Da luglio 2025 l’assegno unico aumenta per molte famiglie. L’Inps effettua il conguaglio e inizia a corrispondere gli arretrati.
I pagamenti dell’assegno unico di luglio 2025 sono diversi dal solito. Molte famiglie noteranno in questi giorni degli aumenti, in quanto l’Inps ha cominciato a effettuare il conguaglio. Diversi percettori si sono accorti di questa differenza tramite gli avvisi di pagamento dell’Inps, che fa genericamente riferimento a un conguaglio.
Vengono così corrisposti gli arretrati ai beneficiari, che in alcuni casi vedranno un aumento dell’assegno unico anche nelle mensilità successive. Si tratta delle famiglie che hanno atteso l’ultima scadenza di presentazione dell’Isee aggiornato, ovvero il 30 giugno 2025, e hanno così percepito quattro rate con importo minimo.
Contestualmente, l’Istituto sta ricalcolando anche la rivalutazione sull’inflazione qualora non applicata e altri generici arretrati eventualmente spettanti. Al contrario, le somme maggiori eventualmente percepite saranno compensate, traducendosi in importi minori.
L’assegno unico aumenta da luglio 2025, per chi
I percettori dell’Auu erano tenuti a rinnovare l’Isee entro il 28 febbraio per continuare a percepire gli importi in base al proprio reddito. Chi non ha rispettato questa scadenza, infatti, ha subito una riduzione dell’assegno. Il trattamento è stato così ridotto al minimo da marzo 2025, quindi a partire da circa 57 euro.
Per chi ha diritto a questo importo, appartenendo alla fascia di Isee più alta, non c’è stato ovviamente alcun disagio. Al contrario, chi aveva diritto a somme maggiori ha avuto tempo fino al 30 giugno 2025 per non perdere gli arretrati. Così, molte famiglie hanno provveduto a rinnovare l’Isee entro questa scadenza e hanno diritto al ricalcolo delle precedenti mensilità.
Come di norma accade, gli arretrati non sono distribuiti nelle varie tranche, ma erogati una tantum con il conguaglio dell’Inps. Quest’ultimo ha cominciato a erogare gli arretrati del conguaglio proprio da luglio, vale a dire il mese successivo all’ultima scadenza. Come anticipato, alcuni percettori riceveranno anche gli aumenti relativi alla rivalutazione che era prevista per marzo, ma si tratta di importi piuttosto modici. Con un adeguamento dello 0,8%, la quota base minima è passata da 57 a 57,50 euro.
Gli importi del conguaglio
Il saldo del conguaglio dipende quindi dall’assegno unico effettivamente spettante in base al proprio Isee. Da questa somma bisogna sottrarre il trattamento minimo percepito e moltiplicare la somma ottenuta per le mensilità di arretrati, presumibilmente 4, trovando così il credito totale nei confronti dell’Inps.
Possono esserci delle variazioni, appunto nel caso in cui non fosse stata applicata la rivalutazione oppure in presenza di ulteriori arretrati. Allo stesso modo, bisogna tenere conto di eventuali importi aggiuntivi percepiti indebitamente, che saranno sottratti dagli arretrati. In caso di conguaglio a debito ci sarà perciò una diminuzione dell’importo.
Chi nota delle anomalie negli importi accreditati dall’Inps può verificare la corrispondenza dei pagamenti dal portale MyInps e all’occorrenza chiedere chiarimenti all’Istituto attraverso il servizio online “Inps risponde” o prendendo un appuntamento presso la sede territorialmente competente. Altrimenti, è possibile rivolgersi a un Caf patronato.
Le date di pagamento
Il conguaglio dell’assegno unico è cominciato nel mese di luglio, quindi buona parte dei beneficiari riceverà gli aumenti nelle date di pagamento previste per questo mese: lunedì 21 e martedì 22 luglio. Non è comunque da escludere che il ricalcolo avvenga nelle mensilità successive, purché non vi sia lo stop totale dei pagamenti. L’assegno unico continua infatti a essere erogato anche a chi non ha rinnovato l’Isee entro il 30 giugno 2025, ma sempre nella misura minima del trattamento.
Chi ha diritto a importi maggiori può rinnovare la Dsu in qualsiasi momento, ma non potrà percepire gli arretrati. Il nuovo calcolo comincerà infatti soltanto dalla data di presentazione della nuova Dsu, quindi nessun conguaglio relativo alle mensilità precedenti. Chi ha rinnovato l’Isee a luglio, per esempio, ha diritto all’importo maggiorato in base all’indicatore dalla stessa mensilità e di lì in avanti. L’adeguamento può però arrivare successivamente, in genere entro il mese successivo.
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