Come vendere in Ticino, una guida per gli imprenditori italiani: i protagonisti

Chiara De Carli

08/05/2023

02/06/2023 - 10:54

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Quali sfide devono affrontare gli imprenditori italiani che vogliono investire in Svizzera? E che vantaggi ottengono?

Come vendere in Ticino, una guida per gli imprenditori italiani: i protagonisti

Aula gremita quella della Confcommercio di Monza oggi, lunedì 8 maggio, per l’evento «Come vendere in Ticino», organizzato da Money.it.
Presenti imprenditori di tutte le età per conoscere da vicino una realtà molto allettante, quale quella della Svizzera.

Nel corso della mattinata sono stati affrontati diversi temi: prospettive economiche, luoghi comuni, aspetti giuridici, ma anche esperienze concrete.

Argomenti che sono stati ampiamente trattati dagli interlocutori intervenuti: Alessandro Fede Pellone direttore di Confcommercio Monza, Gaetano Loprieno account manager di Cippà Trasporti, Alessandro Pallara fondatore di AP4legal, Matteo Colombo direttore Privacy Desk Suisse, Dario Branciamore responsabile Wealth Planning di Cassa Lombarda, Alberto Stival presidente di Alma Impact Academy e Stefania Padoan, direttrice e general manager Padoan Swiss. Insieme hanno cercato di dare risposta a quegli imprenditori accorsi per cercare di capire come fare per investire in Ticino.

Il viaggio di business, moderato da Dario Colombo responsabile area B2B di Money.it, ha permesso di comprendere come la Svizzera sia una realtà interessante per chi vuole espandere ed esportare il know how della propria azienda in territorio non tanto distante da quello italiano.

Fede Pellone, Confcommercio Monza: «La Svizzera sembra lontana»

Ad aprire la sessione Alessandro Fede Pellone, segretario di Confcommercio Monza che ha spiegato come negli ultimi mesi, a seguito della pandemia, le piccole e medie imprese del territorio siano sempre più interessate a puntare su «internazionalizzazione e innovazione tecnologica».

Spesso a frenare la loro ambizione, «la poca conoscenza delle diverse realtà. Tuttavia, fornendo informazioni chiare e precise si possono sfatare luoghi comuni che impediscono l’espansione in una regione - quale quella ticinese - vicina, ma spesso vista molto lontana perché fuori dal contesto europeo».

Dalle parole del segretario di Confcommercio Monza è emerso che i prodotti più esportati dalla Brianza verso l’estero sono metalli, prodotti chimici e farmaceutici ed elettronica. E che la Svizzera, è la terza meta, dopo Germania e Francia.

Controlli doganali tra Svizzera e Italia, Gaetano Loprieno di Cippà Trasporti

Un imprenditore che vuole esportare i propri prodotti verso la Confederazione elvetica, deve necessariamente tener conto della burocrazia doganale. Gaetano Loprieno account manager di Cippà Trasporti ha messo in chiaro che entrare in Ticino significa uscire dall’Unione europea, il primo aspetto da tenere in considerazione.

«Sbagliare con la dogana significa avere problemi commerciali e amministrativi. Per questo - precisa - è essenziale scegliere i giusti partner, nonché le persone giuste da cui farsi consigliare».

È importante, infatti, avere un operatore doganale che supporti il processo, onde evitare viaggi a vuoto e sanzioni da parte della dogana italiana e svizzera. E sconsiglia di tentare la strada del «fai da te».

Vendere in Ticino: normativa snella ed efficace

L’altra questione riguarda la normativa. Alessandro Pallara, avvocato e fondatore di AP4Legal, racconta di una legislazione più snella ed efficiente. «Efficienza che è anche un elemento di importanza generale nell’organizzazione della attività economica in Svizzera».

Ricorda poi che la Svizzera sarà eliminata ufficialmente, questioni di giorni, dalla blacklist del decreto ministeriale del 1999. Ciò significa che eliminando questo ostacolo, la Svizzera rappresenta «un’opportunità per presentarsi all’estero con maggiore appiglio».

Investire in Svizzera è anche una questione di privacy

Matteo Colombo direttore Privacy Desk Suisse ha ricordato l’importanza della normativa sulla privacy. Soprattutto, in materia di cibersicurezza, raccomanda «di fare riferimento a un consulente informatico locale.

In Confederazione apprezzano il fatto che i dati rimangano in Svizzera. È un valore aggiunto». Oggigiorno, anche oltreconfine, l’imprenditore deve pensare a valorizzare i dati di cui dispone. «La privacy non deve essere vista come un costo, piuttosto un asset. In grado di aumentare il valore dell’azienda stessa, anche per una eventuale acquisizione».

Spiega poi che in Svizzera ci sono due normative di data protection: «quella federale, che sarà aggiornata il primo di settembre e che deve essere applicata dal settore privato e poi quella cantonale». La legge che sarà approvata tra qualche mese è simile al Gdpr, già in vigore nell’Unione europea. La differenza sta nel fatto che «in Svizzera andranno notificati solo i casi gravi. Ma che la responsabilità è penale».

Private Banking: l’approccio olistico di Cassa Lombarda

Un valido alleato per aiutare gli imprenditori a compiere il passo dell’internazionalizzazione può essere rappresentato dal Private Banking.

In Italia, una delle realtà che più si distingue è Cassa Lombarda, la cui particolarità è di essere parte di un gruppo internazionale, con a capo l’istituto elvetico PKB. Dario Branciamore, responsabile Wealth Planning di Cassa Lombarda, spiega che «Cassa Lombarda fornisce assistenza olisitica. I nostri clienti imprenditori hanno la possibilità di ottenere un finanziamento per sviluppare la propria impresa. Per noi è fondamentale ascoltare e verificare supporto che possiamo fornire. Grazie alla conoscenza di lungo termine, della famiglia e della sua realtà, riusciamo a individuare la soluzione più adeguata».

Fare impresa in Svizzera: essenziale il networking

Il Ticino, è il cantone più a sud della Svizzera e rappresenta una porta d’ingresso non solo per il Paese rossocrociato, ma anche un trampolino di lancio verso altri mercati. Alberto Stival, presidente Alma Impact Academy, non ha dubbio a riguardo anche se mette in chiaro: «Non è così difficile fare business provenendo dalla Lombardia, ma lo diventa non appena si supera il Gottardo».

Ricorda alcune buone norme da adottare quando si varca la frontiera: «Principio di buona fede e puntualità». L’«Amministrazione aiuta a essere imprenditore, non ostacola. Ma è anche essenziale farsi conoscere e costruire rapporti con il territorio. Per chi arriva, ci sono tantissime associazioni che aiutano a costruire il proprio network».

La storia di chi ce l’ha fatta: Stefania Padoan

All’evento presente anche Stefania Padoan, direttrice general manager Padoan Swiss. Imprenditrice che ha vissuto sulla propria pelle l’esperienza dell’internazionalizzazione.

Dopo aver rilevato insieme al fratello l’azienda storica di famiglia, ha deciso espandere i confini aprendo un sito produttivo altamente specializzato nel cantone dei Grigioni. Il suo racconto è denso di entusiasmo e soddisfazione. Guardando al 2015 ricorda una produzione giornaliera di 15 serbatoi; oggi, a distanza di otto anni, è salita a 60. Sono prototipi «per aerodinamica di alta qualità». Una produzione richiesta in tutto il mondo.

Per avere successo in Svizzera «occorre lavorare bene», evidenzia Stefania Padoan. Ecco dunque che «creatività italiana e precisione svizzera aiutano a far diventare il proprio prodotto di nicchia». E conclude commentando: «In Svizzera ho ritrovato la serenità. Aspetto essenziale per poter fare imprenditoria».

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