Consiglio Europeo, l’Ue avvia i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia

Luna Luciano

14/12/2023

15/12/2023 - 10:08

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L’Unione Europea ha approvato la decisione di avviare le procedure per far aderire Ucraina e Moldavia. Ecco cosa accadrà adesso.

Consiglio Europeo, l’Ue avvia i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia

L’Ucraina potrebbe diventare il 28° paese membro dell’Europa. Il Consiglio Europeo ha annunciato che avvierà i negoziati per l’adesione dell’Ucraina e della Moldavia e di aver concesso lo status di “Paese candidato” alla Georgia.

Decisioni queste che sono state prese all’unanimità da 26 paesi membri, mentre il primo ministro ungherese Viktor Orbán è uscito dall’aula, e sono il risultato della prima giornata del vertice in corso a Bruxelles il 14 e il 15 dicembre.

Unico ministro che si è detto contrario è il premier ungherese Viktor Orbán, il quale ha lasciato l’aula durante la discussione. La decisione, invece, è stata festeggiata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz, il quale ha scritto su X (Twitter): “Questi Paesi appartengono alla famiglia europea, è un segnale potente”.

L’Ucraina e la Moldavia avevano chiesto di entrare nell’Unione Europea in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, a febbraio del 2022, e l’Unione aveva concesso loro lo status ufficiale di candidati a giugno. Lo scorso novembre la Commissione aveva raccomandato l’inizio dei negoziati.

Ora, il Consiglio Europeo ha deciso che la procedura potrà effettivamente cominciare. Ma cosa accadrà esattamente? Quali sono i nodi da sciogliere affinché l’Ucraina entri nell’Ue e quali sono i rischi? Proviamo a dare una risposta a queste impellenti domande. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Europa, il via ai negoziati per l’adesione dell’Ucraina: cosa accadrà adesso?

Se è vero che la decisione dell’Europa di avviare i negoziati per l’adesione dell’Ucraina e della Moldavia è una conquista, soprattutto per Kiev, è anche vero che la strada per ufficializzare l’eventuale adesione dei due Paesi è ancora lunga.

Ucraina e Moldavia dovranno dimostrare di rispondere ad alcuni criteri fondamentali, tra cui:

  • il rispetto della democrazia;
  • dei diritti dell’uomo;
  • delle libertà fondamentali;
  • dello stato di diritto.

Ci sono poi criteri economici da rispettare, come la presenza di un’economia di mercato libera e concorrenziale. Per questo la valutazione dell’idoneità di un paese candidato è un processo che può durare anche più di 10 anni, a causa dell’entità delle riforme necessarie e della politica interna all’Unione.

È possibile però che nel caso dell’Ucraina l’Unione Europea chiuda un occhio decidendo di accelerare i tempi. Infatti, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha dichiarato che un primo rapporto sarà pubblicato già a marzo del 2024.

Solo una volta che saranno conclusi tutti gli accertamenti necessari, la Commissione Europea dovrà fornire una prima valutazione, e le adesioni dovranno essere approvate dal Parlamento Europeo e da tutti i 27 stati membri, all’unanimità. Solo in quel momento i leader dei paesi coinvolti potranno firmare i trattati di adesione Ue, che a loro volta dovranno essere ratificati da tutti gli stati membri.

Al momento quindi l’unico vero ostacolo all’entrata dell’Ucraina nell’Unione Europea è l’Ungheria: Orbán è l’unico tra i 27 leader europei ad opporsi all’approvazione di una nuova tranche di aiuti per l’Ucraina da 50 miliardi di euro - tra prestiti e interessi a tassi agevolati che dovrebbero aggiungersi al bilancio pluriennale europeo 2021-2027. Risorse economiche che sono indispensabili per l’Ucraina per evitare la bancarotta e per difendersi dall’invasione russa.

Ucraina aderisce all’Ue: quali sono i rischi? Ecco gli scenari futuri

Il risultato di oggi è una conquista importante per l’Ucraina, che da quasi due anni combatte contro l’invasione russa.

Eppure, da mesi la controffensiva ucraina procede lentamente e il Paese versa in disastrose condizioni economiche, e gli aiuti ricevuti dagli Stati Uniti potrebbero presto terminare a causa delle divisioni politiche che animano il Congresso statunitense. Ma quali sono i rischi di avere l’Ucraina nell’Unione Europea? Al momento sono principalmente due:

  • Il principale rischio per l’Europa nell’accettare l’Ucraina nelle proprie file è l’ampliamento del conflitto russo-ucraino. Si potrebbero creare le condizioni di un’escalation, in quanto sarebbero gli stessi confini europei ad essere minacciati.
  • Il secondo rischio che corre l’Ue è quello di andare incontro a una destabilizzazione interna: l’Ucraina, che entrerebbe nello spazio comunitario, potrebbe subire una forte pressione e minaccia russa entro i propri confini nazionali. Uno scenario che favorirebbe gli sforzi del Cremlino per infiltrarsi nello spazio comunitario europeo.

Se questi sono le minacce esterne bisogna considerare anche come cambierebbe l’Europa al suo interno. Lo scenario è principalmente uno.

L’Ucraina diventerebbe il 5° Stato membro più grande dell’Ue e ciò solleverebbe implicazioni geopolitiche non indifferenti, aprendo la strada a un nuovo asse Varsavia-Kiev che potrebbe rivaleggiare con quello tradizionale Parigi-Berlino, almeno secondo l’opinione del professor Michael Keating, dell’Università di Aberdeen.

L’allargamento dell’Ue, poi, mettere ulteriormente a rischio l’unità europea e la coesione dei suoi attuali 27 Paesi membri. Insomma: più grande diventa l’Europa e più difficile sarà prendere decisioni importanti e impegnarsi in azioni collettive. Senza contare che all’interno dell’Ue sono in corso grandi scontri sulla natura dell’Unione stessa e sui suoi obiettivi.

L’Europa sembra quindi essersi trovata davanti a un bivio: far entrare l’Ucraina nel proprio spazio comunitario, affermando la propria presenza come potenza sullo scenario internazionale e mettendo a rischio i confini e la sicurezza, oppure rimanere nel suo immobilismo. Al momento sembra essere chiara quale via è stata intrapresa.

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# Russia

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