaggi della trattativa sulla modifica del MES.

15.45 - Iniziato l’intervento di Conte al Senato

L’informativa alla Camera, con l’intervento che è iniziato alle ore 13.00, è stata ugualmente segnata da un clima acceso tra le parte politiche.

14.46 - Meloni (FdI): “Trattato ancora emendabile e si può modificare, provate una volta a dimostrare che la vostra poltrona vale meno dei risparmi degli italiani”.

14.40 - Meloni (FdI): “Temo Conte abbia dato ok di fatto a un accordo dove l’Italia abbia tutto da perdere”.

14.17 - Molinari (Lega): “Dimissioni perché governo non ha rispettato il mandato parlamentare

14:15 - Molinari (Lega): “Conte qui solo perché richiesto dalla Lega, non di sua iniziativa”.

14:13 - Molinari (Lega): “Votata risoluzione che imponeva il veto e non è stato messo”.

14.01 - Terminato l’intervento del premier Giuseppe Conte.

13.43 - Conte: “Nostro Paese ha un debito pubblico sostenibile, quindi non si intravede all’orizzonte la necessità di rivolgersi al MES”.

13.31 - Conte: “Tutto quanto avveniva nei tavoli europei era pienamente conosciuto dai membri del precedente governo che venivano informati durante i Consigli dei Ministri”.

13.27 - Conte dopo aver elencato tutte le comunicazioni fatte in Parlamento sul tema del MES: “Né da parte mia né da parte di un membro del mio governo si è proceduto alla firma di un trattato ancora incompleto”.

13.17 - Conte: “Durante mio governo il Parlamento sempre informato sulle trattative in merito alla riforma del MES”.

13.15 - Conte: “Rilascerò copia mio intervento con tanto di allegati a supporto della mia ricostruzione”.

13.13 - Conte: “È noto che Salvini non studia i dossier, mi stupisco di Meloni”.

13.10 - Conte: “Sono state diffuse notizie false che hanno allarmato i cittadini e i risparmiatori”.

13.05 - Iniziato l’intervento di Conte ma ci sono già diversi battibecchi specie con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

La partita del Meccanismo Europeo di Stabilità

Nel vertice di maggioranza che si è tenuto nella serata di ieri i giallorossi sono arrivati a questa sorta di compromesso: il ministro dell’Economia Roberto Guarnieri avrà mandato di trattare con l’Unione Europea per delle possibili modifiche al testo, con la decisione finale che verrà poi presa con un voto in Parlamento così come prevede l’iter della riforma.

Matteo Salvini nei giorni scorsi ha più volte dichiarato come il Presidente del Consiglio avrebbe “tradito gli italiani” evocando anche l’ipotesi del Tribunale, con il premier che dopo aver annunciato una querela nei confronti del leader del Carroccio durante l’intervento alla Camera ha parlato di “ accuse infamanti ” sottolineando come “né da parte mia né da parte di un membro del mio governo si è proceduto alla firma di un trattato ancora incompleto

Adesso Giuseppe Conte sta pronunciando la sua informativa sulla riforma del MES in Parlamento e subito la memoria corre allo scorso 20 agosto, giorno del famoso scontro a Palazzo Madama tra l’allora premier dimissionario e Matteo Salvini.

A distanza di più di tre mesi quelli che adesso sono i due grandi nemici tornano ad affrontarsi in Aula dopo le polemiche dei giorni scorsi, con le pesanti accuse rivolte al Presidente del Consiglio da parte del suo ex ministro.

Il casus belli è la riforma del MES, con le trattative in Europa che sono iniziate durante il governo M5S-Lega e poi proseguite con quello giallorosso. Per Salvini, Conte avrebbe blindato il testo senza avvertire nessuno, chiedendo anche l’intervento del Presidente Mattarella.

Accuse queste respinte al mittente dal premier che ha sottolineato come gli esponenti della Lega, quando erano al governo, fossero perfettamente consapevoli delle evoluzioni della trattativa.

Un duro scambio di battute tra i due che potrebbe avere anche degli strascichi: Conte ha annunciato di voler querelare l’ex ministro, con Salvini che insieme alla Meloni ha chiesto invece le dimissioni del premier.

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