Condono fiscale 2025 con il ravvedimento speciale CPB, Governo al lavoro

Nadia Pascale

8 Maggio 2025 - 15:04

Proprosto anche per il concordato preventivo biennale 2025-2026 il condono fiscale con ravvedimento speciale. Tutte le novità e i vantaggi per chi aderisce all’acordo con il Fisco.

Condono fiscale 2025 con il ravvedimento speciale CPB, Governo al lavoro

Nuovo condono fiscale anche nel 2025 con il ravvedimento speciale in favore di chi aderisce al concordato preventivo biennale 2025-2026.

La stagione per l’adesione al concordato preventivo biennale 2025-2026 è ufficialmente aperta, nel frattempo si lavora al decreto correttivo che dovrebbe introdurre novità volte a rendere l’accordo con il Fisco più attraente per i titolari di partita Iva che applicano gli ISA.

La Commissione Finanze della Camera ha dato il via libera al parere (relatrice Mariangela Matera di Fratelli d’Italia) decreto correttivo del concordato che prevede appunto un nuovo ravvedimento speciale.

Ecco cosa prevede la norma correttiva, quali sono i vantaggi fiscali del nuovo condono fiscale 2025.

Condono fiscale 2025, ecco cos’è e le novità del CPB 2025-2026

La prima cosa da dire è che per il biennio 2025-2026 vi sono diverse novità inerenti il concordato. In primo luogo il termine di adesione fissato al 31 luglio, anche se è allo studio la possibilità di estendere il termine al 30 settembre 2025.

La seconda novità riguarda i forfettari che non possono più aderire al concordato preventivo biennale. Infine, le modalità di adesione: da quest’anno l’adesione può essere effettuata in contemporanea con la presentazione della dichiarazione dei redditi e gli ISA o in via autonoma utilizzando il frontespizio del modello Redditi 2025. La revoca può, invece, essere esercitata sempre entro il 31 luglio, ma solo in via autonoma.

I lavori della Commissione Finanze si stanno però ora concentrando sul ravvedimento speciale, introdotto per la prima volta nel 2024 con il decreto Omnibus, decreto legge 113 del 2024. La normativa prevede la possibilità di sanare le anomalie degli anni di imposta dal 2018 al 2022 pagando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP denominata flat tax. L’opzione per il ravvedimento speciale poteva essere presentata fino al 31 marzo 2025, esclusivamente dai contribuenti ISA che avevano aderito al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024.

Metodo di calcolo del condono fiscale con ravvedimento speciale

La flat tax prevista dal decreto Omnibus veniva calcolata avendo come riferimento l’incremento della base imponibile dichiarata per ciascun anno di imposta da sanare con una percentuale commisurata agli indici ISA degli stessi anni. Minore è il punteggio ISA maturato, maggiore è la percentuale applicata. A tale base imponibile incrementale si applica un’aliquota che dipende anch’essa dagli indici ISA.

Il ravvedimento speciale può essere esercitato anche solo per uno, o alcuni, degli anni di imposta. Con il parere del 7 maggio 2025 della Commissione Finanze si chiede “per i soggetti che aderiranno al concordato preventivo per il biennio 2025-2026, la possibilità di potersi avvalere del ravvedimento speciale per gli anni pregressi, di cui all’articolo 2-quater del decreto-legge n. 113 del 2024, prevedendo altresì di estenderne gli effetti all’anno di imposta 2023”. Un anno in più rispetto alla precedente edizione.

Nel caso in cui per il nuovo condono 2025 per il concordato preventivo biennale fosse adottato lo stesso metodo di calcolo, la base imponibile sarebbe incrementata del:

  • 5% per chi ha un indice di affidabilità fiscale pari a 10;
  • 10% per chi ha un indice tra 8 e 10 ed è quindi ritenuto “affidabile” dalle Entrate;
  • 20% in caso di Isa pari o superiore a 6 e inferiore a 8;
  • 30% per Isa tra 4 e 6;
  • 40% se l’Isa è inferiore a 4;
  • 50% con Isa sotto il 3.

A tale incremento si applica l’aliquota:

  • 15% per chi ha un’affidabilità fiscale inferiore a 6;
  • 12% per un punteggio Isa tra 6 e 8;
  • 10% per chi ha un punteggio Isa tra 8 e 10%.

Ai fini Irap, invece, l’aliquota è del 3,9%.
In ogni caso l’importo minimo da versare per ogni anno di imposta è di 1.000 euro.

Non c’è solo la proposta di inserire nel concordato preventivo biennale il ravvedimento speciale per gli anni 2018-2023, ma anche la semplificazione della procedura di approvazione della metodologia per l’elaborazione della proposta di concordato dei sistemi di adesione e di proposta per il concordato preventivo biennale.

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