Come Vendere in Ticino: tutte le cose da sapere sull’internazionalizzazione

Dario Colombo

05/05/2023

05/05/2023 - 12:18

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L’evento Come Vendere in Ticino, a Monza l’8 maggio, sarà una guida pratica per l’internazionalizzazione delle Pmi, fra opportunità di business, regole, investimenti e privacy.

Come Vendere in Ticino: tutte le cose da sapere sull’internazionalizzazione

L’evento Come vendere in Ticino, che si svolgerà a Monza l’8 maggio presso la sede di Confcommercio, sarà l’equivalente di un viaggio che gli imprenditori italiani possono intraprendere verso la Svizzera per espandere il proprio business.

Dalla prima tappa, la dogana, all’ultima, l’apertura di un’azienda in Svizzera, verranno illustrate e discusse tutte le fasi dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, dal tema legale alla privacy, dagli investimenti alla governance.

Serviranno a rispondere a una serie di domande che gli imprenditori si pongono.
Quali prospettive economiche offrono il Canton Ticino e la Svizzera agli imprenditori lombardi e di tutto il Nord Italia interessati a espandere il proprio business? Quali sono le normative da conoscere? Quali sono i vantaggi per gli imprenditori che decidono di ampliare la propria attività sul mercato svizzero? Quali sono gli aspetti pratici da considerare perché le attività commerciali e produttive possano essere condotte senza intoppi?

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Come vendere in Ticino

Guida pratica per le PMI lombarde

8 maggio 2023

Sede Confcommercio, Via Edmondo de Amicis, 9 (Monza)

Le prime tappe del viaggio imprenditoriale in Ticino

Per rispondere a queste domande il viaggio virtuale con cui Money.it accompagnerà gli imprenditori italiani in Ticino comincerà con l’analisi del punto di partenza.
Da quale situazione si prende le mosse? Ossia come stanno le aziende lombarde, di cosa hanno bisogno per crescere, che cosa fanno e pensano riguardo la loro internazionalizzazione?

Con Alessandro Fede Pellone, di Confcommercio, analizzeremo un fenomeno di business che non è più da interpretare come una delocalizzazione, ma come un momento di espansione di business per le imprese italiane.
I settori dominanti, gli orientamenti rilevanti, ma anche i fattori che frenano le Pmi nel loro cammino espansivo verso l’estero saranno il punto di partenza per il passaggio in Svizzera, che coincide con il superamento della dogana.

Per capire come affrontarlo e cosa significa oltrepassare la frontiera per un imprenditore ne parleremo con chi organizza trasporti in tutto il mondo, Gaetano Loprieno di Cippà Trasporti, società che si occupa di sdoganamenti fra Italia e Svizzera da 60 anni.

Con lui daremo l’idea della complessità esistente, ma anche delle soluzioni che esistono per superare la complessità doganale, e che partono sempre dall’ascolto delle necessità delle Pmi.
La dogana può essere un problema, fonte di pendenze sia in Italia, con l’agenzia delle Entrate, sia sul lato svizzero. Affrontare i problemi prima di varcare la frontiera è il primo step corretto per l’internazionalizzazione.

Norme e privacy per l’internazionalizzazione

Entrare in Svizzera significa affrontare un mondo in cui il tema di una legislazione differente è dominante. La Svizzera è vicinissima, ma non è in Europa, è extra UE. Cosa significa per le nostre imprese andare a fare business in Ticino sotto l’aspetto delle norme e dei regolamenti?
Il tema sarà affrontato con Alessandro Pallara, avvocato di AP4 Legal.

Braccio in Svizzera e cuore in Italia, a Lugano da 20 anni, esperto di internazionalizzazione di imprese, applica il diritto societario svizzero ad aziende italiane che vogliono svolgere attività in Svizzera e assiste società svizzere che vogliono venire in Italia.

L’internazionalizzazione è un punto di forza per l’imprenditore italiano, che ha una storia industriale che può essere valorizzata in Svizzera (basti pensare al comasco serico o alla Brianza mobiliera e meccanica) e che può cogliere opportunità che riducono la complessità italiana a livello fiscale, di diritto del lavoro, di procedure, su un mercato in cui i capitali non mancano.
In questo senso la relazione Italia-Svizzera non è un viaggio di sola andata, ma un’opportunità per consolidarsi e tornare in Italia.

Ecco perché è importante capire le relazioni societarie che esistono in Svizzera: l’internazionalizzazione in chiave strategica è una spinta in avanti e non un tentativo di conservazione, in un campo sgombrato da tutte le vecchie immagini del paradiso fiscale.

Quali investimenti fare, quale forma societaria adottare (stabile organizzazione o sola società) a chi chiedere i finanziamenti, come funziona la tassazione: sono tutti temi da aver chiari se si vuole entrare in Svizzera da imprenditori.

Complementare al tema normativo è quello della privacy, della riservatezza, su cui la Svizzera in passato si è costruita un’immagine ormai sbiadita, e su cui ancora dovrà lavorare con l’entrata in vigore del “GDPR svizzero” il prossimo primo settembre 2023.

Lo spiegherà Matteo Colombo di Privacy Desk Suisse (in Svizzera da 4 anni), che fornisce consulenza sulla data protection e corporate governance 231.
Chi vuole vendere il proprio prodotto in Svizzera deve conoscere la normativa sui dati per poter preparare i documenti correttamente, sapere quanti garanti controlleranno i suoi dati, come strutturare la governance per la messa a norma dell’azienda rispetto alle norme federali.

Internazionalizzazione: gli investimenti e la governance

Internazionalizzazione per gli imprenditori vuol dire anche avere un dialogo completo con una banca che sa muoversi oltreconfine e che di mestiere fa investimenti.

Una di queste è Cassa Lombarda, che come spiegherà Dario Branciamore, è una private bank (con esperienza secolare) che quando passa il confine si unisce alla svizzera Pkb per la gestione del patrimonio, sia liquido, sia di business, dell’imprenditore. Cassa Lombarda affronta l’internazionalizzazione della Pmi con un approccio olistico, facendo consulenza e assistendo l’imprenditore nelle scelte, anche con operazioni di finanza straordinaria.

Non si tratta tanto di fornire un’attività di finanziamento all’export classicamente definita, quanto un coacervo di servizi che ruotano attorno alla famiglia dell’imprenditore, per consentirgli di fare le scelte di crescita del suo patrimonio, e quindi per la competitività dell’impresa.

Ma come si gestisce una società in Svizzera? Qual è la governance da seguire? Lo spiegherà Alberto Stival di Alma Impact, società focalizzata sulla certificazione professionale per i consigli di amministrazione delle Pmi.

Allo scopo Alma Impact tiene un corso di Certified Board Member con l’Università della Svizzera Italiana (Supsi), che ora esiste anche in Italia presso il Politecnico: entrambi servono a certificare amministratori capaci di sedere in dei Cda e di contribuire attivamente alla governance aziendale in Svizzera, con tutte le sue regole scritte e le consuetudini, che contano molto.

Padoan Swiss: il modello di internazionalizzazione

Al termine del viaggio virtuale sarà dunque Stefania Padoan, di Padoan Swiss, società del gruppo di carpenteria trevisano, a testimoniare un caso di internazionalizzazione imprenditoriale di successo.

Il gruppo imprenditoriale di cui Padoan Swiss fa parte guarda strutturalmente verso l’estero, con espansione delle attività in Germania e Cile, ma l’apertura in Svizzera, avvenuta dieci anni fa, ha i connotati del caso di successo relativo alla creazione da zero di un’azienda produttiva, un modello di impresa replicabile, nelle intenzioni di Padoan, con piano industriale esportabile in tutto il mondo, capace di produrre 10-12mila serbatoi in alluminio all’anno, con un numero fissato di dipendenti.

La scelta di avviare il modello in Svizzera (a S.Vittore, al confine fra Canton Grigioni e Canton Ticino) è dovuta alla vicinanza fisica. Ma non è stata una strada in discesa: affermarsi in un territorio estraneo, per quanto vicino, comporta una serie di scelte, sacrifici, adattamenti, cambio di mentalità. Ma i risultati sono appaganti e il valore strategico di quanto si costruisce all’estero produce crescita di business anche nel territorio di partenza, l’Italia.

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