Concorso Dirigenti Scolastici, via libera da parte del Consiglio di Stato ma con qualche modifica: cambiano i punteggi della prova orale, banca dati confermata.
Concorso Dirigenti Scolastici, ultime novità: sono giorni di grande attesa per i docenti italiani, visto che l’uscita del bando è ormai imminente.
Il Consiglio di Stato, infatti, ha espresso parere favorevole sul bando di concorso per Dirigenti Scolastici, chiedendo però una modifica di alcune parti del testo.
Il parere del Consiglio di Stato era fondamentale per l’uscita del bando, quindi adesso che questo step è stato superato non sembrano esserci altri ostacoli da superare.
Ecco perché l’uscita del bando per il concorso per diventare Dirigente Scolastico è molto vicina (manca solo il visto della Corte dei Conti), con la prova preselettiva che dovrebbe essere programmata per settembre.
Tuttavia, nonostante il bando stia per essere pubblicato c’è ancora incertezza su alcuni aspetti del concorso specialmente per quanto riguarda i requisiti necessari per partecipare. Ad esempio l’Anief (Associazione Sindacale Professionale degli insegnanti) aspetta di capire se l’amministrazione ha deciso di accogliere o meno l’appello di far partecipare al concorso anche i docenti precari con almeno 5 anni di servizio.
Ma questo non è l’unico aspetto che verrà chiarito con l’uscita del bando, perché i docenti attendono anche di saperne di più sui punteggi delle prove e sulla banca dati delle domande.
Facciamo il punto della situazione a pochi giorni dall’uscita del bando analizzando tutte le ultime novità sul concorso per Dirigenti Scolastici.
Concorso Dirigenti Scolastici: ci sarà la banca dati?
Dei requisiti e delle prove del concorso ve ne abbiamo già parlato nel nostro articolo di approfondimento sul concorso per dirigenti scolastici, quindi di seguito ci soffermeremo esclusivamente su quelle che sono le ultime indiscrezioni trapelate dopo l’approvazione del bando da parte del Consiglio di Stato.
Una delle novità riguarda la pubblicazione della banca dati, il database con migliaia di domande dal quale verranno scelti i quesiti della prova preselettiva. Ricordiamo che la preselezione ci sarà solo nel caso in cui il numero di candidati supererà le 3.000 unità, il che è molto probabile.
La prova preselettiva dovrebbe essere costituita da 100 quesiti e per evitare che si vengano creare i contenziosi degli ultimi concorsi sembra che alla fine si sia deciso di pubblicare la banca dati almeno 20 giorni prima dall’inizio delle prove.
Concorso Dirigenti Scolastici: nuovi punteggi per le prove orale
Inoltre, il Consiglio di Stato ha rivisto la parte del regolamento relativa ai punteggi dell’esame orale. Nel dettaglio, è stato stabilito che la Commissione del concorso attribuirà un punteggio massimo pari a:
- 84 punti: colloquio sulle materie d’esame;
- 4 punti: accertamento della conoscenza informatica;
- 12 punti: lingua straniera.
Questi i nuovi punteggi assegnati alle prove orali, per un totale di 100 punti.
Concorso Dirigenti Scolastici aperto ai precari?
Da anni l’Anief sta conducendo una battaglia in favore delle migliaia di docenti precari presenti in Italia, chiedendo al MIUR di concedere loro la possibilità di partecipare al concorso.
Dalle indiscrezioni emerse in questi mesi sappiamo che potranno partecipare alle selezioni solo gli insegnanti di ruolo con almeno 5 anni di servizio (nel calcolo rientrano anche gli anni da precario) mentre chi non è titolare di una cattedra dovrà rinunciare a questa possibilità.
L’Anief non è d’accordo e per questo ha fatto appello al MIUR affinché anche i precari possano partecipare. Ad oggi non c’è ancora una risposta ufficiale da parte del Ministero dell’Istruzione, ma è molto probabile che la loro richiesta venga respinta, nonostante negli ultimi anni ci siano state diverse pronunce della giurisprudenza a sostenere la richiesta dell’Anief.
Prima del Tar del Lazio, il quale nel 2014 ha stabilito che l’assunzione a tempo indeterminato non è indispensabile per partecipare alle prove, infatti, c’è stata la Corte di Giustizia europea che nel 2011 si è espressa a favore della partecipazione dei precari ai concorsi pubblici.
“Non si può pensare di essere governati da un’amministrazione scolastica che rimane arroccata a interpretazione normative superate dal tempo e dai fatti”, ha dichiarato il presidente dell’Anief Marcello Pacifico, ma al momento il MIUR resta fermo nella sua posizione.
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