Comprare casa nel 2022: agevolazioni e bonus per pagare meno

Rosaria Imparato

13 Gennaio 2022 - 15:32

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Comprare casa nel 2022, la guida per risparmiare sull’acquisto usufruendo delle agevolazioni fiscali, dal bonus prima casa e all’incentivo per i giovani under 36 al taglio di tasse e imposte.

Comprare casa nel 2022: agevolazioni e bonus per pagare meno

Comprare casa nel 2022: quali sono le agevolazioni e i bonus a disposizione dei cittadini che vogliono acquistare? Come fare per approfittare degli aiuti in vigore e quindi risparmiare? Una guida completa di tutte le agevolazioni fiscali che è possibile richiedere è stata pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, aggiornata a gennaio 2022 e di conseguenza contenente tutte le novità della Legge di Bilancio.

D’altronde, acquistare casa in Italia è ancora oggi uno degli investimenti a cui aspirano le famiglie. La guida dell’Agenzia delle Entrate si rivolge proprio al cittadino, quindi di chi compra casa sia tra privati che tra imprese e privati.

Di seguito, una panoramica delle agevolazioni fiscali dedicate a chi compra casa nel 2022 e vuole risparmiare.

Comprare casa nel 2022: a cosa fare attenzione prima dell’acquisto

Prima di comprare casa è bene ottenere quante più informazioni possibili sull’immobile e, soprattutto, accertarsi di effettuare l’acquisto dal legittimo proprietario.

Prima di comprare casa quindi è buona prassi:

  • fare una verifica sui dati catastali, anche se i controlli vengono effettuati dal notaio che redige l’atto di compravendita. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul proprio sito alcuni strumenti pratici per conoscere la situazione del bene che si intende acquistare (o vendere), così per ottenere alcune informazioni e notizie sull’immobile;
  • effettuare un’ispezione ipotecaria, grazie alla quale si possono controllare le trascrizioni, le iscrizioni e le annotazioni presenti nei registri immobiliari, e quindi è possibile individuare il proprietario dell’immobile e se, sullo stesso, ci sono ipoteche o pendenze, anche giudiziarie.

Inoltre, è importante sapere cosa accade se si decide di stipulare un contratto preliminare (il cosiddetto compromesso).

Perché si stipula il contratto preliminare? Il contratto preliminare è un accordo tra venditore e compratore che si impegnano reciprocamente a stipulare un successivo e definitivo contratto di compravendita. Il trasferimento del diritto di proprietà sull’immobile si avrà solo con la firma del contratto di compravendita definitivo, e non con quello preliminare.

Quando si stipula un contratto preliminare? Di solito viene fatto quando non è possibile la vendita immediata, perché l’acquirente è in cerca di un mutuo oppure il venditore è in attesa che gli venga consegnata una nuova casa. Il contratto preliminare deve essere redatto in forma scritta (scrittura privata, scrittura privata autenticata o atto pubblico).

Quali tasse si pagano con l’acquisto di una casa?

Le tasse (o meglio, le imposte) da pagare quando si compra casa dipendono da diversi fattori, per esempio se il venditore è un cittadino o un’impresa, o se si tratta della prima casa, o ancora l’età di chi acquista.

Cosa c’è da pagare se a vendere è un’impresa

Se il venditore è un’impresa, la regola generale è che la cessione è esente da IVA. In questo caso, quindi, l’acquirente dovrà pagare:

  • l’imposta di registro in misura proporzionale del 9%
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Ci sono dei casi però in cui l’IVA invece si applica:

  • alle cessioni effettuate dalle imprese costruttrici o di ripristino dei fabbricati entro 5 anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento oppure anche dopo i 5 anni, se il venditore sceglie di assoggettare l’operazione a Iva (la scelta va espressa nell’atto di vendita o nel contratto preliminare)
  • alle cessioni di fabbricati abitativi destinati ad alloggi sociali, per le quali il venditore sceglie di sottoporre l’operazione a Iva (anche in questo caso, la scelta va espressa nell’atto di vendita o nel contratto preliminare).

In questi casi, l’acquirente dovrà pagare:

  • IVA al 10% (per le cessioni e gli atti di costituzione di diritti reali di case di
    abitazione (anche in corso di costruzione) classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, qualora non sussistano i requisiti per fruire delle agevolazioni “prima casa”, ovvero l’Iva al 22% per le cessioni e gli atti di costituzione di diritti reali aventi a oggetto immobili classificati o classificabili nelle categorie A/1, A/8 e A/9;
  • 200 euro di imposta di registro;
  • 200 euro di imposta ipotecaria;
  • 200 euro di imposta catastale.

Tasse da pagare se si compra casa da un privato

Se il venditore è un privato, l’acquirente dovrà pagare:

  • l’imposta di registro proporzionale del 9%;
  • l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro
  • l’imposta catastale fissa di 50 euro.

Sia nel caso dell’acquisto da impresa o che dell’acquisto da privato, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono versate dal notaio al momento della registrazione dell’atto.

Cos’è il sistema “prezzo-valore”

Per le cessioni di immobili a uso abitativo (e relative pertinenze), in presenza di determinate condizioni e di specifici requisiti soggettivi e oggettivi, la legge prevede un particolare meccanismo per determinare la base imponibile delle imposte di registro, ipotecaria e catastale: il sistema del “prezzo-valore”.

In base a questa regola:

  • la tassazione dell’atto avviene sul valore calcolato in base alla rendita catastale dell’immobile e non sul corrispettivo effettivamente pagato;
  • viene limitato il potere di accertamento di valore dell’Agenzia delle Entrate;
  • spetta per legge una riduzione degli onorari notarili.

Questa regola si può usare, oltre che in tutte le compravendite in cui entrambe le parti sono “privati”, anche nelle cessioni fatte a persone fisiche da parte di venditori non soggetti IVA (associazioni, fondazioni e simili) e in quelle fatte, sempre a persone fisiche, da società o imprese in regime di esenzione IVA.

Bonus prima casa: come funziona?

Il bonus per chi compra la prima casa si applica se il fabbricato rientra in specifiche categorie catastali, se si trova nel Comune in cui si ha o si intende trasferire la residenza (o nel quale si svolge l’attività lavorativa), e infine richiede il rispetto di determinati requisiti anche per l’acquirente.

In questo caso le imposte da pagare sono:

  • se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA:
    • imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%);
    • imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
    • imposta catastale fissa di 50 euro;
  • se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a IVA:
    • IVA ridotta al 4%;
    • imposta di registro fissa di 200 euro;
    • imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
    • imposta catastale fissa di 200 euro.

Agevolazione prima casa per i giovani under 36

Il decreto Sostegni bis ha introdotto una nuova agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa dedicata ai giovani under 36. L’accesso all’agevolazione è consentito:

  • a coloro che non abbiano compiuto 36 anni di età nell’anno solare di stipula del rogito;
  • ISEE ordinario o corrente non superiore a 40.000 euro.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato la misura fino al 31 dicembre 2022.
Con il bonus prima casa under 36 si possono ottenere i benefici che seguono:

  • per le compravendite non soggette a IVA, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;
  • per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore;
  • esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.

Per tutti i dettagli sui bonus e le agevolazioni fiscali per risparmiare sull’acquisto della casa si può consultare la guida dell’Agenzia delle Entrate, che lasciamo in allegato.

Guida per l’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni
Clicca qui per scaricare la guida aggiornata a gennaio 2022 dell’Agenzia delle Entrate.

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